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Autore: Stephenie    10/03/2013    1 recensioni
"Così mi alzo a fatica, bestemmiando come uno scaricatore di porto, ma per fortuna, trovo un appiglio, solo dopo, capisco di essermi aggrappata ai pantaloni di Jude Law."
Questa storia parla di Rachel McAdams e Jude Law e Robert Downey JR.
Genere: Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Crack Pairing
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Triangolo
Capitoli:
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POV JUDE
 
Mi ritrovo tra le lenzuola, ancora frastornato dal rumore della sveglia che, da buona amica, alle 6 del mattino, come ogni giorno, mi ricorda che devo svegliarmi trascinandomi fuori dal letto, realizzo che ancora una volta il tempo è nuvoloso, perfetto per andare a correre. Indosso la tuta, prendo il mio amico mp3, ed esco. A Londra non c'è ancora nessuno, i bar stanno sfornando i muffin e la mia voglia di correre diminuisce ogni volta che guardo l'erba umida. Dopo aver fatto 3 km di corsa, finalmente compro anche io dei muffin (:Q_), cercando di resistere alla voglia di mangiarli direttamente dal vassoio. Fa ancora freddo, come sempre qui nella mia amata Inghilterra, e non ho nessuna voglia di vedere Nicole. Vorrei solo andare a casa, farmi una doccia calda, e mangiarmi i miei adorati muffin, leggendo fumetti. Purtroppo però, quando mi rendo conto di poterlo fare, ho già suonato il campanello due volte, dopo 5 minuti, finalmente Nicole si degna di aprirmi. Vi state chiedendo chi è lei, vero? Beh, non è difficile. Lei è la mia fidanzata, se così la vogliamo chiamare. L'ho conosciuta in un bar, 3 mesi fa, è la tipica ragazza che ti può sembrare simpatica per una notte, ma di quelle che ti rimangono incollate e poi ad un certo punto scompaiono, e ti lasciano con l'amaro in bocca, chiedendoti  dove diavolo sia finita. Appena apre la porta, mi sorride con uno di quei sorrisi falsi e zuccherosi, come se volesse nascondermi qualcosa. Afferra i miei muffin e li mette sul tavolo
< Jude > sussurra mettendomi la mano sulla spalla < Dovrei dirti una cosa > il suo tono è proprio quello di una persona che ti vuole mollare, ed è molto contenta di farlo, a quanto pare. Sbuffo, e mi preparo a sembrare interessato a quello che dirà, eccomi qui di nuovo, Jude l'attore. Per tutta la durata del suo monologo noioso e da ragazzina viziata non smetto di chiedermi come ho fatto a sopportarla per 3 lunghissimi mesi, e soprattutto, cosa avrò mai visto in lei. Cosa mi aspettavo?! Di poter costruire una relazione seria con una ragazza come lei? Era logico che mi avrebbe scaricato per il tizio dietro al bancone di un bar.
< Basta! Non ce la faccio più a sopportarti! Tu e le tue parole inutili. Vuoi rompere con me?!? Perfetto! Mi sta benissimo. E a dire la verità, lo aspettavo da tempo. Grazie, e a mai più rivederci! > le dico, secco. Senza aspettare la sua risposta, mi alzo, prendo i MIEI muffin, e me ne vado, sbattendo la porta e scendendo in più fretta possibile le scale, come se dovessi uscire dall'inferno (ancora non acceso) e a pensarci, lo è davvero!
Cammino per la strada, tentando di ricordarmi la via di casa, che si è completamente persa nella mia memoria, perché adesso, in questo momento, sono troppo preso a pensare cosa c’è che non va in me. Sono io che non sono in grado di mantenere delle relazioni? O forse, mi innamoro sempre delle donne che non sono in grado di sopportare per più di una notte. In entrambi i casi, è sempre colpa mia. Devo smetterla con le donne. In questi anni mi hanno sempre deluso, davvero, basta. Penso di non essere più in grado di innamorarmi, ho chiuso con l’amore vero. All’improvviso, sento il telefono vibrare nella tasca del giubbotto, lo prendo, e vedo che Ben, il mio migliore amico e manager, mi ha mandato un messaggio: “Jude, ricordati che hai la riunione per conoscere il cast di Sherlock Holmes, Nicole te l’ha fatto dimenticare, eh?”. Eh, non sai quanto, mio caro Ben, me n’ero proprio dimenticato! Ma come si fa a dimenticare un incontro con Mister Robert Downey Jr. ? Devo stare proprio male. Non vedo l’ora di incontrarlo! E’ un grande attore e sono felice di conoscerlo. L’appuntamento è ad un hotel di Londra, con tanto di ristorante. Sarà stupendo, lo so. Almeno, tutto ciò mi farà dimenticare la faccia, le parole, il corpo e la bocca di Nicole, che, devo ammetterlo … Avrei potuto morire su quelle labbra. Ma questa è un’altra storia, basta parlare di lei.
Le ore sono passate in fretta, le ho  trascorse facendomi la doccia, mangiando i miei amatissimi muffin e leggendo fumetti. Mi vesto, mi rendo presentabile, e dopo qualche secondo, come un orologio svizzero, ecco che suona il campanello. E’ Ben, tutto sorridente. 
< Jude! Sei vivo allora! Stamattina non ti sei fatto sentire per niente! E’ successo qualcosa? >
< Si, Nicole mi ha mollato. > sorrido, anche se non c’è niente da ridere in verità. 
< E sei contento? > mi dice lui. 
< In realtà no. Ma di certo non mi deprimo. Ti sembro uno che si deprime? Guardami. Sono pieno di vita. >
< Andiamo va. Non commento. >  
Usciamo dalla porta e ci incamminiamo verso l’Hotel, e già in lontananza posso vedere i mitici occhiali da vista di Robert. Si avvicina a me, sorridendo e mi urla
< Juuuudeeeee Laaaawww!! >
< Il signor Downey! O dovrei chiamarti Stark?! >
< Ahahahah, simpatico il ragazzo. Chiamami Rob. >
E’ una persona così.. simpatica. Riesce a farti sentire come a casa. E’ divertente, talentuoso, affascinante e scandalosamente esaltante. E’ bello stare con lui, e il resto del cast è magnifico. Guy Ritchie è così… grezzo ma nello stesso tempo elegante nel suo stile. Sarà stupendo lavorare con loro. Ma si sente una mancanza… sento che qualcuno del cast, sia assente. Ed ecco che Ritchie interviene
< E la signorina McAdams?!  >
 
