Anime & Manga > Vampire Knight
Ricorda la storia  |      
Autore: zero2757    07/03/2013    1 recensioni
"Sei uno sciocco Kiryu, eppure hai 29 anni, di esperienza ne hai a bizzeffe [...]
Secondo me dovresti darle tempo, insomma Zero! Non ti rendi conto che lei ha solo 18 anni e le hai già chiesto di abitare con te? [...]
Cazzo ho un figlio, cosa t'aspetti che faccia?!"
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Maria Kurenai, Yuki Cross, Zero Kiryu
Note: AU | Avvertimenti: Triangolo
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Never Too Late - Hopeful






«Non riesco a capire cosa le possa essere preso...» ripeteva quella storia da molto oramai, e la sua interlocutrice era giunta al termine della sua formidabile pazienza. «Mi stai ascoltando Maria?!» chiese lui, mentre con il fare di un felino le si avvicinò pericolosamente. Maria, finalmente riacquisì la facoltà mentale necessaria per rendersi conto che si era parsa, di nuovo, nel ricordo della loro -trapassata, defunta, rivissuta e del tutto Morta!- relazione.
Inutile negare, per quanto si sforzasse di esse un'ottima amica, non ci riusciva. Lo amava, lo amava da morire ma aveva passato troppo, troppo tempo sotto le sue grinfie di manipolatore e, quando finalmente lo lasciò, si ripropose come migliore amica.
"Grandissima cazzata Maria, ma proprio grande!" pensò quando notò che Zero la guardava con senso di attesa alle sue parole, ovviamente, perse nel vento data la sua "Grande" caratteristica di perdersi nel bel mezzo di una discussione importante per il suo -ora ritrovato- migliore amico.
«Sì, Zero, ti stavo ascoltando. Mi hai ripetuto mille volte la storia, vuoi che non l'abbia imparata a mena dito?» rispose Maria ironicamente, per poi continuare «Secondo me dovresti darle tempo, insomma Zero! Non ti rendi conto che lei ha solo 18 anni e le hai già chiesto di abitare con te? Non sono di certo un' Educatrice Professionale, ma chiunque, soprattutto lei, vede la follia della cosa. E' ancora una bambina infondo, l'età anagrafica poi non vale tutto questo granché, vale molto di più ciò che hai in testa. E quella ragazza ha solo una cosa nel suo: il sesso!» concluse da perfetta saccente.
L'università di Scienze dell'Educazione Sociale le stava dando moltissimi spunti, potendo così essere un pò più accorta sia a quel che diceva, come e dando valore ai suoi punti di vista. Se Socrate fosse qui le averebbe sicuramente stetto la mano per congratularsi!
«Il sesso? Ma che dici -incominciando poi a grattarsi la testa e sistemarsi le maniche della camicia sopra il gomito- noi facciamo L'Amore! In più credo sia normale farlo ovunque! Anche a noi è capitato!» buttandola lì, di getto, Zero non si accorse minimamente di aver paragonato la loro storia a questa ancora vivente e pulsante, come se fossero la medesima cosa. Maria si alzò dal divanetto Chesterfiel rosso carminio, per poi pararsi di fronte a lui e colpendolo con tutta la potenza che riuscì ad ottenere dal suo misero arto esile.
«Sei uno sciocco Kiryu, eppure hai 29 anni, di esperienza ne hai a bizzeffe. Lei è giovane, appena sverginata ed aperta ad ogni possibilità. Se ti amasse davvero non stareste divisi un secondo, ovviamente quando lei è a scuola non potete dare nell'occhio. Tu sei il suo professore di Letteratura e Pedagogia, lei la tua studentessa. Ma... credimi, lei è ammaliata da ciò che rappresenti, non per ciò che sei. Quanto ci scommetti che alla fine dell'anno scolastico, dopo l'esame di maturità non ti chiamerà più? Pensaci Zero, veramente. Ci tengo a te, molto» e con questo discorso da laurea, Maria, si rimise la sua giacchetta di pelle e se ne andò.
Non ce la faceva più, conosceva Zero da dieci -fottutissimi anni- aveva vissuto con lui cinque e aveva addirittura progettato il matrimonio finché non ci si mise di mezzo la "Studentessa Modello", Yuuki Cross.
Mentre proseguiva per i san pietrini di Via Antonio Gramsci a Firenze, le ritornò tutto in mente facendola -quasi- piegare in due di fronte a moltissime persone accalcate vicino al più costoso Hotel a cinque stelle. Ma non si chinò, con orgoglio e passo traballante si diresse in quello che era il baratro dei ricordi.


