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Autore: Tristepan    07/03/2013    5 recensioni
Non me ne sto andando. Sto entrando nella leggenda
Genere: Malinconico, Mistero, Poesia | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Evangeline, Tristepin
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Una giornata come le altre... Eravamo alla resa dei conti con il nemico, Ci aveva mandato contro lo scagnozzo più forte, un robot creato per uccidere. Sentii l'impulso di difendere lei, la ragazza che mi illumina la vita ogni giorno, che ora stavo rischiando di perdere. Mi misi in mezzo a loro due, senza pensare alle conseguenze, protessi lei, finché potei, fino alla fine. In un momento sentii un esplosione, io avevo fatto a lei da scudo con il mio corpo per proteggerla, dopotutto è così che fanno i cavalieri... -PANPAN! Grazie mio cavaliere!- Queste parole mi fecero stare male, sapevo che quando avesse scoperto i fatti il suo dolce sorriso illuso si sarebbe trasformato in un terribile e amaro pianto di tristezza. Cercai di restare in piedi il più a lungo possibile, finché le forze non mi abbandonarono. Caddi in ginocchio, in quel momento sentii un grido strozzato di dolore: -PANPAN!- Eva corse da me e mi strinse tra le sue braccia. Cercai di consolarla -Evangelyne, non me ne sto andando: sto entrando nella leggenda.- In quel momento ripensai a tutti i bellissimi momenti passati con lei, a quella volta in cui condivisi con lei il mio cappatto fatto dalla pelliccia di lupo e ci stringemmo tra le braccia... Ora io ero lì, costretto ad abbandonare lei e tutti i miei amici in quella giornata, una giornata come tutte le altre. Mi sentii strano: non stavo morendo, sentii il mio corpo scomparire, sì, ma non ero morto. Oh, mia dolce Eva, se solo potessi dirti la verità, se solo potessi dirti che Rubi mi ha salvato, in questo modo vedrei scomparire le lacrime dal tuo dolce volto che luccicava come la rugiada del mattino sotto il sole. Ora sono quì, intrappolato in questa spada nel castello di Vampyro, con Rubilax che controlla il mio corpo, come se fosse suo... -Eva, vienimi a cercare. Ti indicherò io la strada, sarò la mano che guiderà il tuo cammino e che ti porterà fin da me. Non sono morto, Eva!, ti prego, vieni da me e torneremo di nuovo insieme, per sempre...-.
  
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