Come avrei voluto fosse andato l'episodio! 
Enjoy! 


Era passata circa una settimana da quando Kurt era stato al matrimonio –finito male- e aveva incontrato Blaine.

Aveva provato in tutti i modi a capire i suoi sentimenti verso il ragazzo, senza però arrivare a capo di niente. 

Da un lato era sicuro di averlo perdonato: aveva compreso i motivi del suo tradimento, anche se non li aveva approvati. Ma dall’altro lato non riusciva a dimenticare il dolore che aveva provato, e aveva paura che potesse capitare tutto di nuovo. E non era sicuro di poterlo sopportare. 

D’altro canto, Adam era una bella distrazione, e si trovava davvero bene con lui. 

Ma quello che provava in sua compagnia impallidiva davanti ai ricordi di quello che aveva sentito con Blaine. 

 

Non ricordava esattamente in che modo erano finiti Santana, Rachel, Adam e lui nella stessa stanza, pronti a passare un pomeriggio insieme, con ‘Moulin Rouge’ nel lettore DVD. 

Sentiva lo sguardo di Santana bruciare sulla sua pelle, nonostante cercasse di non farci caso, mentre la testa di Adam era poggiata sulla sua spalla. 

Ricordava perfettamente quando lui e Blaine avevano guardato insieme il film, più di una volta, o anche durante la visione di ‘Rent’ o ‘Harry ti presento Sally’. 

E non provava le stesse cose, in quel momento. Non sentiva assolutamente niente se non una forte amicizia, per Adam. Ma sarebbe stato scortese dirglielo in quel momento. O anche dirglielo e basta. Non voleva farlo soffrire. Senza contare che a New York lo aveva tradito. Ma si poteva davvero tradire una persona con la quale non stavi veramente insieme? E la risposta era sì, perché Adam ci teneva a lui. 

Poi, improvvisamente, i suoi pensieri vennero interrotti dalle prime note di una canzone estremamente familiare. 

Come What May.

Quella era la loro canzone. L’avevano cantata così tante volte insieme. 

Era facile pensare a Kurt e Blaine come Satine e Christian, ed era ancora più facile immaginarli mentre si baciavano, si sorridevano, si stringevano. Si amavano. 

Non si era accorto di star piangendo, né di come Santana lo stava fissando. 

Poi, le parole della ragazza ispanica risuonarono per tutta la casa, colpendo in qualche modo Kurt più del previsto. Sì, era vero, al loro matrimonio avrebbero voluto cantare quella canzone, e sì, avevano anche già progettato tutto quanto. Tutti piani andati in fumo, ma ancora custoditi gelosamente da entrambi. 

Ma, per quanto le parole risultassero dure, Kurt si preoccupò prima di Adam, che molto imbarazzato si era scusato e, inventandosi una scusa estremamente banale, se ne era andato.

E, confuso come non mai, Kurt aveva detto freddamente a Santana che le sue parole erano state sconvenienti e, prima di sparire nella sua camera, asserì di non voler essere disturbato. 

 

Passò due giorni chiuso nella sua stanza, senza permettere a nessuno di parlargli o disturbarlo. Usciva solo per mangiare o per andare in bagno, e anche allora chi lo vedeva poteva asserire di notare come fosse assorto nei suoi pensieri. 

Fu con il cuore in gola che, il terzo giorno, Kurt si avviò verso la Nyada, pronto a parlare con Adam. 

Il ragazzo, appena lo vide, sorrise tristemente, avvicinandosi a lui e poggiando una mano sulla sua spalla.

Con voce tremante iniziò a parlare: "Sto per chiederti una cosa, e voglio che tu sia onesto. Tu e Blaine cantavate davvero quel duetto insieme, vero?"

E Kurt avrebbe voluto mentire, ma si ritrovò a parlare senza volerlo:  "Si. Ma è come se fosse stato una vita fa, forse è questa la parte più difficile."

Lo sguardo afflitto che il ragazzo gli mandò di ricambio gli fece sentire una fitta al cuore, ma aveva deciso di essere onesto con quel ragazzo che sin da subito lo aveva trattato con gentilezza:"Lo ami ancora, non è vero? Sono per caso il tuo chiodo-schiaccia-chiodo?"

