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Autore: Irina_89    26/09/2007    3 recensioni
"Ad un certo punto alzò una mano e l’avvicinò al mio orecchio, prese una delle cuffie e iniziò ad ascoltare 'schrei', la traccia successiva.
“Ottima scelta” mi disse con un sorriso sempre ad occhi chiusi. “Vorrei tanto conoscere questo chitarrista… è una forza!” continuò modesto.
“Già… è veramente la fine del mondo!” concordai, in un certo senso per tenere il gioco, per l’altro dicendogli poco di quello che in realtà lui era per me."
Genere: Romantico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Tokio Hotel
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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IMPORTANTE

ATTENZIONE:

I Tokio Hotel non mi appartengono e questa storia è stata scritta senza alcuno scopo di lucro e soprattutto avverto che è tutto frutto della mia fantasia… (diciamo pure che ho tratto ispirazione da un sogno..^^)

 

Aggiungo dicendo che con questo mio scritto non intendo dare rappresentazione veritiera del carattere di Tom o Bill che sia…(spero che loro non si offendano per quello che gli faccio fare..^^”)

 

Du bist und warst und wirst alles sein...

 

Going Under

 

I ragazzi erano tutti a fare il servizio fotografico…

Certo che è bello essere famosi... tutti ti fermano per strada per un autografo, oppure una foto… vorrei tanto esserlo anch’io… non che mi lamenti troppo, anche perché rispetto a molte altre ragazze sono fortunatissima…

Proprio loro, infatti, mi avevano scelto come loro manager, ovviamente tra molte altre che avevano superato come me il colloquio… quindi non potevo che esserne felice…ma mi facevano invidia lo stesso.. vabbè.. che volevo farci.. ma dopotutto mi andava bene così…

 

Via.. li vado ad aspettare nel camerino, almeno lì c’è dove stare in silenzio, senza che le segretarie del direttore mi vengano a rompere le palle con le solite richieste…

Percorsi il lungo corridoio che portava alla stanza, perennemente affidata ai ragazzi.

Ovviamente, entrando in una stanza in cui ci stanno dei ragazzi non mi potevo aspettare ordine e pulizia.. anzi…  Però, oggi mi sembrava meglio del solito perché non avevano avuto il tempo di mangiare qualcosa…

Mi sedetti con la schiena contro il muro dell’angolo nudo della stanza… mi era sempre piaciuto stare là, era silenzioso, e nessuno quasi ti vedeva… se poi mi mettevo ad ascoltare musica era proprio la fine del mondo… era magnifico… era come essere su un altro mondo… anche se in quel mondo sarebbe sempre mancato, come in quello reale, lui… ma non potevo farci niente…

Meglio che non ci pensi, via…

Mi misi le cuffie nelle orecchie e sulle note di  Ich brech aus mi lasciai trasportare dai miei pensieri..

Improvvisamente mi resi conto che qualcuno che mi stava venendo sempre più vicino, quindi aprii gli occhi…

Proprio a farlo apposta era lui…Tom Kaulitz… la persona più importante per me, la persona più bella, più divertente… più tutto! Ma lui ovviamente non lo sapeva… e non volevo che lo sapesse… cosa sarebbe successo alla casa discografica se si fosse venuto a sapere una cosa del genere? E soprattutto.. come avrebbe reagito Tom? e il resto del gruppo? Mi avrebbero voluto ancora come loro manager? Anche se ci divertivamo insieme non sapevo se mi volessero così bene da difendermi anche in una situazione simile… per questo decisi di dividere il mio lavoro dalla vita privata, anche se questo era alquanto impossibile…

“Ciao! Com’è che ti sei rintanata qui?” mi chiese con un sorriso.

“Mi piace.. mi mette tranquillità.. quaggiù riesco ad estraniarmi da tutto e da tutti..” dissi io ricambiando il sorriso.

“Ah.. allora me ne vado.. se non vuoi essere disturbata…” e fece per andarsene.

