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Autore: Supernovae    06/03/2013    1 recensioni
Dean Winchester e la sua relazione dannatamente complicata con gli abbracci.
Genere: Fluff, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Castiel, Dean Winchester, Sam Winchester
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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A Dean Winchester non sono mai piaciuti gli abbracci.
 
C'erano quelli troppo stretti, ricevuti a volte da sconosciuti fin troppo socievoli. Quelli dove annaspava per raccogliere ossigeno rubato dalla spiacevole sorpresa. Per non parlare dei non troppo frequenti abbracci di suo fratello; il big-foot. Dove si trovava in una stretta spacca-ossa con l'unico fine di farlo innervosire. Sebbene fosse il suo fratellino, provava un senso di inferiorità al cospetto di quelle grandi braccia, decisamente umiliante.
 
Ancor meno trovava piacevoli gli abbraccia che duravano troppo. Li trovava imbarazzanti tanto morirci e limitanti da impazzire. Non sapeva come reagire, e si limitava ad allontanare l'intruso del proprio spazio personale con una serie di piccole pacche sulla spalla. Non sempre il tizio di turno afferrava il concetto che doveva staccarsi assolutamente.
 
Sintetizzando il concetto, per quanto l'abbraccio fosse un innocente scambio d'affetto umano e considerato uno fra i più semplici del mondo. Non sopportava proprio riceverli.
 
La questione non cambiava minimamente, nemmeno se l'abbraccio inaspettato giungeva dall'angelo, il suo migliore amico, Castiel. Infatti fu preso da uno slancio d'umanità, inspiegabile in principio, forse era dato dalla troppo lunga assenza dal fianco dei Winchester.
Aveva pregato di rivederlo così tante volte nella propria testa che quando l'angelo gli fu di fronte non seppe dire una parola o muovere un muscolo.
Al contrario egli lo osservò qualche secondo con uno sguardo indecifrabile, ma gli parve di vedere quegli occhi blu che si scurivano sempre di più quando dopo qualche secondo egli gli fu addosso con ovvia sorpresa e ammutolimento da parte di Dean.
Gli aveva stretto le braccia coperte dall'immancabile trench sulle spalle, proprio come se non lo vedesse da una vita, il naso di Dean andò a picchiare sulla spalla dell'altro, così si trovarono petto contro petto. Immobilizzato sul posto, Dean non trova altra soluzione che posizionare le mani appena sopra i fianchi di Castiel.
 
Ironia della sorte, quell'abbraccio era stretto e lungo e ovviamente rientrava nelle due categorie di abbracci che non sopportava.
 
Infatti passò mezzo minuto, e ancora non si erano staccati l'uno dall'altro mentre un Sam osservava la scena in silenzio. Ma era così felice di vedere ancora l'angelo che si dimenticò di quel dettaglio. Quando improvvisamente Cas si staccò leggermente solo per guardarlo negli occhi e finalmente aprì bocca, quel che disse non gli piacque per niente.
 
«Dean, il tuo cuore... batte troppo rapidamente. Hai qualche problema cardiovascolare?»pronunciò quella frase in una maniera così ingenua da farlo slittare indietro velocemente e allontanandolo quasi in modo brusco. Lasciando l'angelo disarmato, a braccia sospese e ancora protese verso il suo corpo. 
«Per quanto ne sappia sono la persona più in salute del pianeta!» si ritrovò a balbettare velocemente e infastidito «piuttosto dicci dove diavolo sei stato fino adesso» cambiò velocemente discorso, poichè non sapeva spiegare tutto questo; assumendo quell'espressione seria che non lasciava spazio ad altro oltre che spiegazioni.
 
Nel mentre concluse che gli abbracci che meno sapeva gestire erano quelli da parte di Castiel.
Ma dovette ammettere almeno a se stesso, che erano i suoi preferiti.
 
"Maledetti angeli"
Si ritrovò a borbottare fra sè e sè, grattandosi il capo.











Note: Storia senza pretese per spiegare quanto mi immagino awkward Dean Winchester e la questione "abbracci" che lo porteranno ad un infarto prematuro.
Piccolo ringraziamento alla Sus che mi ha incitata a ritornare a scrivere anche se non sono sicura che mi sia venuta bene, l'idea mi è venuta alle tre di notte, ugh.
Ad ogni modo, tante torte per tutti (me)
  
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