L’ orizzonte è buio mentre rivolgo lo guardo all’esistenza, cedere come creta sciolta da lacrime. Ogni passo si fa più pesante, ogni sospiro richiede troppa forza, troppa per lo spettro di una anima sola. E quel riflesso della felicità che una volta mi possedeva ora è solo un’ombra alle mie spalle, quelle spalle che nulla si portavano dietro. La vergogna assale il mio corpo ferendolo, come filo spinato come pioggia acida che fonde i corpi.