Our broken dreams…

 

Mi sento debole, fragile, sola. Le lacrime premono insistentemente. Vogliono fuoriuscire.

Ma io non devo piangere… non voglio.

Non ho mai pianto per nessuno… perché dovrei farlo per lei?

 

Porto le mani alla tempia. Sento che la testa sta per scoppiarmi.

Ma urto qualcosa.

 

Vedo un oggetto cadere… è uno dei nostri bicchieri.

Sbarro gli occhi. Sento l’ansia crescermi dentro.

 

“-Ti piacciono Nana?-

-mmh… non so-

-se non piacciono a te non li compro!-

-e perché mai?-

-voglio che usiamo due bicchieri uguali. Guarda, sono carini e sono solo due-

-va bene, comprali-

-grazie Nana! Però quando lo usi stai attenta… pensa che disgrazia se si rompessero-”

 

Cerco di allungare la mano…

 

“-Nana verrà via con me. Dovrai trovarti un altro coinquilino con cui dividere l’affitto-.

E lei non dice niente. Con lo sguardo vuoto guarda un punto indistinto. Non le importa più niente di te”

 

Il braccio si blocca. Quelle parole orribili mi rimbombano nella testa.

Il bicchiere sta per cadere a terra. Sbarro gli occhi di nuovo. Se cadrà sarà tutto finito….

Allungo nuovamente la mano.

 

Ma non ce la faccio.

 

Il bicchiere cade in frantumi.

 

Il vetro produce un suono udibile. Ma lei non viene.

Continuo a tenere la mano sospesa nel vuoto.

 

Possibile che fossero tutte bugie?

 

Quei sorrisi… quelle emozioni… quella dolcezza.

Quell’amicizia che era diventata una delle ragioni per le quali continuavo a vivere.

Erano tutte menzogne.

 

Lo erano anche i tuoi sogni.

 

Ricordi cosa volevi una volta? Restare sempre con me, ma allo stesso tempo sposarti. Avere un uomo dolce che avrebbe saputo coccolarti e prendersi cura di te. Qualcuno che ti avesse amata davvero.

E io sorridevo pensando alla tua ingenuità, ai tuoi sogni così piccoli.

 

Ma non ho mai capito quanto quei sogni fossero grandi, in realtà. Tu volevi semplicemente la felicità.

Eppure, anche se credevo scontato che l’avresti raggiunta… tu non sei mai riuscita a toccarla.

La sfioravi con le dita, e lei ti inondava con il suo calore. Ma poi, se ne andava.

E tu rimanevi di nuovo sola, con una ferita sempre più grande nel cuore.

 

Ma io…?

 

Io ci credevo nei tuoi sogni.

In un certo senso, i tuoi sogni stavano diventando anche i miei.

Tu sapevi rialzarti, Hachi. Eri debole, ma… ogni volta che cadevi… riuscivi a combattere… e, pian piano, il sorriso tornava sul tuo volto.

 

Invece… il volto che ho visto oggi… non era il tuo.

Ho visto un volto pallido, stanco, abbattuto… quasi… sconfitto. Degli occhi vuoti, tristi, privi di qualsiasi emozione.

Ho visto un’estranea. Un’altra persona.

Non avevi più voglia di vivere.

 

E mentre lui parlava… mentre quel mostro decideva della tua vita… non hai detto niente.

Lo sapevi che lo odio con tutte le mie forze. Ma sarei stata disposta a cambiare… se tu avessi scelto lui.

 

Ma tu non mi hai detto nulla.

Io non ero abbastanza importante per conoscere ciò che sarebbe accaduto.

 

E ora te ne andrai… uscirai dalla mia vita. Anche tu sei stata come tutti gli altri.

Le persone che mi conoscono prima mi fanno sentire protetta, amata… e poi mi abbandonano.

Credevo tu fossi diversa.

Ma mi sbagliavo.

 

E ora, mentre do un ultimo sguardo a quei vetri infranti, prendo in mano l’altro bicchiere e lo lascio cadere accanto al mio. Questi bicchieri sono come i nostri sogni.

Infranti… come il mio cuore.

 

 

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Questa one-shot è stata ispirata dall’episodio di ieri. naturalmente ogni volta che piango vuol dire che ho provato un emozione così intensa che devo scriverla…. Ed ecco ciò che ne è venuto fuori.

Ringrazio HappyDeadGirl, MellyVegeta, Kuri e Majinannetta che hanno commentato la mia precedente one-shot ^-^ grazie mille…!

Spero che quest’altra pillola di tristezza sia piaciuta… tranquilli, scrivo anche cose più allegre quando posso ^-^ ringrazio in anticipo chi recensirà… 1000 kiss… ValHerm