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Autore: la luna nera    07/03/2013    2 recensioni
E se si fosse sbagliata sul suo conto?
E' facile restare schiavi dei pregiudizi, specie se si ha a che fare con i soliti raccomandati....
Conoscendo meglio il suo collega, Ely scoprì che dietro quell'incallito Casanova c'era molto, molto di più. Lei per prima cambierà e diventerà una donna forte, arrivando a capire che la forza dell'amore a volte fa miracoli.
Genere: Generale, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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FINALMENTE  A  PARIGI
 

 
Ely stava finalmente per realizzare il suo sogno: andare a Parigi!!! Ok ,si trattava sempre di un viaggio di lavoro, ma avrebbe visto comunque la Ville Lumière con i suoi occhi e non su riviste o cartoline. L’unica nota stonata era l’accompagnatore: quell’odioso, stra-raccomandato, insopportabile Gabriel, il suo collega di ufficio. Lavoravano insieme da un paio di mesi oramai, da quando il signor Rinaldi titolare della Golden, lo aveva assunto nonostante il periodo non proprio favorevole che la loro piccola azienda orafa stava attraversando. Si venne poi a sapere da Elena, la segretaria super pettegola, che si trattava del solito raccomandato dalla famiglia facoltosa alle spalle, alla quale non si poteva negare un favore da niente, ……insomma, il classico pidocchioso figlio di papà che  non aveva mai sopportato! E a peggiorare le cose Gabriel aveva preso il posto di Dario, il suo migliore amico-collega, in ufficio! Ulteriore motivo per detestarlo ancora di più.
 
L’altoparlante dell’aeroporto invitò i passeggeri del volo per Parigi all’imbarco, Ely e Gabriel presero i loro posti a bordo e velocemente si trovarono sopra le nuvole.
Si stavano recando a Parigi per rappresentare l’azienda per la quale lavoravano al “Bijoux Expo”, l’evento che ogni due anni propone le ultime scintillanti novità nel campo dell’oreficeria in giro per il mondo.
Elisabetta, per gli amici Ely, era una ragazza piuttosto semplice: capelli castani non molto lunghi con qualche  piccola mèche, occhi scurissimi da cerbiatta, apparentemente forte e dal carattere deciso, amante dei colori scuri, jeans, anfibi militari e maglie con i teschi. Da quando aveva avuto la fortuna di trovare lavoro, si era comprata un piccolo appartamento, conquistando così la sua indipendenza dalla famiglia di mamma e papà. Riusciva a cavarsela grazie agli extra dei viaggi in giro per il mondo, altrimenti tutto quello che guadagnava se ne sarebbe andato in rate del mutuo, tasse e bollette. Pareva  una ragazza che sapeva il fatto suo, testarda e determinata a non farsi mettere i piedi in testa,  ma in realtà si era costruita una corazza per mascherare la sua fragilità interiore, dovuta alle molte fregature subite in passato, una su tutte la storia avuta con il suo ex, Valerio, troncata proprio il giorno del suo trentesimo compleanno…
Il motivo? Il gatto di mamma aveva il raffreddore perciò doveva accompagnarli dal veterinario… Pazienza se lei aveva sgobbato tutto il giorno per organizzare al meglio cena e dopo cena, alla mamma non si poteva dire di no! Era stata più che comprensiva, capiva che la perdita di suo padre cinque anni prima era stata  un duro colpo per lui e sua madre, ma doveva riprendere in mano la sua vita ed andare avanti! Più che glielo diceva, più lui si tirava indietro! Persino per la festa di San Valentino! Valerio aveva prenotato per due alla trattoria “Da Alfredo”, menù romantico di pasta e fagioli come primo, salsicce alla brace come secondo e a rendere ancora più dolce la serata, l’altro tavolo prenotato quella sera ospitava il locale gruppo di caccia al cinghiale…. Ciliegina sulla torta: la trattoria si trovava giusto di fronte a casa di mamma, la quale per tutta la durata della cena si era impegnata a lavare il terrazzo, controllando in ogni momento quello che facevano.
Valerio le aveva promesso una serata indimenticabile e c’era riuscito!
Ora tutto questo apparteneva al passato. Era stata dura, ma era riuscita a raccogliere i cocci di quella storia e gettarli nell’immondizia.
Gabriel invece era l’aitante rampollo di una facoltosa famiglia di banchieri, un tipo abituato sempre al meglio del meglio… Soldi a palate, auto sportiva, vacanze da sogno, un curriculum di latin lover degno di Casanova in continuo aggiornamento… Aveva lavorato in una delle banche di famiglia fino a poco tempo prima, poi era stato costretto a lasciare “spontaneamente” il posto per un ,ehm, problemino di natura sessuale con alcune colleghe….. Così papà lo aveva sistemato alla Golden con una paio di telefonate….. Conoscete la storia, no?
 
