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Autore: Akemi_Kaires    07/03/2013    2 recensioni
{Ikarishipping; Paul/Lucinda}
Cosmic Love: Un sorriso raggiante accese il suo volto niveo, non appena la sua mano si posò sul petto di Paul e percepì il battito del suo cuore.
Apology: Quell’atmosfera, pregna di amore e lussuria, era a dir poco perfetta per ospitare quelle due anime legate che consumavano il loro affetto.
Awake and Alive: Per quanto fosse dura e crudele quella guerra, per quanto fosse chiaramente impossibile uscirne vivi, sarebbe sopravvissuto e avrebbe fatto ritorno a casa.
Hall of Fame: Sarebbero stati degni di ammirare la realizzazione del loro desiderio più grande? Avevano fatto abbastanza per meritarlo?
Firework: Gli occhi di Lucinda presero a luccicare per l’emozione, non appena ammirò i fuochi artificiali scoppiare nel cielo.
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For Rozen Kokoro
Genere: Romantico, Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Lucinda, Paul
Note: Lime, Missing Moments, Raccolta | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Anime
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Allora, allora, allora. Non ho mai pubblicato così tante cose in così poco tempo, però lo faccio per una buona ragione. E questa buona ragione si chiama Federica, alias Rozen Kokoro. Perché lei merita questo e altro, perché è il suo compleanno e perché le voglio un bene dell’anima.

Questa raccolta è composta da cinque storie Ikarishipping, scritte mentre ascoltavo canzoni a caso del mio cellulare. Le ho composte entro il tempo imposto dalle canzoni stesse, quindi non vi stupite se sono piuttosto corte. Tuttavia, ci ho messo davvero il cuore. Sono ispirate a Cosmic Love (Florence and the Machine), Apology (Alesana), Awake and Alive (Skillet), Hall of Fame (The Script ft. Will.I.Am) e Firework (Katy Perry). Alcune storie sono state scritte in base alla melodia delle canzoni, altri (come nel caso di Apology) per via del loro significato.

In conclusione, volevo ancora fare gli auguri alla mia adorata Cognatuzza. Tesoro, ti voglio un bene dell’anima! Spero che queste piccole storielle siano di tuo gradimento!

 

 

Cosmic Love

 

 

Tastò alla cieca il materasso, alla ricerca dell’uomo che, teoricamente, giaceva sdraiato al suo fianco. Un sorriso raggiante accese il suo volto niveo, non appena la sua mano si posò sul petto di Paul e percepì il battito del suo cuore.

Lucinda volse leggermente il capo verso di lui, affondando una guancia nel morbido cuscino di piume, per potersi perdere nel viola magnifico dei suoi occhi. Nonostante il buio avvolgesse l’intera camera, impedendo loro di riconoscere nitidamente ciò che la arredava, la giovane coordinatrice riuscì a scorgere con chiarezza i lineamenti del volto del suo amore.

Anche nel buio, l’avrebbe trovato e riconosciuto per sempre, perché il loro amore era così cosmico e brillava di luce propria.

 

 

Apology

 

 

Nelle pareti di quella camera piccola e accogliente riecheggiavano gemiti e sospiri. Quell’atmosfera, pregna di amore e lussuria, era a dir poco perfetta per ospitare quelle due anime legate che consumavano il loro affetto.

Lucinda si era spogliata con una certa urgenza, non appena aveva varcato la soglia della porta, pronta per gettarsi sul letto assieme al suo amato Paul e tramutare in realtà i suoi sogni un tempo considerati proibiti e irrealizzabili. L’aveva accolto senza alcuna esitazione tra le sue braccia, pronta a concedersi alle sue attenzioni, sicura che non si sarebbe mai e poi mai pentita di aver donato il suo corpo a lui.

Era pronta a condividere con lui ogni cosa, anche l’anima. E così aveva fatto, cimentandosi con il suo amato in una danza passionale e amorosa, in esaltazione del loro amore puro e sincero. Nonostante il dolore e il fastidio iniziali, non poté fare a meno di ricambiare con audacia e piacere tutte le sensazioni stupende che l’Allenatore le stava regalando.

