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Autore: callmemavy    07/03/2013    1 recensioni
[Hotel Transylvania]La festa di compleanno di Mavis è appena finita, ma i problemi della coppia appena nata iniziano solo ora: il sangue di Jonathan risveglierà gli istinti da predatrice della vampira, il passato nascosto di Dracula verrà a galla e l'attacco di un uomo misterioso metterà in pericolo la vita della coppia oltre a rischiare una guerra fra umani e mostri.
Questa storia è un'avvincente susseguirsi di romanticismo, angoscia ed avventura, che aggiunge molto sentimento a questo splendido film.
Prometto a tutti i lettori che questa storia non rimarrà incompiuta!
Questa sembra essere l'unica fanfiction su Hotel transylvania in italiano al mondo, che tristezza, mi sento tanto solo... RETTIFICO, non è più la sola, ora è solo la prima, che bello!
Genere: Angst, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: Tematiche delicate, Violenza
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Cuore di demone'
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CAPITOLO 2 - segreti e bugie

Poi Mavis alzò la testa e con voce soffusa disse:

-Sole...-

E poco dopo, come se si svegliasse da una trance, indicando le colline oltre l' Hotel urlò:

-SOLEEEEEE!-

I primi raggi di luce si fecero strada fra i tetti dell' Hotel Transylvania ed iniziarono ad illuminare la piazza dove si svolgeva il gran finale della festa, Mavis si era incantata un attimo alla vista dell'alba. Fu un boato della folla di mostri, alla maggior parte di loro la luce del giorno non faceva nulla, ma forse si erano fatti prendere un po' troppo dall'agitazione della vampira, oppure erano ancora abituati a nascondersi nell'ombra come quando erano fuori dall' Hotel. Una calca generale si formò attorno al gigantesco portone di entrata, mentre Mavis e Dracula si trasformarono in pipistrello e si fiondarono a tutta velocità attraverso la finestra di camera della ragazza. Jonathan rimase solo sopra al tavolo fluttuante, fece una alzata di spalle e volò alla finestra della camera di Mavis, avvicinandosi sentì i due vampiri discutere, quindi preferì restare fuori ad ascoltare, sembrava che il discorso riguardasse anche lui.

-Perché no, papa?-

-Ho detto che non puoi, se ciò avverrà ci penserò io-

Mavis girava agitatamente per la stanza, senza guardare suo padre, che invece la osservava stando fermo e calmo.

-Ma almeno spiegami il perché!-

-Non è facile da spiegare, fidati di me pipistrelluccia-

A queste parole la ragazza si fermò di scatto, si voltò e guardò negli occhi suo padre con aria scocciata:

-Come posso fidarmi di te dopo quello che mi hai fatto?-

Dracula si incupì in volto e non rispose, Mavis aveva volutamente toccato un tasto dolente che lasciò amareggiato il vampiro, non tanto per la frecciatina, ma perché capì che la figlia non voleva perdonarlo di averla voluta proteggere e con tono molto serio aggiunse:

-Credi sia stato facile crescere da solo una bambina e proteggerla dagli umani che già mi avevano portato via Martha? Credi sia facile resistere al desiderio irrefrenabile di vendetta? Non so neanche io dove abbia trovato tutta questa forza, non credevo di averne, soprattutto dopo Martha... il ruolo di genitore è il lavoro più complicato del mondo, nessuno ti insegna e qualsiasi cosa fai sbagli, l'unica cosa che possiamo fare è crescere insieme ed è quello che sto cercando di fare, quindi ti prego di seguirmi in questo duro compito-

Dracula non aveva mai fatto discorsi di questo tipo, ma sembrava essersi liberato di in grosso peso che da tanto portava dentro, Mavis era ancora arrabbiata per le sue menzogne, però era anche sincero il pentimento, quindi perché trattarlo così? Dopotutto aveva ragione, non se lo meritava, così la ragazza lo abbracciò forte sorridendo:

-Scusami papà, non volevo ferirti-

-Non fa nulla- Rispose Dracula che la prese in braccio, come se fosse ancora una bambina.

-Sarai sempre la mia Mavy wavy...-

Mavis lo guardò con sguardo dolce e disse:

-Ora me lo dici il perché?-

Il vampiro fece una faccia desolata, sperava che il discorso di prima fosse bastato a convincere la vampira a non farsi altre domande, ma senza neppure aspettare una possibile risposta Mavis scese dalle braccia del padre e corse verso la porta, forse perché dopo una così bella nottata non voleva rischiare una litigata con il padre e se ne andò sorridente e spensierata:

-Vado a cercare Jonny- Concluse mentre apriva la porta.

Dracula tirò un sospiro di sollievo, Jonathan intanto iniziò a scendere e sempre più perplesso pensava:

*di cosa, o di chi, discutevano? Cosa nascondeva Drac? E cosa voleva sapere Mavis a tutti i costi?*

Ma ora la cosa che più importava a Jonathan era un comodo letto dove riposare, la giornata era stata stressante ed il colpo di grazia se l'era dato quando appoggiandosi alla parete sotto la finestra della camera di Mavis chiuse gli occhi mentre origliava, si stava quasi per appisolare. Tornato con i piedi per terra rientrò in hotel in uno stato più simile a quello dei tanti zombi che lavoravano all' Hotel Transylvania. Incrociò lo sguardo di Mavis per le scale che si affrettò a raggiungerlo, mentre lui era sempre più ciondolante:

-Hey Jonny, ecco dove eri finito! Ma che hai fatto, da Jonny-Stein sei passato ad essere Jonny-Zombie?- Gli disse la ragazza ridacchiando.

-Non ti preoccupare, mi è preso un abbiocco, è normale visto che dovrei dormire di notte e non di giorno come fate voi, ma non ti preoccupare sono abituato al fuso orario dei miei viaggi e mi adatterò in fretta anche a questo.-

-Dai andiamo... ti porto a letto- e con delicatezza lo prese per mano, Jonathan fece un sorrisetto malizioso, la vampiretta lo guardò con aria interrogativa e salirono le scale in direzione della camera. Alla porta c'era Dracula che li aspettava e mentre i due entravano il vampiro si abbassò per sussurrare qualcosa a Mavis:

-Glie ne hai parlato?-

La ragazza rispose negativamente scrollando leggermente il capo, lasciò Jonathan a sedere sul letto e gli augurò:

-Buon giorno Jonny, fai buoni incubi-

Queste parole strapparono un sorriso all'umano:

-Non sono abituato a sentirmi augurare buoni incubi, sai?

Mavis fece un sorriso e gli tirò su le coperte, poi si diresse verso camera sua, dove si fece una doccia veloce e si mise una camicia da notte nera, con un pipistrello le cui ali coprivano il seno e da sotto di esse partiva la lunga gonna leggerissima, mentre lungo tutta la schiena le scorreva una trina a ragnatela. Si mise a letto senza coprirsi e rimase a pensare alla sua più bella festa di compleanno che avesse mai vissuto.

Anche Jonathan rimase da solo nel suo letto a pensare, ma lui era un po' preoccupato.

*L'idea di presentare Mavis ai miei non era male, ma ora mia madre la vorrà conoscere di persona... come faccio a dirle che la mia fidanzata è una vampira? Non so come la potrebbe prendere, è così emotiva... non oso neppure immaginare! Per lo meno papà non sarà un problema, si limiterà a dire "ho capito" come al solito... Va be' ci penserò a tempo debito...*

  
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