«Ciao» le disse il ragazzo che le sedeva di fronte in treno, cosa assai bizzarra per Maria, perché chi rimorchiava sempre non era certo lei bensì Ruka. «Ciao» rispose impassibile Maria mentre tornò ad ammirare il paesaggio al di fuori del treno. Il giovane sorrise, notò subito come era vestita, dei jeans skinny abbinati da un maglioncino nero extra large, guanti di un verde scuro ed un cappellino a forma di testa di gatto. Sorrise mentre continuava la sua radiografia, aveva capelli biondi, quasi argentei da quanto eran chiari. Un campanellino al collo che faceva coppia con una stranissima collana, forse di una rock band di cui lui stesso ignorava il nome. Il caffé americano tra le sue mani per scaldarsi, sul volto un trucco pesante contornato da occhiali dalla spessa montatura. «Come mai così imbronciata? Cos'è, la professoressa ti ha dato un'insufficenza su un tema libero?» la sbeffeggiò lui, Maria sussultò, ma poi tutto quel tumulto si trsformò in rassegnazione. «E di grazia quanti anni mi dai?» ad essere impertinente sta volta fu lei, mentre un barlume di sorriso comparve sulle sue labbra tinte di rosso cupo. «Hum, non saprei, 15 anni o forse 17?» il ragazzo si apprestò a coprirsi la bocca per non scoppiarle a ridere in faccia, amava prendere in giro le ragazzine delle superiori.
Incominciavano a starnazzare e gridacchiare come se avessero appena assistito ad un omicidio. Sì, quello del loro orgoglio però! Il giovane già si stava pregustando la scena quando, dopo una ventina di minuti buoni, non udì nulla. Spostò la mano che precedentemente si era messo davanti alla faccia per coprirsi da eventuali schiaffi. Ciò che vide fu lo sguardo scioccato di Maria che dopo pochi secondi di immobilità rispose «Cazzo, mi hai dato nove anni di meno, complimenti davvero!» a quelle parole i due scoppiarono a ridere come due scemi. 
Quando smisero si guardarono e sorrisero all'unisono.
«Piacere, io sono Zero Kiryu, faccio Scienze dell'educazione sociale qui a Firenze e sto per laurearmi» concluse con uno sguardo perso in quello di lei.
«Piacere mio Zero, io sono Maria Kurenai, frequento la tua stessa facoltà e sto per laurermi anche io!» non appena finì incominciò a ridere.
«Non ci credo!» disse lui con fare sconvolto «E quando darai la tesi?» chiese, forse, fin troppo interessato.
«Aspetta, fammi indovinare...»
«Il 7 Agosto!» lo dissero contemporaneamente e da quel banale scambio di battute, si ritrovarono non solo nella stessa facoltà, ma anche in programma lo stesso giorno per la discussione della tesi.



Maria si sedette sui freddi scalini di piazza Michelangelo, il tramonto incombeva su Firenze rendendo il panorama molto soggettivo. 
Fu in quel momento che si sentì sola, perché dopo quell'incontro ne susseguirono degli altri. Gli uni più piacevoli degli altri fino alla totale distruzione di un rapporto stabile, passionale e duraturo da cinque anni. 
E di chi era la colpa? Di quella piccola pulce di Yuuki Cross. Se lo ricordava ancora come e quando, Zero, la uccise per sempre rendendola così quella che oggi definiscono "Una stronza priva di sentimenti profondi".


«Maria, io ti devo parlare...» lo aveva capito, andava da tempo questo suo alienamento alla vita scolastica e solo a quella. Aveva notato i preservativi usati e messi in tasca che, sicuramente, erano stati usati da Zero in situazioni poco più che disdicevoli, lo aveva capito.
«No, non ce n'è bisogno, ho le valige già pronte...» le parole le morirono in bocca, le lacrime le rigavano il viso, mentre con fare lento mescolava quella sbobba, chiamata minestra. Ma da lei non né usci un gemito. «Cosa?!» chiese Zero, dire che era adirato era un'eufemismo! 
«Ma che cazzo stai facendo Maria?! Cosa?! Come ti permetterti di...» ma fu interrotto bruscamente dalle urla di lei, questa era la loro seconda chance dopo i vari tentennamenti da parte di Zero per Yuuki e l'avevano buttata nel cesso.
Anzi, era lei che aveva buttato nel cesso gli ultimi sei mesi passati con lui. Si era disperata, quasi uccisa per un briciolo di attenzione e adesso tutto quel rancore lo vomitò fuori.
«Cosa mi permetto, Zero?! Eh?! Cosa?! Niente, lo vedo come cazzo la guardi che credi che io sia ceca? Bhe, ti sbagli, quindi pezzo di merda o me ne vado io o te ne vai tu... No, aspetta questa -disse indicando l'ambiente che la circondava- è tutta mia perché IO l'ho paga e IO continuo a fare tutto. Quindi, per piacere vattene, VATTENE e non tornare mai più!» 