“Ma no! Se vuoi rimanere rimani pure.. tanto non stavo facendo niente di importante… mi stavo solo riposando..”

“Uhm.. allora…” si sedette vicino a me, fece per poggiare la testa sulle mie gambe… ma si fermò quando vi era quasi sopra. “Posso?” continuò.

Annuii.

Oddio.. che stava succedendo al mio cuore? Lo sentivo battere così forte che pensavo che lo potesse sentire anche lui.

“Via..allora ora mi riposo anch’io…” disse e chiuse gli occhi come un bambino in collo alla madre.

Io lo guardavo. Era bellissimo, quei suoi delicati lineamenti, quegli occhi bellissimi, quei capelli, quel piercing che ogni tanto, forse inconsciamente forse no, muoveva con le labbra e con la lingua… era lui.. era la perfezione.

Ad un certo punto alzò una mano e l’avvicinò al mio orecchio, prese una delle cuffie e iniziò ad ascoltare schrei, la traccia successiva.

“Ottima scelta” mi disse con un sorriso sempre ad occhi chiusi. “Vorrei tanto conoscere questo chitarrista… è una forza!” continuò modesto.

“Già… è veramente la fine del mondo!” concordai, in un certo senso per tenere il gioco, per l’altro dicendogli poco di quello che in realtà lui era per me.

Vidi che con la mano sinistra aveva preso a suonare le note di della canzone con una chitarra immaginaria. Mi fece sorridere.

Poi, improvvisamente e con un gesto fulmineo mi tolse anche l’altro auricolare, togliendosi anche il suo e li mise in terra.

Io lo guardavo confusa. Che voleva fare?

Si alzò quel poco che bastava per guardarmi negli occhi. E io non potevo fare nulla per impedirglielo. I suoi occhi erano una cosa meravigliosa, sembravano quelli di un gatto, di uno splendido gatto.

Portò un braccio oltre di me per arreggersi e poi iniziò ad avvicinarsi sempre di più. Ero paralizzata.

A quel punto capii dove voleva arrivare, ma non ebbi la forza di fermalo.

Dopotutto era proprio quello che volevo,no? Mi dicevo. Ma un’altra voce dentro di me urlava di non lasciare che la mia vita sentimentale venisse confusa con quella pubblica del mio lavoro, ma questa voce venne sempre più allontanata dal momento che lui posò le sue morbide labbra sulle mie.

Mi stava baciando, non c’erano dubbi…quello era proprio un bacio, per giunta un suo bacio. Mi sentii quasi svenire, ma la sua grande mano mi sorresse, accarezzandomi il viso.

Era una sensazione bellissima, sentivo il calore delle sue labbra sulle mie, sentivo ogni suo respiro, quasi fosse il mio, sembrava che alla fine fosse solo quel respiro a tenerci in vita entrambi.

Sentivo il calore delle sue labbra, seguito dal freddo del suo piercing che qualche volta si intrometteva tra noi; quella sensazione di caldo e freddo accelerava i battiti del mio cuore, non sapevo più se sarei riuscita a fermarlo.

Poi lentamente lui si allontanò da me e mi sorrise dolcemente.

Si rimise sdraiato accanto a me con la testa sulle mie gambe ad occhi chiusi.

Sembrava un cucciolo indifeso. Era una visione bellissima, che non riuscirò mai a spiegare a parole.

Senza che me ne accorgessi la mia mano si stava avvicinando sempre di più al suo viso.

Quando mi accorsi che era anche la mia volontà ad andarle dietro non mi fermai. Posai la mano sulla sua calda guancia e iniziai ad accarezzarlo, proprio come se fosse il mio cucciolo.

Lui non si tirò indietro. Andò incontro alla mia mano, scrusciandocisi.

Se fosse stato un gatto è probabile che avesse iniziato a fare anche le fusa…

Poi portai la mano fino alla sua fronte, forzando un po’ sulla sua solita fascia per trovarla, ma una volta fatta mia, iniziai a toccarla come se la persona che in quel momento stava sdraiata su di me fosse un neonato.