Pov Rachel
 
Avete presente quando non vorreste alzarvi dal vostro letto per due anni,ma c'è sempre qualcosa che ve lo impedisce? Bene, prima di infilarmi per l'ennesima volta a letto vestita,non ho chiuso le tapparelle e adesso la luce batte proprio nel centro esatto della mia faccia. Potrei andare a chiuderle?Certo,ma non varrebbe più la pena di rimettersi a letto. Così,facendo una preghiera alla svelta,calcio via quelle che dovrei chiamare "lenzuola" anche se sono un miscuglio di magliette e confezioni sconosciute di plastica. Mi guardo attorno e cerco di ricordare l'ultima volta che ho riordinato la mia stanza, di certo, non recentemente. Cumoli di magliette, bottiglie vuote o ancora piene regnano gli angoli della stanza, per non parlare del centro! Potremmo dire che un circo è sinonimo di "ordine" in confronto alla mia casa. Mi piego e bevo gli ultimi gocci di una Sprite, prosciugandola. So che dovrei uscire di casa, pulirla magari, nutrirmi responsabilmente, e magari cambiarmi i vestiti, aggiungendoci una bella doccia, ma è propria una di quelle situazioni in cui non ti importa niente di quello che è giusto o sbagliato da fare, e vorresti solo bere birra e mangiare cioccolata come se fosse il cibo più nutriente al mondo. Sinceramente, non m'importa niente di quello che succede fuori, nel mondo, e non mi sorprenderei se scoppiasse la terza guerra mondiale e io non me ne fossi accorta. Faccio crollare una pila di giornali vicino a me,sono tutti giornali di gossip e già immagino cosa scriveranno di me se non esco di casa tra venti minuti: “Rachel: Di nuovo single,ce la farà mai a far durare una relazione?” .Non m’importa,di certo non è la prima volta che i tabloid si accaniscono contro la mia vita privata lasciando la mia carriera da parte,come se non importasse,ed in effetti, se continuo ad accumulare copioni su copioni senza neppure guardarli,non andremo molto lontano. La stanza è vuota di emozioni,di solito mi piaceva passare il tempo qui,ma adesso non ha più senso. Improvvisamente il mio sguardo cade sulla sveglia sul tavolo,qualcosa è diverso,ci metto quasi un’ora prima di accorgermi che la mia manager ci ha incollato sopra un post-it rosa con una scritta assurdamente gigante : “ SEI ANCORA CONFERMATA PER SHERLOCK HOLMES,LA RIUNIONE E’ DOMANI “ . Domani per lei era oggi, il che vuol dire che ho un impegno e neanche lo sapevo. Cerco tra la pila di copioni, quello di Sherlock Holmes per cercare di capire a che ora è la riunione. Finalmente lo trovo, e mi rendo conto di essere incorreggibilmente in ritardo; così, non volendo deludere ancora le persone che mi stanno accanto, e soprattutto, in assenza di altre scuse, da rifilare alla mia manager, mi alzo, indosso i primi indumenti che trovo ed esco fuori di casa, decisa a non voler fornire altro materiale per cui i giornalisti potrebbero criticarmi nuovamente. Non ricordo quando sia stata l’ultima volta che ho cercato di chiamare un taxi, ma ho sicuramente dimenticato come si fa, visto che nessuno di loro si ferma, perciò non mi rimane altra scelta che correre, pregando qualsiasi ente sovrannaturale di farmi arrivare in tempo, almeno per far capire che sono ancora viva, ma purtroppo, le mie ossa sono così arrugginite che chiedono vendetta, costringendomi a rallentare il passo. Avete mai vissuto a Londra? Beh, i pochi di voi che l’hanno visitata, non hanno neppure idea di cosa significhi sopportare il traffico di gente ogni singolo giorno, d’avanti al semaforo. < Cazzo! Non arriverò mai in tempo!! Ma perché faccio sempre tutto all’ultimo minuto?!? >, sbuffo, al diavolo la gente che si gira a guardarmi! E proprio quando penso di essere completamente nei guai, mi accorgo di essere arrivata, stranamente però, non c’è più nessuno, così mi metto a ridere , saltello lungo il marciapiede e mi avvicino per aprire la porta, < Merda! > esclamo quando capisco che è chiusa e che non c’è più nessuno, perché ormai è tutto finito. Mi siedo sul ciglio del marciapiede, mettendomi le mani nei capelli, dimenticandomi di avere un sacco di fogli in mano, che ovviamente, cadono. Mi piego per prenderli sbuffando, e inciampo nei pantaloni della tuta, cadendo in un cespuglio. E’ proprio uno di quei momenti in cui vorresti soltanto essere inghiottita dalla terra, o più realisticamente, sperare che in una città piena di milioni di persone, in quell’esatto momento, nessuno abbia visto niente. Così mi alzo a fatica, bestemmiando come uno scaricatore di porto, ma per fortuna, trovo un appiglio. Solo dopo, capisco di essermi aggrappata ai pantaloni di Jude Law.
 
