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Autore: L Change the World    12/03/2013    1 recensioni
"Scosse la testa, ricacciando dentro le lacrime che sembravano lottare per uscire e rigare le sue guance tonde. Strano, perché in quel momento, nella stanza accanto, la sua amata moglie stava dando alla luce il suo secondo figlio."
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Genere: Drammatico, Fluff, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Rosie Cotton, Sam
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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La piccola stanza era calda ed accogliente, ma Samvise era percosso da brividi di freddo. Si sentiva solo, una buia nostalgia pervadeva il suo cuore. Fissava intontito la poltrona davanti a sé, immobile, e, ad un tratto, la voce del suo padron Frodo si insediò nella sua mente. Si abbandonò al suono delle sue dolci parole, si lasciò cullare da quella che, alle sue orecchie, suonava come una ninna nanna. Era passato un anno da quando Frodo e Bilbo erano saliti su quella nave, diretti verso chissà quale meravigliosa terra, e da quel momento era come se un pezzo di Sam se ne fosse andato per sempre. Scosse la testa, ricacciando dentro le lacrime che sembravano lottare per  uscire e rigare le sue guance tonde. Strano, perché in quel momento, nella stanza accanto, la sua amata moglie stava dando alla luce il suo secondo figlio. Non che non fosse contento, al contrario, aveva aspettato con molta impazienza. Ma la felicità era irrimediabilmente soffocata dal pensiero di Frodo, un pensiero triste, ma che, in qualche modo, rincuorava il povero Sam. Urla, voci, inciti risuonavano attraverso le spesse pareti, ma lo gobbi a malapena le sentiva. Accarezzò con delicatezza la copertina rossa del libro, e le immagini dell’addio al suo padrone riaffiorarono come se una mano invisibile stesse dipingendo soavemente un bellissimo quadro. Le mani di Frodo che gli porgevano il libro, il lungo abbraccio durante il loro ultimo saluto, l’acqua limpida scossa dal movimento della barca bianca che scompariva alla sua vista. Stavolta le lacrime ebbero la meglio, e la stanza intorno a lui cominciò ad apparire sfocata. Le grida cessarono, e un urlo acuto, un insulto di un neonato all’ossigeno risuonò nella stanza come una bellissima musica. Uno scroscio d’acqua, un sussulto, una risata. Le estremità delle sue labbra si alzarono, e un sorriso prese vita fra le lacrime. La porta si aprì e apparve Rosie, la faccia stremata e consunta, ma più raggiante che mai. In braccio teneva un fagotto bianco. Lo scostò leggermente mentre Sam si avvicinava, e il visino di un neonato venne illuminato dal pallido sole: carnagione chiara, folti capelli rossicci e due grandi occhi azzurro mare che lo guardavano con curiosità.
Aveva gli occhi di Rosie.
Aveva gli occhi del suo padrone.
Sam lo prese e lo cullò dolcemente, sussurandogli: ”Il tuo nome sarà Frodo. Frodo Gamgee.”
  
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