Lo ricordava più che bene, dato che era successo appena tre due mesi fa ed ora ecco come si ritrovava, a dare consigli al suo quasi marito sulla sua fottuta relazione con una ragazzina! 
Possibile che lui non capisse? 
Maria si alzò, nel farlo notò che la sua T-Shirt dei depeche era lievemente spostata verso l'alto, sorrise e si carezzò il ventre. Se quel fottuto  quindici ottobre non avesse avuto intenzione di lasciarla per ua più giovane...
Se quel giorno non ci fosse nemmeno stata quella pulce, adesso, loro due sarebbero felici come lo erano stati per tanto tempo. La mano non volle sapere di spostarsi dal grembo di lei, Maria s'accasciò a terra e pianse perché, per la prima volta, prese coscienza che il piccolo girino dentro di lei non avrebbe mai avuto un padre che, sicuramente, sarebbe stato meravigliorso.
Lo sguardo, bagnato da varie stille d'acqua salata, le si posò un ultima volta su Firenze.
Sorrise, non è mai troppo tardi e, sicuramente, loro ce l'avrebbero fatta a superare tutto.


[Two Years Leater]


«Cazzo Yuuki ho un figlio, cosa t'aspetti che faccia?!» imprecò Zero contro la sua Fidanzata da oramai due anni. «Amore, per l'amor di Dio, ti ho chiesto solo se lo posso affidare a Kaname, un mio amico, mentre noi andiamo al Siddharta non è impossibile, sai?» disse Yuuki, la ragazzina appassionata di frivolezze e divenuta aiutante e con un certo charm, sperava disperatamente di convincerlo. Odiava quel marmocchio, quella somiglianza con... L'Altra.
Solo adesso aveva finalmente compreso il male fatto a Maria quando era lei L'Altra e non il contrario. «Senti Yuuki, posso tenere mio figlio solo due weekend al mese... Rettifico, DUE WEEKEND AL MESE! E tu che fai?! Te ne vuoi andare a ballare?! Ma vaffanculo!» sta volta aveva esagerato, ne era consapevole ma più passava del tempo con lei, più si rendeva conto che Maria aveva ragione.
«Ah, è così?! Sai che ti dico... BASTA! Con me hai chiuso!» sbraitò quando scese dalla bellissima Golf 1.6 nera metallizzata, facendo quelche passo con il suo tacco dodici però ci ripensò e tornò alla macchina per dare il ben servito al suo -da oramai la bellezza di tre minuti e tre quarti- il suo ex-ragazzo.
«Ah! Approposito, ho scopato con Kaname per tutto il tempo della nostra relazione. Su, non fare quella faccina triste, vedrai che andrà meglio. Baci!» e detto questo scomparve dalla sua vista. Zero era scioccato, paralizzato come... come... come... se non avesse più sentimenti, esattamente come Maria quando la lasciò. 
Preso da ira improvvisa, Zero, fece urtare la sua scatola cranica più e più volte contro il manubrio come segno di punizione. 
Ma poi capì, mise in moto e sfrecciò, si fa per dire perché gli ingorghi a Firenze sono molto frequenti, verso piazza della libertà. Non appena raggiunto l'edificio si fiondò verso il piano di Maria e bussò.
Bussò talmente forte che lei lo accolse con un pugno in piena faccia. «Che cazzo stai facendo Zero?! Ichiru dorme! E perch...» ma non la fece smettere di parlare perché la baciò con trasposrto e passionalità. 
Non ci fu spazio per le parole, semplicemente la sollevò e chiuse la porta dell'appartamento numero 784, ma prima che si chiudesse la porta un bigliettino cadde dalla sua giacca di pelle.
Sopra di esso c'erano scritte poche righe, ma che celavano tutto quello che in realtà avrebbero voluto dirsi.

Ciao, come stai? Io sono Zero Kiryu.
Padre di Nostro figlio e il più grande Idiota dell'anno.
Ti Amo, te ne perego.... Perdonami.

-Ti Perdono



FINE





   
 
Leggi le 1 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Vampire Knight / Vai alla pagina dell'autore: zero2757