Poi seguii la linea degli occhi e tornai sulla sua guancia, anche questa volta lui mi venne incontro, e cominciò a strusciarsi.

Tutto questo mi portava ad un’emozione unica, mai provata prima.

Lasciai che la mano andasse anche sul suo collo, per poi risalire. Lo sentii rabbrividire sotto le mie dita, come se anche lui stesse godendo del momento.

Sempre più delicata portai le dita sulle sue labbra e iniziai a segnarne il contorno. A quel passaggio sentii le sue labbra chiudersi in un bacio.

Poi lui aprì gli occhi e iniziò a fissarmi, quasi come fosse pronto a leggermi dentro. Io non avevo le forze per respingerlo e nemmeno quelle per volgere lo sguardo altrove da quanto i suoi occhi erano magnetici e meravigliosi.

Con un movimento lento e fluido si rialzò appoggiandosi con un braccio oltre di me, senza distaccare i suoi occhi felini dai miei.

Si riavvicinò e riportò il contatto tra le nostre labbra.

Era il secondo bacio. Bello e appassionante quanto il primo. No. Di più.

Sentivo le sue labbra che strusciavano sulle mie, il suo respiro che si univa al mio, il calore della sua mano che mi accarezzava il collo.

Poi portò anche l’altra mano su di me, e iniziò a farla scivolare dalla guancia al collo, sulle spalle e sempre più delicato cominciò a seguire il mio braccio, che non avevo la forza di muovere.

Sentii che dal braccio passò a toccarmi sulla pancia.

Per un attimo ebbi la paura di farlo continuare. Per un attimo avrei voluto che smettesse. Per un attimo avrei voluto che non fosse mai arrivato a toccarmi fino lì, ma la mia volontà non era più capace di farsi valere sui miei desideri più nascosti. Non reagii se non con un brivido. Lo lasciai continuare, anche se una parte di me iniziava a soffrirne.

Lui iniziò a massaggiarmi dolcemente, poi cercò di infilarsi sotto la mia maglietta e io, ancora sotto il suo potere ammaliante, non ebbi la forza e la volontà di far resistenza. Lo lasciai continuare, anche se una parte di me continuava a soffrirne.

Un pensiero iniziava a farsi strada dentro di me.

Io allora non ero che come tutte le altre. Voleva solo divertirsi con me. Non sono mai stata importante per lui. Sono sempre stata una ragazza come tante altre. E non avrò mai la possibilità di essere altro.

Sentii la sua mano che sulla mia pelle iniziò a salire. Mi stavo struggendo sotto il suo delicato tatto, sotto il suo caldo respiro, sotto le sue morbide labbra. Ma mi si stava struggendo anche il cuore, pensando che io fossi solo una con cui lui si sarebbe divertito per quel giorno. Mentre per me lui era tutta la mia vita. Lui era tutto quello che avrei voluto.

La sua mano continuò ad accarezzarmi, sulla schiena, sui fianchi, per poi fermarsi in prossimità del reggiseno.

Sentivo che stava cercando di aprirlo, per un attimo mi era sembrato quasi come se lui fosse indeciso se farlo o no, indeciso se continuare a divertirsi con me o no. Ma poi continuò nella sua impresa.

Io non me la sentii più.

Basta! pensai.

Preferivo non essere nulla per lui che essere considerata come una delle tante con cui lui era già stato o sarebbe andato. Avrei preferito che io non l’avessi fermato e che fosse uscito dal camerino. Avrei preferito averlo respinto prima che giungessimo a questo punto.

Questa volta non volevo che andasse avanti. Era troppo.

Vivere questo momento con lui era tutto quello che avevo sognato, ma non in questo modo.

Sentii una lacrima scendermi lungo il viso e infrangersi contro la sua mano che ancora teneva sul mio viso.

Aprii gli occhi e lentamente lui si allontanò, lasciando che entrambe le mani si allontanassero con lui.

