Fanfic su artisti musicali > Tokio Hotel
Ricorda la storia  |      
Autore: Petit_fantome    08/03/2013    11 recensioni
Una rosa bianca, simbolo della purezza. Dentro questa stanza è quasi un insulto.
...
Come potete leggere in questa piccola opera non ci sono nè nomi nè descrizioni, queste le lascio mettere al vostro cuore. Essa va letta, diciamo, letta un pò tra le righe perchè ciò che è essenziale sono i sentimenti.
Genere: Introspettivo, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Sorpresa
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A


Parlami dell'amore.

 

 

 

 

 

 











Finalmente sento la porta sbattere, segno che anche questo cliente se ne è andato.

Puttana, si faccio la puttana e vi posso assicurare che lui me lo ricorda in ogni istante mentre mi prende con forza.

Questa settimana è venuto a farmi visita molte volte. 

Segno che la moglie non lo vuole… 

Be visto quanto è violento, non lo vorrei nemmeno io ma,paga troppo bene per rinunciare.

Mi alzo a stento dal letto, ho tutti i muscoli indolenziti, ma riesco comunque a mettermi un vestito per coprirmi un pò.

Fuori piove forte. 

Riesco a vederlo dalla finestra.

Mentre guardo la pioggia cadere su di essa, il mio sguardo viene catturato dalla rosa bianca che sta in un vaso li vicino.

Una rosa bianca, simbolo della purezza. 

Dentro questa stanza è quasi un insulto.

Ormai la mia purezza l'ho venduta al migliore offerente.

Il Dio denaro.

Me l'ha donata lui.

Fa il barista nel bar infondo alla strada.

Andavo sempre in quel bar perché facevano i croissant più buoni della zona e lui, anche se sa che vita faccio, a differenza degli altri, era sempre carino con me.

Mi era parso che mi desse più attenzioni che alle altre, ma ho sempre pensato che fosse per invogliare i clienti a tornare.

Fino alla scorsa settimana.

Sabato scorso, quando usci dal bar, dopo qualche passo, mi sentì trattenere da qualcuno che stringeva il mio polso.

Non fu irritante nel farlo, ma al contrario molto dolce.

Quando mi girai me lo ritrovai ad un passo di distanza mentre teneva in mano quella rosa.

Mi sorrise teneramente, arrossendo un pò.

Me la mise nella mano che teneva salda e mi dette un piccolo bacio sulla guancia e poi, come nei migliori film romantici, si allontano da me tornando al suo lavoro.

 

Fu l'ultima volta che lo vidi.

Da quel giorno non tornai più al bar.

 

Sulla rosa era attaccato, con un piccolo nastro rosso, un biglietto.

 

A l'unica donna che mi abba fatto credere di nuovo nell'Amore.

                                                                                                                                                                     

Al donna… Non lo ero più da tanto ormai.

Ero diventata un' oggetto, un mostro che osannava solo il denaro e i suoi portatori.

E' sciocco, mi faccio schifo, mi fa schifo la mia vita, mi fa schifo questa stanza. 

Solo ora però.

Prima mi andava bene. 

 

E' uno squallore.

Solo dopo che lessi quella frase me ne resi conto.

 

Amore. 

Ma che cos'è l'Amore?

Io non lo so.

E non lo saprò mai, dato che ho sprecato anche quell'ultima occasione di scoprirlo.

Non posso di certo sperare che lui mi stia ancora aspettando.

Bello e dolce com'è come minimo avrà la fila di donne che lo voglio come compagno.

 

Piove.

Pazienza, mi bagnerò un pò.

 

Non so perché ma sto camminando lungo il marciapiede.

Ho fatto solo qualche passo e sono già fradicia.

Be ho solo un vestitino leggero addosso.

Sorrido guardando in basso.

Non mi importa degli sguardi che ricevo, di sicuro non sono molto diversi da quelli che mi rivolgono di solito.

 

Che strano, mi sembra di essere trattenuta di nuovo da lui.

Mi volto.

Che sensazione forte di familiarità.

I suoi occhi.

Sono molto belli e… preoccupati.

" Che…che ti è successo?".

Credo si riferisca ai lividi. 

Si, i suoi occhi che mi guardano le spalle e il viso confermando la mia idea.

Scrollo le spalle.

Continuo a sorridere.

Penserà che sono pazza ma non me ne importa.

"Aspetta, tieni".

Mi posa la sua giacca sulle spalle.

Nota la mia smorfia di dolore data dal contatto con il tessuto e la parte lesionata.

"Vieni con me".

Mi porta a casa sua.

Un piccolo appartamento poco distante dal bar.

Che paradiso.

"Vieni, allora intanto fatti una bel bagno, qui c'è la vasca. Io prendo qualche vestito e vado nella farmacia qui vicino a prendere qualcosa per le ferite. Ok?"

Annuisco ed entro in bagno.

Riempio la vasca, mi tolgo il vestito facendolo cadere a terra e mi ci immergo.

Certo questo posto non è una reggia, ma ci sto così bene.

 

Sento bussare. 

"Avanti."

