Anime & Manga > Dragon Ball
Segui la storia  |      
Autore: Amelie    12/07/2003    2 recensioni
Una staria ambientata sul pianeta Vegeta, dove il giovane principe fa la conoscenza di una strana ragazza...
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Vegeta ha mai avuto un’amico? L’orgogliosissimo Principe dei Sayan ha mai avuto qualcuno di cui si potesse fidare? Eccome se l’ha avuto, e se nessuno ne ha mai sentito parlare, un motivo c’è: il migliore amico di Vegeta era una ragazza!

Può sembrare strano, ma la vegetazione su Vegeta era abbondante e rigogliosa, visto chi gli abitanti del pianeta non avevano tempo di costruire case, fabbriche e schifezze del genere. Perciò era un paradiso per i bambini, che passavano moltissimo tempo in questa specie di giungla che ricopriva quasi tutto il loro pianeta. I genitori non si preccupavano se i loro figli non tornavano: la giungla era sempre stata considerata un ottimo allenamento, visto che era piena di pericoli. Parecchi bambini passavano intere settimane lì, tornando solo ogni tanto a casa. Vegeta ci passava così tanto tempo che si era costruito una casa nel cuore più remoto della giungla, dove nessuno era mai riuscito ad arrivare. Il suo gioco preferito era la caccia: ogni volta che invadeva un pianeta prendeva un po’ di alieni, li portava nella giungla e li liberava. Aspettava un po’ e partiva alla loro ricerca, uccidendoli se li trovava: era diventato molto bravo, riusciva sempre a trovarli tutti. Un giorno aveva appena finito di giocare, quando si accorse che c’era un buonissimo profumo che veniva dalla sua casa: entrò e vide una ragazza intenta a cucinare:- Cosa cavolo stai facendo qui? Chi sei? Come hai fatto ad arrivare?- - Calma! Uno, sto cucinando, due, sono Raika, tre, a piedi. È più divertente, volando perdi tutto il gusto. Tu sei Vegeta, giusto?- - Sì, e sono anche uno che ti stà per buttare fuori di casa mia!!- la ragazza scoppiò a ridere- Ma dai! Io ti cucino una deliziosa cenetta e tu mi butti fuori! Non vuoi assaggiare qualcosina?- Raika fece una faccia stranissima che fece venir fame a Vegeta. Durante la cena Raika non smise un attimo di parlare, mentre Vegeta si chiedeva se fosse o no una Sayan. Aveva la coda e i capelli neri, ma gli occhi e il carattere non c’entravano niente: gli occhi sembravano in costante movimente, e cambiavano colore! Il carattere, poi, era allegro e vivace, il perfetto contrario di quello Sayan, scontroso e associale. Era o no una Sayan? Raika si accorse che Vegeta la stava osservando, così gli chese:- Se è questo che ti stai chiedendo, sì, sono una Sayani pura. Ho solo una piccola differenza: i miei occhi cambiano colore con il mio umore. Fa pure rima!- - Ma hai un carattere così diverso! Chissà se sai essere cattiva…- Gli occhi di Raika diventarono neri come la morte, e disse:- Carino, io sono la cosa più cattiva che tu abbia mai visto!! Mettimi alla prova, avanti! Anzi, ora non ne ho voglia. Ci penseremo domani. Dove dormo?- - Cosa? Tu non dormi qua! Capito?- Gli occhi di Raika diventaro di un dolcissimo color oro - Vuoi dire che avresti il coraggio di mettermi alla porta, dopo la squisita cenetta che ti ho fatto e che ti potrei rifare?- Vegeta non riuscì a resistere, e Raika si sistemò sul divano che Vegeta aveva preso dal palazzo. Siccome c’era molto caldo e la tuta non era adatta per dormire, Vegeta fu costretto a prestarle una sua maglietta a maniche corte e dei pantaloncini, per ovvi motivi. Più tardi si chiese perché stava facendo tutto questo e perché non aveva già fatto a pezzi quell’intrusa. Vegeta fu costretto a rispondersi: Raika era una tipa allegra, che sembrava contagiarti con la sua esuberanza. Per la prima volta Vegeta riflettè sulla parola amico, e decise di dare a Raika una possibilità. La mattina dopo si svegliò presto, aspettandosi di trovare Raika già sveglia, ma lei stava dormendo come un sasso. Vegeta la scrollò un po’ e lei fu subito sveglia:- Va bene, mi alzo. Agnngngngn! Che dormita! Certo che se tu non avessi russato come un orso avrei dormito anche meglio!