L’aereo atterrò all’aeroporto parigino con qualche minuto di ritardo. Velocemente i due raggiunsero l’hotel per un rapido relax e a metà pomeriggio fecero il primo sopralluogo allo stand loro assegnato per l’esposizione. Il prezioso carico di gioielli fu consegnato poco dopo il loro arrivo da personale armato fino ai denti e velocemente disposto per l’evento che avrebbe aperto i battenti fra poco meno di ventiquattro ore.
Ely dovette ammettere a se  stessa che Gabriel ci sapeva davvero fare…. Poco prima del suo arrivo in azienda, il capo ne aveva decantato le qualità a non finire: mente super brillante, grande esperto di marketing internazionale a fronte dei master ottenuti nelle migliori università del pianeta, perfetta padronanza di tre lingue straniere e le solite storielle di circostanza. Però sotto alcuni aspetti le cose corrispondevano a verità. Quando se lo vide comparire davanti per la prima volta, Gabriel non era affatto come se lo immaginava: aveva qualche anno più di lei, occhi di un azzurro spiazzante e capelli castano chiaro, tenuti a bada da un’intera confezione di gel, giacca e cravatta impeccabili e neanche un filo fuori posto. Il suo viso sembrava serio e composto, forse per la circostanza…. Troppo perfetto un tipo così! Nonostante ciò, cocciuta e testarda com’era, non voleva avere che rapporti di lavoro con quello. Non sopportava le persone che si beccano il meglio del meglio solo perché figli d’arte. E lui era uno di quelli.
Le sue colleghe la pensarono subito diversamente, ma questa è un’altra storia.
 
Calò il sole su quel primo giorno francese. Ely, nonostante la stanchezza accumulata durante il viaggio, non riusciva a prendere sonno per l’eccitazione di trovarsi in a Parigi. Uscì sul terrazzo della sua stanza e rimase incantata nel bearsi della meravigliosa vista sulla città….. una città tempestata di luci e sovrastata dalla Tour Eiffel illuminata a giorno… e poi le gotiche arcate di Notre Dame, l’imponente Arc de Triomphe, il candore del Sacré-Coeur, ….. Fotocamera alla mano, scattò quante più foto poteva per rendere immortali quegli scorci tanto sognati.
Gabriel, la cui stanza era adiacente a quella di Ely, uscì pure lui sul balcone per ammirare il panorama… “Con quella ottieni poco. Te ne scatto qualcuna io.” Tirò fuori una di quella super macchine fotografiche da professionisti e iniziò a immortalare la città.
Ely osservò i due apparecchi… il suo microbo contro il mastodonte… “Non disturbarti, so accontentarmi di quello che ho.”
“Parigi è sempre una scoperta. Questo sarà il mio ventesimo soggiorno qui, ma non mi stancherei mai di tornarci.”
Venti volte a Parigi?! Quello stronzo non mancava mai occasione di mostrarsi superiore! Ely preferì tenersi dentro la risposta e lasciarlo perdere…. Continuò a scattare foto per conto suo prima di buttarsi sul letto, chattare con Dario e abbandonarsi al sonno.
 
Mattino successivo! Il giorno dell’inaugurazione del “Bijoux Expo” era arrivato.
Detestava farlo, ma in occasione di eventi come quello, Ely doveva rinunciare al suo look abituale per sceglierne uno molto più elegante. Indossò quell’abito nero confezionatole da sua madre, collo alto, senza maniche e gonna al ginocchio. In piedi le solite scarpe col tacco non molto alto ed i capelli raccolti dietro la nuca. Un filo di trucco sul viso e due gocce di profumo. Uscì di camera e dalla porta acanto alla sua, uscì Gabriel. E non era il Gabriel che si aspettava: pantaloni blu notte piuttosto strettini, camicia celeste chiaro, giacca tenuta sull’avambraccio, niente cravatta e soprattutto capelli liberi dal gel…. Liberi di farlo apparire diverso….. diverso dal solito….insomma, un gran figo! Pure lui era rimasto stupito dalla sua collega e continuava a fissarla a bocca aperta….
“Beh? Cos’è ‘sta faccia?”
“Sei….sei…irriconoscibile! Stai benissimo così….”
“Detesto i finti complimenti, perciò risparmiateli.” Disse visibilmente imbarazzata dirigendosi verso l’ascensore.
“Guarda che dico sul serio!” La rincorse salendo in ascensore un attimo prima che si chiudessero le porte. “Ely non ti sto prendendo in giro!  E’ solo che… insomma, porti sempre abiti…ehm…”
“Abiti da sfigata, mentre oggi mi sono vestita da supergnocca?” Gli sorrise con aria di sfida.
“Non sono proprio i termini che intendevo però…..”
In quel momento si aprì la porta dell’ascensore ed Ely si fiondò fuori per cercare di seminarlo barcollando vistosamente su quelle maledette scarpe e si trovò gli occhi di una ventina di persone addosso….. La sua insicurezza prese il sopravvento ed il gesto di Gabriel di prenderla sottobraccio per raggiungere il taxi che li attendeva fuori della hall, fu tanto provvidenziale quanto inaspettato. Fino a che non furono a bordo della vettura, tennero gli occhi dei presenti appiccicati addosso.
A bordo del taxi non volò una mosca fino a destinazione.
I giorni del “Bijoux Expo” stavano per iniziare.
 
