NON SONO NATO ACIDO È CHE MI HANNO CAMBIATO IL PH.

CAPITOLO 1: TI RICORDI??

"Ti ricordi?"

"Cosa?"

"Ti ricordi quando ci siamo incontrati?"

"E chi se lo dimentica, siamo cambiati tanto entrambi da quel giorno"

"Già, che ricordi, anche se devo dire che un po' mi manca la mia cattiva ragazza"

"Bhè, io non ho più intenzione di tornare ad essere quella di prima, ne ho combinate troppe"

"Um, il primo passo per cambiare è rendersene conto"

"Me lo avevi detto anche quella volta, ma non è stata colpa mia"

"Che vuoi dire?"

"Pensa a te, ti ricordi cosa mi dissi quando ci siamo incontrati"

"Emm..... Spostati stupida oca?"

"Ha ha ha, no dopo"

"Che non sono nato acido è che mi hanno cambiato il ph"

"Bravo"

"Pensavo che la mia battuta non ti fosse piaciuta"

"E tutt'ora non mi piace, ma è stato così anche per me"

"Spiegati meglio"

"Che anche io non ho avuto proprio un'infanzia da Oscar"

"Bhè, non melo hai mai raccontato"

"Vorresti saperlo?"

"No, ma ho tre ore prima di tornare sul ring e mi sto annoiando quindi spara"

"Allora, è cominciato tutto quando ero ancora bambina"

"Sono una bambina cattiva, sono una bambina cattiva, sono una bambina cattiva...... Ma quante volte lo devo scrivere" si era lamentata una bambina con i capelli colore d'oceano che scriveva le prime parole su un quaderno spiegazzato di terza elementare.

"Fino a quando non avrai capito la lezione Bulma"

"Ma io non sono cattiva"

"Oggi lo sei stata molto"

"Uff, se continuo ancora tanto finirò a tatuarmelo sulla mano come Harry potter" aveva mugolato

"Cosa hai detto?"

"Che la Campanella è suonata e volevo andare a fare l'intervallo signora maestra"

"No, devi scrivere cento volte sono una bambina cattiva per aver fatto lo sgambetto a Peter" la voce severa era stata accompagnata dalla stecca della maestra che era schioccata sul banco facendola trasalire.

"Umm, va bene" la maestra aveva chiuso la porta della classe lasciando da sola la piccola Bulma che scriveva sul quaderno con l'inchiostro nero

"Sono una bambina cattiva, sono una bambina cattiva, sono una bambina cattiva, sono una bambina cattiva, sono una bambina cattiva..... Sono una bambina cattiva..... Cattiva..... Cattiva"

Si era alzata dal banco andando a vedere dalla finestra i suoi compagni di classe che giocavano in cortile.

"Sono una bambina cattiva" si era detta tra se e se.

"Sono una bambina cattiva" aveva messo la mano sul vaso di fiori per poi spingerlo di sotto facendolo precipitare a pochi centimetri da una bambina con i capelli neri che spaventata si era messa a piangere.

Subito Bulma si era riseduta al banco riprendendo il pennino inzuppato nel l'inchiostro e ricominciando a scrivere, 

Aveva ghignato compiaciuta tra se è se.

"Si, sono una bambina cattiva"

Aveva nuovamente inzuppato il pennino nell'ichiostro nero come la pece per ricominciare a scrivere sicura di se e calcando le lettere corsive

"Sono una bambina cattiva, sono una bambina cattiva, sono una bambina cattiva....... 

Sono una ragazzina cattiva, sono una ragazzina cattiva, sono una ragazzina cattiva.......

Sono una ragazza cattiva, sono una ragazza cattiva, sono una ragazza cattiva, sono una ragazza cattiva"

"Ehi Bulma andiamo che altrimenti faremo tardi"

"Arrivo bella"

Si era alzata dalla sedia una ragazza snella alta, con i capelli blu che scendevano provaocanti sulle spalle; aveva circa 15 anni e vestiva un paio di jeans attillati e una maglia rosa molto scollata.

Aveva buttato atterra il cuaderno a quadretti con ancora gli appunti di scienze dell'ora prima.

"Allora c-18, dove si va" aveva domandato l'azzurra alla ragazza che prima l'aveva chiamata, anche lei molto belle con i capelli biondi e gli occhi di ghiaccio

"Andiamo a prepararsi e poi si va ad una festa"

"Chi da la festa?"

"Radisch Son" aveva risposto una ragazza dai capelli blu scuri a fianco della bionda.

"Mmm.... Festa a villa Son? Direi che è rispettabile come idea" aveva ghignato sotto i baffi

"E allora cosa stiamo aspettando?"

"Non lo so" tutte è tre erano uscite sbattendo in malo modo la porta dell'aula con i cardini mal messi.

Nel corridoio era passata una ragazza dai capelli neri, LA ragazza dai capelli neri che viste le tre ragazze aveva abbassato lo sguardo per non dover incrociare il loro e aveva tirato dritto fino a che arrivata a passare di fianco a Bulma lei gli aveva fatto lo sgambetto facendo la inciampare e cadere con i libri in mano.

"Sfigata" si era limitata a dire l'azzurra per poi continuare insieme alle amiche.