Mi sentivo triste, forse più per il fatto che non ero stata in grado di oppormi che il fatto che lui ci avesse provato.

Ora non sentivo più una sola lacrima, ne sentivo due, tre, quattro, poi persi il conto.

Cercai di soffocare i singhiozzi, ma le lacrime non avevo nemmeno la forza di asciugarle. Le lasciai cadere.

Vedevo gli occhi di Tom tristi, non saprei dire se per il fatto di essere stata l’unica ad averlo rifiutato o solo per avermi vista in questo stato.

Lo vedevo impotente, non sapeva cosa fare. Non cercò di consolarmi. Non si avvicinò a chiedermi perché io stessi piangendo.

Era solo là, davanti a me, fermo e con un’espressione indecifrabile sul volto, che aveva anche un che di tristezza.

Raccogliendo tutte le mie forze mi alzai e mi diressi verso la porta.

La aprii e in cuor mio avrei voluto che lui mi fermasse, corresse per fermarmi, o almeno mi dicesse qualcosa. Ma non sentii niente, niente che mi avrebbe potuto fermare.

Uscii chiudendo la porta dietro di me.

Restai qualche istante con la schiena lì appoggiata, i brividi iniziarono a scuotermi, i singhiozzi a farsi sentire e le lacrime non accennavano minimamente a smettere.

Poi pensai che qualcuno avrebbe potuto vedermi in quello stato, quindi mi allontanai barcollando.

Percorsi il lungo e cupo corridoio di scale che portava alla terrazza dell’ultimo piano. Ma arrivata all’ultima rampa, la mia vista non mi permetteva più di individuare gli scalini e proprio per questo inciampai.

Caddi, non vidi dove, di certo sulle scale, ma non so per quanto. Alla fine della caduta mi sentivo ginocchia e gomiti doloranti, ma il dolore che avevo nel cuore era maggiore.

Restai distesa nel preciso punto della mia caduta e continuai a versare lacrime.

Più pensavo a tutto ciò che era successo più mi facevo male da sola, quindi cercai di non pensarci, ma più mi dicevo di non pensarci più pensavo a ciò che non volevo pensare, e quindi tutto era inutile.

Mi lasciai avvolgere dal dolore, dalla tristezza, desiderando che tutto questo fosse stato solo un sogno.

 

***

continua...

_________________________________________________________________________________________________________________________________________________________

 

spero vi sia piaciuto per ora!^^

 

note di autocritica:

 

1. potrebbe sembrare che il titolo ci stoni un pochino tantino con il contenuto..^^".. ma questo titolo è venuto fuori quando mi sono messa ad ascoltare qualche canzone qua e là, (non so se avete notato, infatti, che è anche quello di una canzone degli Evanescence... ) e quando (in piena crisi, dato che non sono brava a trovare titoli adatti..^^"...) ho fatto caso al testo, mi è sembrato molto adatto alla parte finale di questo primo capitolo...^^...

vi garantisco,però, che il prossimo capitolo avrà un titolo (anche questo preso da una canzone..) che è sembra proprio il suo... secondo me è il meglio di tutti quelli che ho trovato..^^

2. non so praticamente niente di tedesco.. quindi il titolo potrebbe essere completamente sbagliato...^^"...

comunque il significato che vorrei avesse è "tu sei, sei stato e sarai sempre tutto..."

3. mi scuso per gli eventuali errori, anche sull'ortografia, che potrebbero esserci... V_V

 

ringraziamenti:

vabbè.. dato che è la prima fanfiction che pubblico ringrazio in generale tutti coloro che l'hanno letta...XDD

ma soprattutto voglio ringraziare una persona che mi ha sopportato quando avevo le mie frequenti crisi per la ricerca di questi titoli..^^"...

se volete lasciare qualche commento... sono ben accetti!

 

ora vi saluto.. dicendovi che tra poco pubblicherò anche gli altri capitoli...

la storia, infatti, l'ho già completata e presto metterò anche quelli... ^^

 

kisses!!!!!!

 

 

 

 

 

  
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