“Mesdames et Monsieurs, voilà la nouvauté de l’an: la collection Edelweiss!”
E un autentico nugolo di femmine si avventò su di lui! Se era per ammirare i gioielli o chi li proponeva non era ben chiaro….. Fatto sta che il loro stand fu uno dei più visitati dell’esposizione…. Le possibili opportunità di vendita su nuovi mercati erano ben concrete. Ely dovette ammettere che buona parte del successo era da attribuire a Gabriel…. Aveva quello charme unico che con tre occhiate lanciate per bene, riusciva a convincere quasi tutte le signore! E a lei non restava che curare la parte prettamente tecnica e amministrativa per concludere i nuovi contratti di fornitura.
Giunse la penultima sera. Nonostante la stanchezza, Ely volle approfittare del clima mite per fare due passi sugli Champs Elysées, magari sul lungo Senna o bere qualcosa in qualche locale tipico francese. Aveva talmente tanta voglia di scoprire la città in notturna che evitò di togliersi l’abito elegante per guadagnare tempo. Chiuse la porta della camera d’albergo e…..
“Dove pensi di andare a quest’ora?” Gabriel si affacciò alla sua porta, avendola sentita uscire.
“In giro per fatti miei.”  
“E’ pericoloso andare in giro da sola in certe zone di notte.”
“E allora? So difendermi!”
“Non fare la sciocca! Non sai che là fuori c’è di tutto? Spacciatori, rapinatori, stupratori….”
“Se stai cercando di spaventami per convincermi ad andare a letto presto, ti sbagli di grosso!”
“Allora non mi lasci altra scelta.”
“Cioè?”
“Vengo con te.”
“Scordatelo! Io a passeggio con te non ci vengo manco morta!”
“Non fare la bambina capricciosa!” Indossò la giacca e chiuse la porta. “Dai, ti faccio fare il più bel giro di Parigi della tua vita.”
Ely si sentì afferrare sottobraccio e si lasciò guidare verso l’ascensore. Non era del tutto convinta di voler girare per la città con lui…. “Senti un po’…ma che programma avresti in mente? Non è che mi porti  a mangiare ostriche e bere champagne per poi finire al Moulin Rouge?!” Chiese con una punta di veleno.
“No, pensavo a qualcosa tipo…. Crepes con la Nutella e gita in bateau-mouche. Poi se vuoi anche dello champagne non c’è problema… Ma niente ostriche per favore! Le odio!”
Non si aspettava una cosa del genere da uno come lui! Fuori dall’ambiente di lavoro Gabriel si trasformava totalmente. “Ok, vada per il tuo programma…..” Rispose accettando con enorme stupore l’allettante proposta.
Mangiarono delle stratosferiche crepes sugli Champs Elysées con l’Arc de Triomphe a far loro da sfondo… Poi si diressero verso la Senna per imbarcarsi su quei battelli che ti fanno scoprire la città da un punto di vista unico nel suo genere……  La mini-crociera stava per partire. Qualche brivido iniziava a percorrerle la schiena… un po’ per il leggero venticello, un po’per l’emozione. Gabriel da dietro appoggiò le mani sulle sue spalle, facendola lentamente avvicinare a sé.
“Preparati alla scoperta della meravigliosa Parigi…” Le sussurrò a pochi millimetri dall’orecchio. Ely fu tutta un brivido. Si voltò verso di lui, ritrovandosi quella faccia bellissima e maledetta a cinque centimetri dalla sua. Fortunatamente il battello iniziò a muoversi, facendoli barcollare e troncando sul nascere quell’attimo così imbarazzante.
 
E se si fosse sbagliata sul suo conto?
 