"Va meglio? Senti ho preso anche una spugna delicata, tipo quella per i bambini… ehm, pensavo di pulirti un pò le ferite…se per te va bene, così poi mettiamo la crema"

" Va bene."

"Ehm.. magari, non so… avvicina le gambe al petto se riesci, così non vedo troppo."

Lo faccio, anche se so che da un momento all'altro mi sbatterà fuori dalla porta.

"Allora avevo ragione a credere che tu non sai che cosa sono."

"Certo che lo so!"

Lo osservo con curiosità.

Fa tutto anche se sà che sono una puttana?

"Sei una donna."

Sorrido sconfitta, non lo sà.

"No, io sono una put…"

Mi poggia le dita alla bocca, mentre si inginocchia vicino alla vasca. 

"Non cambia nulla. Sei prima di tutto una donna e le donne vanno trattate con dolcezza."

Immerge la spugna nell'acqua e me la passa delicatamente sulle spalle e le braccia.

E' una carezza così rilassante.

"Ok, allora li ti ho messo: un paio di slip, un paio di pantaloni, sono di una tuta e hanno i cordoncini per cui li puoi stringere quanto vuoi. E una mia canotta, per farsa meno scollata ho fatto dei piccoli nodi alle bretelle per cui resterà più su. Fai con comodo. Io intanto recupero qualcosa da mangiare."

 

Mi sono rivestita e sto andando in cucina.

Lui è li che sta mettendo dei biscotti e del latte sul tavolo.

"Scusa ma non sono andato a fare la spesa, ti vanno dei biscotti con il latte?"

Annuisco e mi siedo sulla sedia.

Afferro un biscotto e inizio a sgranocchiarlo senza allontanarlo dalle labbra.

Lui prende una sedia e la posiziona davanti a me per poi sedersi.

"Allora, prima di metterti la felpa ti metto un pò di pomata."

Inizia piano a spalmarmela lungo le braccia e sul petto.

Sussulto in alcun punti, dove la pelle è più delicata.

"Ora magari se ti sporgi un pò verso d me, la metto anche sulle spalle, ok?"

Mi sporgo fino a poggiare la testa sulla sua spalla.

Il gesto per un pò lo spiazza, ma poi, con la coda dell'occhio lo vedo sorridere e riprendere il suo lavoro.

Quando finisce quella parte del corpo, mi bacia delicatamente la fronte e piano mi fà alzare il volto.

Ho un livido viola che contorna il mio occhio sinistro.

Non ricordo perché.

Prende del cotone e si aiuta con esso a spalmare la crema su di esso.

Che belli i suoi occhi.

Quando termina appoggia il tubetto della crema sulla tavola e mi aiuta a infilare la felpa.

Non voglio che si allontani.

Appoggio nuovamente la testa sulla sua spalla. 

Mi abbraccia stando attento a non farmi male.

Uhm buono questo biscotto. 

Buono il suo profumo.

" Parlami dell'Amore, per favore."

Sobbalza un pò a quella domanda improvvisa, ma continua a stringermi a se.

" L' Amore è la cosa più bella che può capitare, non lo si può spiegare. Succede e basta. 

  L' Amore è quando ti svegli la mattina pensando alla persona che ami e inizi a sorridere e a vedere il sole anche quando c'è pioggia.

  L' Amore è quando vai a letto e ti addormenti pensando a chi ami e speri che ti sia vicino.

  L' Amore è cercare di rendere la vita di chi ami ogni giorno migliore.

  L' Amore è cercare in tutti i modi di far sorridere chi ami, perché il suo sorriso è l'unica cosa che ti scalda il cuore.

  L' Amore è tentare di proteggere chi ami, anche a costo di mettere a repentaglio la tua vita.

  L' Amore è sostenere in ogni momento chi ama.

  L' Amore è voler passare più tempo possibile con la persona che si ama senza pretendere ciò che l'altro non vuole dare.

  L' Amore è lasciare vivere chi ami standogli vicino. Rispettare i suoi spazi ma essere sempre pronto a sostenerlo se stà per cadere.

  L' Amore è conoscere a memoria ogni cosa della persona che si ama e stupirsi ogni volta che la si vede.

  L' Amore è sapere com'è la persona che si ama e amarla sempre di più per questo.

  L' Amore è sinonimo di passione. Ma una passione vera e non distruttiva.

  L' Amore è rispettare, curare e onorare chi si ama.

  L' Amore è fare l'amore con chi si ama per poter trasformare le parole "Ti amo" in realtà, in fatti.

  L' Amore è essere uomini e donne che sanno amare veramente."

 

"Tu riusciresti ad amare una come me?".

"Lo faccio da più di tre mesi, dal primo giorno che ti ho visto seduta al tavolo del bar."

"Baciami."

 

Che buon sapore che ha l'Amore.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 





Buonissima festa delle donne a tutte! 

Scusate ma non potevo non scrivere nulla in un giorno importante come questo.

Grazie. A presto! Buona giornata! :)

 

 

Ps da qualche giorno, insieme ad un' altra scrittrice, abbiamo creato la pagina Facebook: Dark Blue Horizon. Se vi va di passare ne sarei onorata.

  
Leggi le 11 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > Tokio Hotel / Vai alla pagina dell'autore: Petit_fantome