#Un angelo_

Stavo dormendo... era domenica e la Capsule Corporation era chiusa.  Ad un certo punto mia madre piombò nella mia camera.
 

"Trunks, svegliati! Ub e Marron si sposano e ci hanno invitati!"-disse esuberante come non mai.
 

Saltai dal letto e sgranai gli occhi.
 

"Che cosa?! e chi ti ha dato le chiavi di casa mia?"
 

"Nessuno, ho scassinato la porta!"
 

Mi infuriai. Mia madre sa che non deve svegliarmi così di colpo, soprattutto la domenica mattina, ma continua a farlo. Mi salutò correndo via, avendo capito di aver proprio esagerato. 
 

Così mi alzai e andai a farmi una doccia veloce. Mentre mi lavavo pensavo alle parole di mia madre. Marron si sarebbe sposata. Uscii dal bagno ancora tutto bagnato e coperto appena con un asciugamano. Si che ero a casa mia ma da quando ero piccolo sono stato abituato a non andare in giro per casa nudo, per rispetto  di mia madre e mia sorella. Tralasciamo. 
 

Feci colazione e abbandonai il mio corpo sul largo divano bianco. Avevo tutta casa da sistemare perchè la sera prima io Goten avevamo fatto un casino. Ci eravamo ubriacati e probabilmente ci siamo anche ammazzati di botte... Naturalmente per gioco, ma i lividi ce li avevo comunque.
 

Mi alzai, andando a mettere almeno un paio di boxer. Non mi sembrava davvero il caso di fare le pulizie in quelle condizioni. 

Cominciai e dopo mezz'ora era tutto tornato in ordine. 
 

Era quasi ora di pranzo ma di fame non ne avevo per niente... Uscii di casa per fare un passeggiata, ma come mi aspettavo, riuscii solo a passare sotto casa sua... Sotto casa di Marron. Quella ragazza bionda, che somiglia tanto a sua madre in tutto e per tutto.
 

Slanciata, con gli occhi verdi e la pelle chiara. Un angelo. 
 

Lavorava con me nella Capsule Corporation. Era indispensabile. Come dirigente avevo bisogno di un braccio destro e lei era perfetta. Concreta e abile, mi metteva in ordine documenti, impegni, fatture... Diciamo che con me era il cuore pulsante dell'azienda. In oltre nei miei momenti di assenza prendeva il mio posto, dirigendo perfettamente anche gli altri dipendenti.
 

Si presentava al lavoro con i capelli sciolti, con le punte un po' a boccolo... Erano come fili d'oro. Indossava sempre delle gonne aderenti ai fianchi a vita alta lunghe fino sopra alle ginocchia, una camicia chiara o a righe e i suoi immancabili tacchi. 
 

Quando mi accompagnava per qualche viaggio di lavoro non era da meno. Look professionale che già dava a vedere, quanto fosse intelligente.
 

Già, un angelo. Quell'angelo che non ho mai dimenticato. Sì perchè io e lei, abbiamo passato tre anni insieme. Ora aveva ventitrè anni e stava per sposarsi con uno che non ero io. Devo ammettere che la nostra convivenza però sarebbe dovuta finire per forza. Era diventata troppo pesante come situazione e alla fine non ce l'abbiamo fatta. La coppia è scoppiata. Ma anche in quel momento, quando il suo cuore apparteneva ad un'altro uomo... beh, io non potevo fare a meno di amarla.

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Buona sera! Non uccidetemi! Ho finito la ff di Ranma quindi avevo bisogno di iniziarne un'altra. HO BISOGNO CONTINUO DI SCRIVERE. Esiste per caso una dipendenza da scrittura? Perchè credo di esserne affetta! :3 Comunque ecco a voi 'Bella e dannata', una storia che mi è venuta in mente dalla nuova canzone di Fedez e Francesca Michelin, 'Il cigno nero'. Diciamo che amo quella canzone! :3 Spero che continuerete a seguire la storia e che mi scriviate cosa ne pensate! Quindi buona serata a tutti e al prossimo capitolo! <3