Navigarono sotto la Tour Eiffel e brevemente raggiunsero l’Ile de la Cité, su cui sorge maestosa Notre Dame, e l’ile Saint Louis, le circumnavigarono e fecero ritorno al porticciolo da cui erano partiti. Gli occhi di Ely brillavano come non mai. Vista dalla Senna, la città era di una bellezza indescrivibile…..
Ci sarebbe tornata, oh si che ci sarebbe tornata! Magari con l’amore della sua vita!
 
“Champagne?” Gabriel, appena scesi dal bateau-mouche, ne aveva acquistato una bottiglia. “Brindiamo al nostro primo viaggio insieme!” Propose sorridendole.
“Non so cosa ci possa essere da festeggiare, però… ok, beviamocelo tutto d’un fiato!”
“Bevi per dimenticare?”
“Si, bevo per dimenticare che la prima volta a Parigi mi è toccata con te.”
“Devo prenderlo come complimento?” Iniziò a farle gli occhi dolci e le baciò la mano.
“Fa’ pure. Ma mettiti bene in testa una cosa: non ci provare con me! Non credere che ti assecondi come le nostre colleghe solo perché sei “figlio d’arte”….”
“Cosa vuoi dire?”
“E dai, sappiamo tutti perché lavori con noi alla Golden nonostante i tempi difficili!”
Rimase ammutolito.
“Elena ha le orecchie degne di una parabola satellitare. Sa tutto di tutti e non riesce a tenere nulla per sé per più di tre secondi. Già prima del tuo arrivo sapevamo tutto.”
Gabriel non si aspettava una cosa del genere….
“Che fai ora? Hai perso la lingua?”
“No, è solo che…. Non pensavo di essere così famoso…. E tu… tu sei forse l’unica persona vera lì dentro… Sei l’unica che ha avuto il coraggio di dirmi certe cose in faccia senza mezze misure.”
“E quindi? Vuoi farmi licenziare?”
“Assolutamente no. Vorresti lasciarmi solo soletto fra le grinfie delle tue colleghe affamate?”
“Di’ la verità, non ti dispiacerebbe, eh?”
Si misero entrambi a ridere. La risata di Ely era troppo contagiosa….meravigliosa, intrigante e sensuale allo stesso tempo….
 
Quella bottiglia di champagne finì rapidamente… Gabriel intuì che la sua collega non era abituata a bere tantissimo… Iniziava infatti ad essere un po’ troppo “arzilla”, rideva senza motivo, accusava piccole vertigini, …non era ubriaca, ma quasi! Chiamò quindi un taxi perché li riaccompagnasse in hotel.
Giunse nella sua camera e la sdraiò sul letto. Ely era in una sorta di dormiveglia…
“Mi gira la testaaa….. anzi,… è la stanza che gira…… Gabriel fermati….. giri pure tu….”
Lui la stava fissando. Non aveva mai notato prima di allora quanto fosse bella…. La sollevò dal letto, mettendosela seduta sulle gambe, lasciò la testa di lei appoggiarsi sulla spalla. Le spostò i capelli dal viso, le accarezzò una guancia….  Senza mai staccarle gli occhi di dosso.
Ely percepì qualcosa…
“Che fai..?”
“Me lo dai un bacio?”
“…Un….bacio?”
Era troppo sotto l’effetto dello champagne per reagire con lucidità. Gabriel la baciò con una dolcezza tale che lui per primo si stupì. La sua mano, dal viso di lei, iniziò lentamente a spostarsi verso il collo, poi su un seno caldo e morbido….. Ely non reagiva, ma partecipava attivamente ricambiando quel bacio con passione. Quella mano riprese il suo cammino, giungendo sul ginocchio sinistro. Da lì si intrufolò sotto la gonna, toccando piano piano quella pelle calda velata dal collant nero, e proseguendo oltre… L’unico ostacolo era solo un piccolo pezzo di stoffa chiamato biancheria…. Allontanò le sue labbra da quelle di Ely….
Era sua, in suo pieno possesso.
Qualsiasi cosa avesse voluto fare, lei non avrebbe reagito in nessun modo…..
 
 
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Ehilà! Buonasera a tutti!
Questa è la nuova storia che ho scritto… Spero qualcuno apprezzi!  : )
 
L’inizio magari non è una bomba, ma forse il finale del capitolo vi ha lasciato una piccola curiosità….
Gabriel sarà così str. da andare avanti o bloccherà quella mano?
Se qualcuno ha voglia di lasciare un commentino….  : D
Ciaoooo!!!
 
 
PS. Vi piacciono le crepes con la Nutella?! 
 

  
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