< Ehm…ti serve una mano? > esclama lui, ma la sua espressione è più quella che ha una persona quando crede di parlare con una ragazza con i postumi della sbornia.
< E quando saresti arrivato a questa brillante conclusione? > solo quando la sua espressione cambia, capisco di averlo detto ad alta voce.
< Merda!! Oh, no… mi dispiace, non volevo offenderti e poi imprecare, e solo che oggi è stata una giornata… beh, giudica tu. >
< Non preoccuparti, sono uno che se ne intende abbastanza di giornate del genere. Sono appena stato mollato…e…e non posso credere di avertelo appena detto. >
< Io sono stata mollata il giorno di San Valentino, e mi sono barricata in casa, e i giornali.. beh, credo che tu possa capire meglio di chiunque altro. >
< Wow! Ed io che pensavo di essere l’unico al Mondo. Che ne dici di uscire dai cespugli? > dice, porgendomi una mano, e aiutandomi ad uscire da quell’enorme disastro. 
< Io comunque, sono Rachel McAdams. >
< Oh! – esclama – Sei l’unica che mancava alla riunione! >
< Davvero? Come dire… Il regista.. sarà molto felice di conoscermi. Io ci stavo venendo alla riunione, giuro! Ma me ne sono ricordata in ritardo. >
< Ecco perché assomigli ad un personaggio uscito da Mary Poppins… Scusa, non volevo dire che… >
< Non preoccuparti – lo rassicuro – E’ la cosa più gentile che abbia mai sentito dire sul mio conto in questi giorni. Non è che potresti farmi una sintesi di quello che vi siete detti? >
< Ma certo! Sai cosa?!? Conosco un bar qui vicino, con una giornata come la tua, un bel drink potrebbe aiutarti molto. >
< E’ un’idea meravigliosa! Da che parte si va? >.
< Comunque io sono Jude Law, anche se l’avrai già capito. >
< Lo so, e sei anche meglio di come appari sui giornali! Tra tutte le figuracce che ho fatto oggi, questa è.. di certo la peggiore. >
< Per consolarti potrei dirti che sei molto carina anche tu, anzi, molto più che carina… Siamo stati appena mollati, no?! Che comincino pure a scrivere di noi. >
 
 
Nota Autrici :
 
 Salve a tutti! Grazie per aver letto il primo capitolo,il secondo arriverà tra poco, noi siamo Rian ed Elen le amministratrici della pagina "Respect for Jude Law "...abbiamo scritto questa storia insieme nata dalla nostra pura fantasia,continueremo presto e vi avvertiamo già che la storia sarà intrigante e appassionante.Detto questo speriamo che vi piaccia,alla prossima XXX
  
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