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Autore: vegasgjrl    11/03/2013    1 recensioni
She’s Classy, I’m Not.
She‘s new, I’m Not.
She’s innocent, I’m Not.
She’s Julia Stark.
I’m Jason McCan.
and I’m…
Better Off Alone.
Genere: Suspence | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Justin Bieber, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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               Premetto, col dire che questa fanfiction non l'ho scritta io ma è una traduzione.

                La scrittrice di questa fanfiction ha vinto un premio per aver scritto

                la miglior storia su Jason McCan.

                Vi chiedo scusa per eventuali errori di traduzione.

                hope u like it.


               

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“Julia, sei pronta per andare a scuola?” gridò mia madre giù dalle scale.
Sistemai l’ultimo bottone della mia nuova uniforme, e calzai le scarpe di pelle nera. 
Controllai i capelli ancora una volta allo specchio per scendere poi le scale con rapidità.
Osservai la colazione pronta sul tavolo, frittelle.
Gnam.
Le mangiai lentamente, ero un po’ nervosa di andare in una nuova scuola.
Dio solo sa perché mamma abbia scelto questa zona.
Le persone non sono molto amichevoli ,e giurerei di aver sentito il rumore un sparo l’altra notte, il solo pensiero mi fa venire ancora i brividi lungo la schiena.
“Sei eccitata, tesoro?” domandò, togliendosi il grembiule e sistemandolo al suo posto.
“Più che altro, sono nervosa” dissi, mangiando un ennesimo pezzo di frittella.
“Ma dai,non vuoi fare nuove amicizie o magari trovare un nuovo fidanzato?!” ridacchiò facendomi arrossire.
“Mamma!” risposi affogandomi con il pezzo di frittella che stavo masticando.
“Dai,andiamo, finisci di mangiare e ti accompagno.” Disse poi lasciando la cucina.
Ho solo quindici anni, non ho la patente e non ho intenzione di prenderla, beh, non voglio affatto che mi paghi la macchina, è già abbastanza difficile vivere senza un padre, non voglio metterle sulle spalle il peso di una seconda macchina.
Mi alzai spingendo la sedia, e raccogliendo la borsa posizionandola poi sulla schiena, afferrai il telefono dal tavolo e lo lasciai scivolare nella tasca.
Camminai verso la macchina molto lentamente, mi sentivo ancora più nervosa.
Mi accomodai al posto del passeggero. Mamma entrò dopo di me e mise poi in moto l’auto.
Lungo la strada, guardai fuori dal finestrino.
Ogni casa non aveva e non era niente di spettacolare, non riesco proprio a capacitarmi della scelta di mamma, perché mai siamo venute qui?
Intravidi per strada un ragazzo che andava sullo skate lungo il marciapiede, indossava una camicia bianca simile alla mia, forse stava andando a scuola, chissà se lo vedrò oggi.
 
 
“Buona giornata, tesoro” esclamò mia mamma, prima che uscissi dall’auto e che mettessi la borsa in schiena ancora una volta.
“Ciao mamma, ci proverò.” Rispondsi sorridendole e chiudendo poi la porta.
Tenevo la testa bassa , sperando di non attirare l’attenzione su di me, finché non guardai per gli uffici.
Grazie a Dio mamma mi aveva lasciato vicino al fronte.
Iniziai a vagare nella zona uffici del palazzo.


“Come posso aiutarla?” mi chiese una donna.
“Uh, sono Julia Starks, ed è il mio primo giorno qui.” Risposi.
“JASON MCCAN E’ DESIDERATO ALL’UFFICIO DEL PRINCIPALE” sentì pronunciare dall’altoparlante.
La signora dietro il bancone alzò gli occhi verso l’alto, ma chi era Jason McCan?
“Piacere di conoscerti Julia, io sono la signorina Parley. Mi limiterò a darti il tuo orario, i tuoi libri di testo e ti dirò dov’è il tuo armadietto e ..dovresti essere pronta a iniziare.” Disse con un mezzo sorriso.
“Grazie” risposi tamburellando le dita sul bancone color ciliegio.
Mi chiedevo.. se però qualcuno avrà intenzione di farmi fare un giro della scuola? O forse non è quel genere di cose che si fanno qui?
La donna aprì un cassetto del bancone da dove estrasse tre libri di testo e dei fogli. “Qui ci sono i tuoi libri, l’armadietto è il 10-35. Buon primo giorno di scuola ,Julia” concluse, poi.
Afferrai il foglio con scritto l’orario e lo feci scivolare poi nella tasca al fianco del cellulare, prendendo poi in mano i libri.
Mi avvicinai alla porta, ma avendo le mani occupate non riuscì ad aprirla, sin quando non sentì una brezza e qualcuno che mi spinse a terra.
“Guarda dove metti i piedi,stupida puttana” esclamò un ragazzo.
Scusami?


