Davanti ai fotografi costringo un sorriso, una smorfia senza significato, i flash mi accecano sposto i capelli neri da un lato e metto la mano sul fianco destro, passo avanti. Mi soffermo sulla porta che dà dentro un salone ampio l’after party di vanity fair è stupefacente! Sto ferma impalata torturandomi le mani ad un certo punto un ragazzo bassetto moro mi urta entrando –oh perdonami ! non stavo guardando- sorrido credo si il primo sorriso sincero di tutta la serata, -oh non fa nulla!- prendo lo strascico del mio vestito blu elettrico e lo sposto, il ragazzo non si sposta mi guarda sorridendo, allunga una mano –piacere Josh-  lo guardo –Ana Felicia, piacere- sorrido. Dopo un po’ Josh mi invita a bere con lui –non sei un’attrice vero?- domanda mentre bevo –no affatto- rido –non ti ho mai visto in giro..- si giustifica –no sono una normale cittadina, io non zampetto per Hollywood a quello ci pensa mio padre- dico amara, poi nel terrore di essere stata troppo brusca lo guardo e sorrido –è un produttore Beau Flynn è là no..- -non ci posso credere!- urla il ragazzo -sei la figlia di Beau?– lo fisso seria –sì- dico asciutta –ci ho lavorato in viaggio al centro della terra, non sapevo avesse una figlia già grande- dice fissandomi negli occhi –oh bè non lo sapeva nemmeno lui – mormoro allontanandomi.
Vengo raggiunta da Josh poco dopo –che vuol dire che non lo sapeva nemmeno lui?- mi chiede facendomi voltare –quello che ho detto, non sapeva di avere una figlia- affermo, Josh rimane interdetto –ma scusa..non capisco..- sorrido dolcemente prendendogli una spalla –benvenuto nel duemila Josh, mio padre lasciò mia madre incinta ovviamente, ha saputo tre mesi fa che la donna con la quale aveva  vissuto per una estate era incinta,si chiamava Gaby, è morta ed io sono dovuta venire a vivere con lui- abbasso lo sguardo mentre Josh mi prende la mano –mi dispiace, è dura vivere con lui? So che è sposato- dice –no sua moglie è una vera forza mi adora, solo che lui è troppo entusiasta il mio fratellino piccolo è un amore tanto dolce, ma mi manca casa mia- dico sedendomi. Il ragazzo si siede accanto a me – Ana Felicia, nome insolito esotico quasi- dice sorridendo –si abbastanza- rido –di dove sei?- chiede non ottenendo altro –sono Messicana per metà, mia madre lo era, sono nata a Columbus in Ohio- sollevo l’abito e mi guardo intorno sono tutti allegri o almeno credo –io sono del Kentucky ma possibile che non mi riconosci? Non che io ne sia deluso, ma… - rido a crepapelle – Jesse Aarons,Shane Fahey, Steve Leonard e Peeta Mellark, secondo te ho vissuto sotto una roccia nei miei venerandi 21 anni?- rido ancora mentre spalanca gli occhi –t..tu sapevi chi ero, cioè chi sono..- lo blocco –si che lo sapevo e che lo so- mi asciugo le lacrime che mi sono uscita a forza di ridere –e perché non mi hai detto nulla?- mi domanda assottigliando gli occhi –perché immagino che qui in questo luogo non importa molto se sei famoso, cioè lo sono tutti dovrei essere svenuta per aver ricevuto un bacio sulla guancia da Ben Affleck, invece sono dignitosamente distaccata da tutto ciò, non amo i personaggi famosi, sostengo il fatto che debbano avere una vita privata e non sopporto il fatto che i giornalisti inventino storie false su di voi solo perché siete gli idoli del momento e perché fate vendere di più, lo trovo triste- concludo prendendo il bicchiere di champagne –owww Elizabeth Banks!- trillo con una vocina da fan girl  impazzita- guardo Josh allibito –scherzetto!- gli urlo a due centimetri dal naso perfetto che si ritrova –ah scherzavi eh?- mi prende le mani e le stringe tra le sue mi tira verso di lui, mi scappa un urlo e sorrido mentre cado –ahahaha no il solletico no! Ahahaha- inizio a urlare, mi vengono ad aiutare Tim Burton con la moglie che sono appena entrati –oh Ana!- dice Helena –oh ciao Hel- mormoro mentre sistemo il vestito –ciao Tim!- esclamo abbracciandolo - Ana Felicia, sei meravigliosa- arrossisco poi mi scanso –oh Tim,Helena lui è Josh lo conoscete suppongo- dico con voce mielosa facendo un gesto verso di lui.
Tim e Josh parlano, Helena è in giro credo, mi guardo intorno, mio padre non sapeva che fare a portarmi qui, ok ho conosciuto Josh ma di altro positivo assolutamente nulla, mi cade la borsetta argentata e una mano la prende prima di me, è Josh –ti senti sola Ana?- mi chiede –nooo passare l’after party della cerimonia degli Oscar da sola è il sogno di ogni donna- ribatto acida, mi alzo ed esco.
Josh mi raggiunge –ok chiaro, prendi telefona a tuo padre digli che non torni a dormire- mi allunga il suo          i-phone, lo guardo confusa –scusa?- sorride –hai capito- compongo il numero di mio padre –papà? Sono qua fuori, no senti non torno a dormire vado con un un’amica sì sì ok ciao saluta Marley- attacco e lo ripasso a Josh –dove andiamo?- Chiedo –non te lo dico, casco, non voglio prendere multe per i tuoi capricci- sorride beffardo sbuffo facendogli una linguaccia mi infilo il casco, mi tolgo le scarpe tacco 12 e monto sulla moto.
Los Angeles da qui è qualcosa di spettacolare, mille e più luci che formano tanti quadrati, sorrido mi stringo tra le braccia, umidiccia aria di febbraio, sento un tepore posarsi sulle mie spalle la giacca di Josh, mi siedo sull’erba bagnata –voglio conoscerti- mormora Josh al mio orecchio –mi giro e trovo la sua bocca a pochi centimetri dalla mia –an..anch’io- mormoro arrossendo –i tuoi occhi sono spettacolari- sussurra prima di fiondarsi sulle mie labbra, mentre mi perdo nel bacio penso “gli occhi? Sono la parte del mio corpo che odio li ho presi da papà, ma non li odio per questo, sono azzurro chiaro smorto, mi madre li aveva bellissimi e neri li volevo come lei per assomigliarle di più ma mi accontento dei capelli” il bacio finisce e sorrido dolcemente –grazie- sussurriamo insieme –ma di cosa?!- scoppiamo a ridere insieme, la notte la passiamo così aspettando l’alba…e giuro che NIENTE potrà togliermi dalla mente questo ricordo, non perché è un attore, non perché è anche solo un ragazzo solo perché sono felice: sono riuscita a togliermi la tristezza di dosso e mi sono aperta, non so se durerà, lo spero ma intanto il momento io me lo vivo.
 
 
 
 
 
 
OOOOOOLÈ  prima one-shot finitaaaaa alè oho alè oho ok basta…. Salve meravigliose creature! Sono Lallab ho già una storia in corso su JHutch ma questa mi è venuta in un geniale momento di sonno ^_^  vi ringrazio di aver letto. La storia la vorrei continuare se volete basta mandarmi anche un messaggio privato altrimenti mi accontento lo stesso ho liberato la mia fantasia. Ringrazio di cuore Ana Felicia una ragazza che mi ha “prestato” il suo meraviglioso nome e anche mia mamma che anche se non  legge fan fiction oggi è stata davvero essenziale… grazie mille un bacio
                                                                                                ILA <3 <3 <3