E per quanto avrebbe voluto rispondere che no, non lo era, e che provava davvero qualcosa per lui, rispose: “Sì, e mi dispiace. Sai.. Quando io e Blaine parlammo per la prima volta della nostra relazione a distanza nessuno aveva parlato di un intoppo così grande come un tradimento. Certo, eravamo consapevoli che non sarebbe stato facile, ma ci fidavamo l’uno dell’altro. Quando mi è venuto a trovare, sorprendendomi, non avevo pensato che tutto potesse andare storto. Mi aveva portato un mazzo di rose rosse, e avevamo passato una serata meravigliosa. E solo allora mi confessò quello che aveva fatto. Non mi ero mai sentito così ferito, deluso, triste. Arrabbiato. Con lui, per averlo fatto, e con me, per non essermi accorto di come New York mi stava allontanando sempre di più da lui. Per un mese e mezzo non l’ho considerato. Ignoravo le sue chiamate e i suoi messaggi. E poi sei arrivato tu. Mi hai trattato con gentilezza e con dolcezza, e ho davvero creduto di poter voltare pagina, di poter andare avanti. Ma a Natale sono venuti a trovarmi mio padre e lui. Mio padre mi ha confessato di avere il cancro alla prostata, anche se secondo i medici era facile da risolvere. E Blaine mi aveva fatto una sorpresa. È stato un bel Natale, e lì ho creduto che avrei potuto far rinascere quella fiducia che c’era tra me e lui, quell’intesa che avevamo solo noi. Non mi aspettavo di ricadere nei miei vecchi sentimenti. A San Valentino sono andato al matrimonio del mio ex-insegnante, quello di cui ti ho raccontato, con la sposa che lo ha lasciato all’altare. Non ti ho detto, però, che ci sono andato con Blaine. E mentre continuavo a ripetere a me stesso e a lui che eravamo lì solo come amici, il mio cuore continuava a darmi del bugiardo. Quella notte abbiamo fatto l’amore, anche se io continuavo a dirmi che era solo sesso. Ho capito solo allora che quei sentimenti non erano passati, per niente. E quando abbiamo rivisto il film.. Ho immaginato Blaine e io mentre cantavamo, e mi sono spaventato. Non so bene come spiegartelo, ma mi sono chiuso nei miei pensieri. Come sai sono stato irraggiungibile per due giorni.

E adesso sono qui per chiederti di perdonarmi, per averti trattato così male e ingiustamente, ma sono ancora innamorato di lui.”

“Cosa ci fai ancora qui?”

“C-come scusa?”

“Forza! Muovi il tuo bellissimo sedere e prendi il primo volo per Lima! Digli tutto quello che mi hai appena raccontato e fallo di nuovo tuo!”

“Non.. Non sei arrabbiato?”

“Come potrei? Non avrei mai potuto mettermi in mezzo al vostro amore. Si vede che siete fatti l’uno per l’altro. Dopo di questo, potrete superare veramente tutto!” E detto questo Adam lo spinse via giocosamente.

Kurt sorrise raggiante, si voltò e corse via, pronto a seguire il consiglio del ragazzo. Non notò la piccola lacrima che scese sulle guance del biondo, o il sorriso triste che scomparve per lasciare spazio a un’espressione di assoluta rassegnazione e una scrollata di spalle. 

 

Quello che successe dopo, è facile immaginarlo. Kurt tornò a Lima, e sorprese quello che sarebbe presto tornato il suo ragazzo. Quando Blaine lo vide, si strinsero, si baciarono, piansero, risero. Agli occhi esterni sarebbero sembrati due stupidi, ma loro sapevano, ed era tutto quello che importava.

Perché dopo questo, i due ragazzi sapevano che avrebbero superato tutto quanto, e sapevano che erano fatti l’uno per l’altro. 

E sapevano di amarsi, ed era la cosa più importante.

N/A: è tantissimo che non pubblico qualcosa c.c
Questa OS mi è venuta in mente mentre guardavo la puntata, e ho pensato: 'e se fosse andata diversamente?'
O anche 'come avremmo voluto noi Klainers che finisse?'. 
Ed ecco qui quello che è venuto fuori. 
Ringrazio tantissimo la mia amata Giada, che ha letto in anteprima. 
Alla prossima! <3