“Umh,cosa hai detto, scusa?” domandai retoricamente raccogliendo i miei libri dal pavimento.
"Ho detto, Guarda dove metti i piedi!" ripetè irritato.
"Jason, qual è il problema qui?" disse una donna grande e grossa interrompendo la “conversazione”.
"Niente, la nuova qui, ha appena incontrato me" disse.
Lo guardai attentamente, era il ragazzo che ho visto per strada sullo skate questa mattina.
Dal finestrino non sembrava così carino.
"Oh, tu devi essere Julia" esclamò poi la donna, che sono sicura fosse la preside.
"Sì, sono appena arrivata?" Dissi imbarazzata.
"Sì, sì! Lo so, io sono la signora Tuite, vieni con me, Jason. Anche tu " disse,poi.
"Oh Dio" imprecò sotto voce il ragazzo.
Seguì la signora Tuite nel suo ufficio,  entrai per prima e vidi che c'era solo una sedia sulla quale mi sedetti mentre Jason, probabilmente Jason McCann, si mise in piedi contro il muro.
"Effettivamente, ti stavo aspettando Julia, vedo che hai libri e hai anche l'orario". Disse vedendo il foglio che estrassi dalla tasca.
"Va bene, ti sembrà “impostato”, ma mi limiterò a aggiungere il tuo nome al sistema scolastico, e dovresti essere pronta per andare a lezione, aspetta solo un momento, che parlo con Jason, mi spiace per l'inconveniente". esclamò dispiaciuta.

 
Ascoltai la loro conversazione, guardando l’uno e poi l’altro, a seconda di chi prendesse parola.
"Jason, perché continui a fare a botte?" domandò la donna.
"Perché le persone continuano a chiedersi perché?!"sputò lui innervosito.
"Potresti essere espulso lo sai vero?" continuò lei cercando di incutergli terrore .
"Mi avreste espulso anni fa, solo che non lo farà perché sono troppo intelligente" dissee sistemando i suoi capelli.
Poco pieno di sé ,insomma.
Dio, ma che capelli che ha.
Scossi la testa, e alzai lo sguardo, notando che entrambi mi stavano fissando.
"Va tutto bene Julia?" mi domandò la preside confusa.
"Uh, sì" sorrisi, continuando a fissare Jason.
"Vedo che ne ho un’altra" disse sghignazzando sotto i baffi Jason.
Cosa vorresti dire?
"Julia ,penso che sia arrivato il momento per voi di lasciare il mio ufficio, spero che vada tutto bene." disse per congedarmi.
Spero che tutti gli altri insegnanti siano cortesi come lei.
"Grazie, buongiorno signora Tuite" risposi in saluto alla donna.
Jason si lasciò sfuggire una risata.
"Qualcosa di divertente, signor McCann?" domandò la donna incrociando le braccia al petto.
Aprì la porta ascoltando comunque la risposta di Jason.
"Bene solo ..." la conversazione venne però interrotta quando affacciandomi sui corridoi mi accorsi che erano vuoti , le lezioni dovevano essere iniziate.
 

La ricerca del mio armadietto sembrò durare dieci anni, ma riescì comunque a trovarlo.
Lo sbloccai e l’aprì il più velocemente possibile.
Oh mio dio.Puzza di merda di cavallo.
Mi chinai e vidi che al suo interno c’era un vecchio vasetto di yogurt. EWW
Non sono una di quelle ragazze che ha paura di farsi male toccando qualcosa è solo che l'odore e lo stampo, semplicemente non sembrano allettanti da toccare.
Scagliai fuori dal mio armadietto una vecchia penna che c’era al suo interno; mi alzai in piedi e colpì qualcuno.
"La mia..." Alzai gli occhi e deglutì.
"Uh, hey Jason" dissi titubante.
Il ragazzo mi spinse contro l'armadietto accanto al mio, avevo le spalle contro di esso.
"Non dire hey a me” mi ringhiò contro.
Mi  stava mettendo paura.
"Scu-" "Non scusarti. Io sono Jason McCann, non parlarmi o interagire con me. " disse impedendomi di completare la frase.
"Tu -" "Non si parla" disse afferrando il mio mento , facendo muovere la mia testa su e giù.
"Capito?" Disse ancora.
Annuì.
Mi lascià andare, e afferrò lo skateboard ,che non avevo notato prima, pattinando in fondo al corridoio e attraverso l'ingresso principale.
Stava lasciando la scuola?



     No, non mi sono rincretinica e ho postato due volte la stessa storia. lol
Sono state molte le ragazze che nelle recensioni o nei missaggi privati  mi hanno fatto notare quanto fossero
brevi i capitoli tradotti.
Visto che so cosa vuol dire leggere un capitolo breve ,che in poche parole niente ti dà e niente ti toglie, ho
pensato di tradutrre due capitoli alla volta e unirli ,rendendoli un unico capitolo.
Ho preferito eliminare quella che avevo postato precedentemente e ricominciare tutto d'accapo.
Non chiedetemi perchè,la testa così mi ha detto di fare lol.
Ho già tradotto quello che dovrebbe essere il secondo capitolo, devo solo apportare alcune modifiche.
Quindi tra questa sera e domani sera potrete leggerlo.
Ok,ho parlato anche troppo.
Se non vi fanno male le dita,perchè non mi lasciate una recensione -positiva o negativa che sia? (: xx

mery.

  
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