- - Cosa dici? Io non russo! - - Dai, scherzavo! Ora ti preparo una bella colazione e ti faccio tornare il buonumore.- i suoi occhi erano azzurri, segno che era allegra. “Che tipo!” pensava Vegeta, ma la colazione che Raika era riuscita a preparare in tre secondi gli fece cambiare idea. Dopo che si furono vestiti tutti e due, Vegeta liberò dalla cantina un’alieno, che subito corse a nascondersi nella foresta. Vegeta le disse:- Prego, è tutto per te.- Raika guardò nela direzione in cui era scappato l’alieno, e gli occhi diventarono rosso sangue. Cominciò a correre e si tuffò nella boscaglia. Dopo un po’ ricomparì tenendo l’alieno per un piede. Cominciò a malmenarlo: si stancò presto, così gli staccò le gambe e le braccia e fece esplodere quel che rimaneva. Poi si girò verso Vegeta e gli disse:- Soddisfatto?- E scoppiò a ridere:- Per me uccidere è un gioco, che però non mi piace perdere!!- I suoi occhi erano tornati chiari e allegri, di un bel verde brillante. Passarono giorni e giorni ad allenarsi, litigare, scherzare e farsi scherzi. Era nata una specie di gara a chi faceva arrabbiare di più l’altro. Vegeta andò vicino col vincere, perchè le tirò i capelli, ma Raika lo superò quando la chiamò Vegy!!!. Non vi dico la reazione di Vegeta. Una sera, dopo un’altra prelibata cenetta, Vegeta si stese sul letto, ma dopo un po’ fu raggiunto da Raika, che si sdraiò vicino a lui:- Raika, sei impazzita? Vattene sul divano o ti ci mando io a calci!!- Raika non sembrò neanche averlo sentito: guardava fuori dalla finestra, con gli occhi stellati, e gli disse:- È una sera così bella, avevo voglia di chiacchierare.- - Visto che vuoi parlare, mi dici come fai a convincermi a fare sempre quello che vuoi tu?- - Elementare, Vegy! Ho imparato a sfruttare il potere dei miei occhi! Ho scoperto che i colori influenzano molto il cervello, così a seconda delle circostanza cambio colore agli occhi, e il gioco è fatto e il pollo arrostito.- - In che senso il pollo è arrostito?- - Niente!- Il viso di Raika cambiò espressione, e gli disse:- Tu hai un sogno, Vegeta?- - Io non ho tempo per sognare, devo allenarmi: non perdo certo tempo con questa sciocchezzuole- - Impossibile: se ti alleni è perché hai una meta, un qualcosa da raggiungere. Quanto a me, voglio diventare una Super Sayan.- Vegeta rise- Non è possibile! Tu non sei un membro della famiglia reale, perciò non sei tra i più forti.- - Chi ti ha detto che solo tu e i tuoi parenti potete diventare Super Sayan? Ognuno di noi ne ha uno dentro di sé, ma sono pochissimi quelli che riescono a risvegliarlo. Io ci voglio riuscire. E so che ce la farò.- Vegeta pensò un po’, e disse:- Allora forse ho anch’io un sogno: mi allenerò fino alla morte, ma ce la farò.- Raika sorrise, gli diede un bacio sulla guancia e gli disse:- Bravo, Vegy! Ricorda, devi liberare il Super Sayan che è in te! - La mattina dopo Vegeta si svegliò, andò in cucina, ma Raika non c’era più. Al suo posto c’era un biglietto con su scritto:

Me ne sono dovuta andare, 
ma non preoccuparti, ci rivedremo presto, 
prestissimo!
Non ci si libera di tipe come me…
Raika

Vegeta, inaspettatamente, scoppiò a ridere. Lui e Raika si rincontrarono molte altre volte, ma non c’entrano niente con questa storia, appena finita. 




Devi liberare il Super Sayan che è in te!

Eccola mia seconda storia su DB!!! Vi avverto che le ho scritte in 5° elementare, perciò siate comprensivi! Ero piccina piccina!!^.^

  
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Dragon Ball / Vai alla pagina dell'autore: Amelie