L'esecuzione di Julius era stata buona ma non ottima e lui stesso se ne era accorto.
Che fosse un compositore bravino lo dicevano tutti al conservatorio ma non era proprio a livelli alti!
Quella sera, Julius in preda allo sconforto, gettò via l'intero spartito musicale e si ripromise di non eseguire mai più quella musica che gli aveva portato sfiga. Forse era vero (in un certo qual modo).
Ryan era lì, aveva assistito al concerto ma non avrebbe mai pensato che quello studente che frequentava la sua stessa accademia d'arte avesse potuto fare un gesto simile. Per quanto fosse brutta, quello spartito non meritava di esser buttato via.
Lo raccolse e ne lesse le note musicali. Quelle stesse note che ora gli inondavano la testa, sentì la musica.
Eh sì, c'era affettivamente qualcosa che non andava. Non era la musica ma la disposizione delle note che non convinceva.
Volle fare un tentativo...
Una volta a casa cominciò a mettere ordine su quello spartito. Non era la musica la vera colpevole , ma il suo compositore, era ovvio. A quanto pare non era stato bravo con quella alchimia di note , e per questo che il concerto non era stato brillante ma si poteva "aggiustare". Infatti, Ryan ci impiegò tutta la notte per rimettere a posto l'intero spartito, e a conferirgli una musicalità migliore di prima. Una volta fatta eseguire, era davvero convincente. Volle riproporre la cosa a Julius ma lui non ne volle sapere niente, e fu così che il nostro compositore di Malibù dovette eseguire lui stesso quella musica. Chi la ascoltava ne rimase di stucco. Qualcuno si domandava se fosse quella della sera precedente, persino Julius ne rimase incredulo! Si morse il labbro. Capì che Ryan era riuscito lì dove lui non sarebbe mai stato in grado. Ryan era stato in grado di dare "un'anima" alla sua melodia, gli aveva dato "corpo" e "personalità". Capì ogni cosa! La decisione che prese Julius fu drastica: andò via dall'accademia ma prima salutò Ryan con un piccolo inchino.