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Autore: FallIntoTheDarkness    06/03/2013    2 recensioni
(Shameless-/-Romantico, Malinconico-/-Language,One Shot-/-Rating verde)
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Per quello che gli stava facendo sentiva l'irrefrenabile bisogno di prenderlo a pugni. O di baciarlo. E improvvisamente si ricordò che non aveva mai baciato nessuno.
Genere: Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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"Dove sei stato?"
Il rumore di una lattina schiacciata. Nessuna risposta.
"Dove cazzo sei stato Mickey?"
"E a te che importa?"
Ian lo prese per le spalle voltandolo verso di lui e costringendolo a guardarlo in viso.
"E' un'ora che ti aspetto, mi stavo preoccupando....pensavo che..."
"Smettila cazzo, smettila! Smettila di trattarmi come se fossi il tuo ragazzo. Noi non stiamo insieme capito? Noi scopiamo. Noi facciamo sesso. E basta. Non c'è altro, lo sai..."

Fu come un colpo di cannone improvviso. Ian indietreggiò, l'ombra della rete che creava strani giochi di luce sul suo viso. In parte lo nascondeva agli occhi di Mickey, in parte gli illuminava ancora di più gli occhi mesti.
Silenzio.
"Non è questo...I-io..."
"Cos'è allora? COSA?"
"Mickey..."
"Non riesci nemmeno a darmi una risposta. Sai che sei davvero patet..."

"HO AVUTO PAURA!" Urlò improvvisamente Ian avvicinandosi. I suoi occhi erano più lucidi che mai, la mandibola stretta in una morsa ferrea, i pugni chiusi.
"Ho avuto una paura fottuta che ti fosse successo qualcosa là dentro. Non ho avuto la forza di venire con Mandy oggi, in riformatorio, quando ti hanno rilasciato. Prima quella storia del pestaggio, poi la sparatoria e poi ti hanno sbattuto in quel buco di merda. Temevo che ti avessero fatto qualcosa e sapevo che non lo meritavi. E poi adesso sei in ritardo ed è la prima volta che succede, non sapevo cosa pensare. Ho avuto paura e basta. E adesso dimmi pure che sono patetico"

Le ultime parole le aveva sputate ad un centimetro dal suo viso, il tono di voce incrinato e afflito, lo sguardo arrabbiato e tormentato. Sembrava stesse tentando con tutte le sue forze di trattenere le lacrime. Tirò su col naso e arretrò di nuovo dandogli le spalle.
Fino a quel momento Mickey era stato in silenzio, lasciando che quelle parole bollenti e gelate al tempo stesso gli scivolassero addosso senza proferir parola. 
Odiava quando gli parlava con quel tono, come se ci tenesse davvero a lui, come se quegli sguardi infondo nascondessero qualcosa di più oscuro del primordiale desidero e dell'eccitazione sessuale.
E adesso c'era solo il silenzio che risuonava lì, dietro la recinzione dello stadio dove erano soliti incrontrarsi, e Mickey sapeva che avrebbe dovuto dire qualcosa - l'aria febbricitante ed ancora elettrica lo testimoniava - ma non riusciva ad articolare l'ossigeno che riposava nei suoi polmoni in parole, o in insulti in alternativa. 

Non ci riusciva.

Puntò lo sguardo sulle spalle larghe di Ian, che tremavano e fremevano appena, ma non si voltavano.
Non poteva più andare avanti in quel modo: quella cosa lo stava uccidendo lentamente. Sentirsi scosso dal quel tripudio di emozioni sempre così contrastanti ed intense quando era con lui lo mandava fuori di testa.  Lo stomaco gli si chiudeva, gli pizzicavano gli occhi.

Per quello che gli stava facendo sentiva l'irrefrenabile bisogno  di prenderlo a pugni. O di baciarlo.
E improvvisamente si ricordò che non aveva mai baciato nessuno.

Improvvisamente si ricordò anche che ogni volta che immaginava di baciare qualcuno, quel qualcuno era sempre lui. Lui sempre e solo lui.
C'era sempre che lo volesse o no. E gli faceva paura che gli fosse entrato così dentro senza avere avuto la forza di fermarlo.
In quel momento Ian si voltò. Mickey riuscì a specchiarsi nelle sue lacrime.

Fu un attimo.

Era bastato chiudere gli occhi e avvicinarsi.
Le loro labbra sembravano fatte per attirarsi e incontrarsi sempre e comunque. E mentre lo sentiva così tanto, come mai prima di quel momento, si chiedeva se quell'ossessione sarebbe mai finita.
Se magari drogandosi del sapore afrodisiaco delle sue labbra sarebbe mai riuscito a lasciarlo andare.
Ma la sue labbra erano una droga, l'amore che gli dava era una droga, le attenzioni che gli riservava erano una droga.

Lui era una droga. E sapeva che non avrebbe mai potuto farne a meno.

"Mi sei mancato"
"Dillo ancora e ti taglio la lingua"
Scoppiarono entrambi a ridere
 
Give a little time to me 
We'll burn this out 
We'll play hide and seek 
To turn this around 
And all I want is the taste 
That your lips allow 


Angolo Autrice
Salve popolo di EFP.
Sì, mi rifaccio sentire dopo tanti mesi :D scusate tanto per la poca presenza ma la scuola mi distrugge.

Allora, prima cosa: come avrete capito questa è una fanfiction su Shameless, un telefilm che ho iniziato a vedere da poco, ed è incentrata sulla ship Ian/Mickey che io personalmente addddoro *----
seconda cosa: la fanfiction è ispirata alla canzone Give me love di Ed Sheeran, non so se la conoscete, che mi ha ispirata un sacco già dai primi 2 secondi di ascolto XD
terza cosa: le vicende raccontate in questa os sono del tutto inventate. Infatti avrete visto che alcune cose non coincidono con la storia originale ma who cares?

Vabbè, ho finito con le informazioni inutili XD
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Un bacio a tutti!
Ilaria
   
 
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