Mi sento a pezzi, devastata
ogni volta č come una pugnalata.
Cervello e cuore
contrasto tra felicitā e dolore,
voglia di un abbraccio e di una carezza,
mancanza di affetto e tenerezza.
Paura di chiudere gli occhi
e per questi sentimenti non ci sono sbocchi,
lacrime fin troppo amare
raccontano del mio dolore da risanare.
Giaci su un letto, immobile
mi lasci tra le braccia del mio destino ignobile,
mi guardi andar via,
taci e io serbo in petto la malinconia,
una bacio trattenuto sulla bocca
e ancora la tua mano che non mi blocca.
Inchiodata alla triste sorte,
come una trave che fissa due porte,
il sangue nelle vene si raggela,
mentre tu sei il mondo che si svela.
Non cedo al pianto se non quando sono sola,
mi lascio cullare dalla tristezza che mi consola 
e non mi chiede in cambio niente
e mi fa compagnia costantemente.