Perché lo amava con tutto il cuore. Con tutto il corpo. E anche con tutta l’anima.

 

 

Awake and Alive

 

 

Non si sarebbe mai arreso. Per quanto fosse dura e crudele quella guerra, per quanto fosse chiaramente impossibile uscirne vivi, sarebbe sopravvissuto e avrebbe fatto ritorno a casa.

Non avrebbe ceduto, nonostante l’immane dolore e la sua anima che accennava ad abbandonare il suo corpo.

Non sarebbe mai uscito da quella battaglia, perché glielo aveva promesso, perché aveva giurato alla sua amata Lucinda che sarebbe tornato da lei vivo e vincitore.

«Amo stare con la mia ragazza, ma proteggerla è più importante». Questo aveva esclamato, prima di lasciare casa e unirsi a quel gruppo di soldati per la difesa della patria. Eppure, in quell’istante critico, proprio nel momento in cui la morte lo stava abbracciando, aveva paura.

Giaceva a terra, sopraffatto dal dolore, incapace di fare alcunché. Tuttavia, nonostante il tormento interiore, trovò la forza di rialzarsi e di riafferrare la sua arma. Nella sua testa riecheggiava la voce di Lucinda, della sua amata, che piangeva e lo implorava di vivere.

Sono sveglio. Sono vivo. Sono qui.

E si gettò nuovamente nella mischia, deciso a vincere per ritornare da lei.

 

 

Hall Of Fame

 

 

Entrambi avevano un sogno da realizzare.

Entrambi avevano combattuto fino allo stremo, pur di raggiungere il loro traguardo.

Nessuno di loro si era arreso di fronte alle difficoltà, nonostante più volte la tentazione di cedere fosse grande.

Avevano percorso il loro cammino e si erano avvicinati alla fine del viaggio, ove ci sarebbe stata la resa dei conti. Sarebbero stati degni di ammirare la realizzazione del loro desiderio più grande? Avevano fatto abbastanza per meritarlo?

Al centro dell’arena di gara, Lucinda alzò lo sguardo verso il cielo. Al centro del campo di lotta, Paul fece lo stesso.

Mentalmente, entrambi si augurarono a vicenda di coronare il proprio sogno. Perché entrambi se lo meritavano, erano davvero degni di raggiungere la gloria e di fare ingresso nella cerchia dei vittoriosi. Assieme. Fianco a fianco, proprio come durante il loro viaggio.

 

 

Firework

 

 

Gli occhi di Lucinda presero a luccicare per l’emozione, non appena ammirò i fuochi artificiali scoppiare nel cielo. Si beò delle loro luci e dei loro colori sfavillanti, emozionandosi come una bambina e additando il cielo con certa gioia. Sembrava quasi sul punto di saltellare, tanto grande era la sua felicità.

«Hai visto, Paul?» esclamò, strattonando il compagno che la stava affiancando. «Non sono bellissimi?».

L’Allenatore non la degnò di risposta. Si limitò semplicemente a volgere il capo verso di lei, distogliendo lo sguardo dai botti per concentrarsi sulla sua esagitata fidanzata.

«Chissà se riuscirò a creare degli effetti così belli, nelle mie prossime gare…» mormorò Lucinda tra sé e sé, non badando alla mancata risposta da parte del suo ragazzo. Oramai, vi aveva fatto quasi l’abitudine, era inutile insistere per ottenere una qualsiasi risposta da parte sua. «Ehi, Paul! Assisterai ai miei allenamenti fino a quando non ci riuscirò!».

«Tutto ciò è a dir poco patetico» commentò allora il ragazzo, atto a irritarla giocosamente, sbuffando e mostrandosi seccato.

In tutta risposta, vide le guance di Lucinda gonfiarsi e diventare rosse per la rabbia e non poté fare a meno di soffocare una risata divertita.

  
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