Serie TV > Sherlock (BBC)
Segui la storia  |       
Autore: LadyBracknell    10/03/2013    1 recensioni
C'era una volta...o meglio, c'erano, due e qualche più abitanti in un appartamento confusionario nel Regno Unito; questo appartamento, si trovava a Baker Street, Londra. Lo si poteva facilmente notare grazie alla porta verde rovinata dal tempo e una targa che faceva risplendere un 221B d'ottone.
Ma in special modo, era ben riconoscibile dai rumori di spari troppo spesso provenienti dal primo pian. Se si poneva bene attenzione alla finestra coperta da sottili tende bianche, si intravedeva la figura di un uomo alto dai capelli scompigliati, che si dilettava allo sparare contro il muro della piccola sala, prima di buttarsi a peso morto sulla poltrona.
C'erano una volta un consulente investigativo e un dottore.
Ed è di loro che parla questa storia.
Genere: Azione, Suspence | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Quasi tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

IV.

 


« Questo giochetto inizia a farsi interessante.» mormorò il detective.

Fra le sue dita, l'orologio argentato ticchettava la sua nenia meccanica, indicando con le eleganti lancette nere l'ora in numeri romani.
Il coniglio sul coperchio era anche all'interno, colorato: bianco con il panciotto carota, correva su un prato verde. Aveva un bastone sotto la zampa.
Lestrade prese l'orologio e lo rigirò fra le mani, aggrottando le sopracciglia. Era buffo: gente giaceva addormentata a causa di una torta di mele soporifera e poi spunta quell'orologio.
Tutto riconduceva a un elemento in comune.
Ma dov'era il trucco?
Lo sguardo si spostò verso il volto corrucciato del detective davanti a lui, chiuso nel suo cappotto nero dal colletto alzato, intento a picchiettare i polpastrelli di entrambe le mani gli uni contro gli altri, poggiati sulle labbra appena socchiuse. Mormorava parole inudibili. Era affascinante osservarlo pensare, quasi più che vederlo in azione.

« Vedi di capire da dove viene questo affare. »
Donovan prese l'orologio per la catenella d'argento e si avviò ancheggiando verso una delle volanti, mettendosi a scrivere con movimenti veloci e precisi al portatile.
« Allontanati.»
« Cosa?»
Sherlock sbuffò. « Devo entrare nel mio palazzo mentale. Allontanati.»
Lestrade fece per controbattere, ma l'occhiataccia del moro lo fece tacere ancor prima che potesse prendere fiato; appena il D.I. uscì, il detective inspirò ed espirò a fondo.

Mela avvelenata.
Forse? No. Via, allontanare quest'ipotesi.
Una strega, una mela.
No, la torta... Anzi, sì. Andava bene.
Eccola: capelli neri, fiocchetto rosso. Mormorò qualche nota.
Tutti addormentati. Forse non era quella giusta, di fiaba.
''E' lì che si addormentano tutti''.
Un patiche, quindi. Un patiche fiabesco. Ah, geniale!
Scacciò via con la mano una deduzione sbagliata, ne afferrò una seconda. Analizziamo: orologio.
Big Ben?
Sentì risuonare i rintocchi di quella mattina nella testa. Sbagliato. Via! La prese e la cacciò verso l'alto con entrambe le mani.
...No! Un attimo.
Riacciuffò l'immagine della Torre e aggrottò ancor di più la fronte.
Big Ben, Big Ben... Peter Pan?
Piegò impercettibilmente le dita verso i palmi, a trattenere la fugace immagine che gli tremava fra le mani.
Sull'orologio c'era un coniglio, non un coccodrillo.
Il-- Il coniglio!
Lanciò via l'Isola che non C'è e si focalizzò sul coniglio.
I dettagli. Pensa, Sherlock, pensa. Panciotto. Orologio. Bianco.
AH. Come aveva fatto a non pensarci subito?
Un sorriso gli distese il volto pallido e il moro dischiuse gli occhi con aria soddisfatta.
Alzò con un veloce movimento di polsi il colletto del cappotto scuro e si ficcò le mani in tasca.

« Lestrade!»
Il Detective Ispettore si voltò, andandogli incontro con il computer portatile; dietro di lui, Donovan e Anderson bisticciavano riguardo un profumo non particolarmente gradito al sergente.
« Abbiamo rintracciato il negozio.» Lestrade girò il portatile, mostrando la ricerca al detective.
« Come immaginavo.» Era la conferma della sua teoria: un ghigno soddisfatto si fece spazio sul volto. La finestra era aperta su un grazioso sito bianco e rosa, organizzato per storia, vendite e luogo; in alto, a sinistra, compariva la foto di un orologio da taschino: lo stesso che Donovan stava tenendo fra le mani coperte da guanti di lattice bianco.
... Una caccia al tesoro.
Finalmente qualcosa di divertente!

Sentì un forte senso di piacere invadergli ogni singola fibra del corpo. Si propagava velocemente, vibrante e calda: adrenalina.
Era stato sfidato. Niente di più eccitante per la sua mente geniale.
Qualcuno aveva ritagliato pagine invisibili dalle fiabe più famose e le aveva legate assieme con una luccicante catenella d'argento.
E come coronamento di un piano tanto geniale e intrigante, vi era stato posto un rapimento... Il rapimento.
John Hamish Watson era sparito.
Le mani erano percosse da scosse di frenesia.


« Partiamo immediatamente.»
Lestrade urlò qualcosa ai vari agenti sparpagliati fuori e dentro Starbucks e solo in quel momento si accorse di quanta gente si fosse accalcata là vicino.... I soliti curiosi che facevano perdere tempo prezioso.
« Manda i tuoi agenti a Scotland Yard.» Sherlock si agganciò la cintura, tornando ad unire le mani sotto il mento. «... Odio avere incompetenti che gironzolano attorno alla mia scena del crimine.»
Il D.I. mise in moto e sospirò, assecondando l'ordine del detective mandando un sms a Donovan, rinunciando in principio a controbattere ed evitando così una discussione certa dalla quale sarebbe uscito sicuramente perdente.

« … Quindi stiamo rincorrendo un coniglio nel Paese delle Meraviglie?»
« Precisamente.»
L'ispettore sorrise sarcastico. « E John chi è? Alice?»
Sherlock non gli badò. Si era fatto dare dal sergente Donovan il piccolo indizio d'argento e lo guardava, trasudando adrenalina.
« Sai che giorno è?»
Lestrade lo guardò confuso. « Il dieci Febbraio.»
Il detective gli mostrò l'orologio aperto: un piccolo riquadro accanto al Bianconiglio mostrava i numeri di una data.
Quattordici Febbraio.

Quando il Detective Ispettore comprese, il consulente investigativo sorrise in maniera quasi agghiacciante. 

  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Sherlock (BBC) / Vai alla pagina dell'autore: LadyBracknell