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Autore: ladyme    14/03/2013    10 recensioni
"Until Tomorrow Detective.
Why you can’t just say “night”?
I’m a writer, “Night” is boring… “Until tomorrow” it’s hopeful.
I’m a cop, Night."
Questa volta non è una questione di speranza, no, questa è la realtà, non ci sarà un domani per noi.
Genere: Malinconico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Alexis Castle, Kate Beckett, Rick Castle, Sorpresa
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Ci vediamo, poi non ci vediamo mai

strade a senso unico le nostre vite,

dove andiamo? Dove vai? Non c’incontreremo più.

Ci vediamo – Marco Masini

 

Il vestito è steso sul letto, vado su e giù per la stanza osservandolo,  mi avvicino e tendo una mano verso di esso, ma velocemente la ritraggo.

Che vuoi che sia? È solo la presentazione di un libro. Il primo libro che non parla più di me.

I ricordi delle giornate con lui si rifanno vivi: il caffè alla mattina, le nostre dita che si intrecciano e i suoi sorrisi, ma ricordo anche la donna che l’ha portato via da me.

«Perché l’abito è ancora lì? Vestiti!» mi dice Lanie entrando in camera con Nicole in braccio. «Tranquilla tutto andrà per il meglio. Fai un respiro profondo e cambiati, ti aspetto di là».

Non avendo altra scelta mi vesto, indosso quell’abito comprato tre anni fa, o più, con Rick per non ricordo più quale premiazione, ma ricordo perfettamente che gli piaceva tantissimo.

Lanie mi accompagna sino all’entrata, mi ha procurato l’invito così potrò vederlo mentre lui difficilmente riuscirà a distinguere il mio viso da quello degli altri.

 

 

Do un bacio a Nicole e le accarezzo dolcemente i capelli, Lanie mi incoraggia ad avvicinarmi all’entrata, poco dopo si allontana mentre una coppia sorridente si fa strada spostandomi sul lato della gradinata.

Quando entro la folla riempie la stanza proprio come avevo immaginato, un uomo della sicurezza controlla il mio invito, gli sorrido per spostarmi successivamente verso il buffet.

Le luci si abbassano, un’unica luce bianca illumina la scalinata, come una vera star del cinema, Rick scende la scalinata sotto braccio a sua figlia e sua moglie, la sua terza moglie Julie. Sono tutti e tre sorridenti.

Castle si è tagliato i capelli, odio quando lo fa, amo i ricci che si formano quando si lascia a crescere i capelli, Alexis è cresciuta non sembra più una ragazza, ma una donna e infine Julie, lei è rimasto come tre anni fa, perfettamente identica e perfettamente bella.

Il mio cuore batte veloce come raramente fa, quasi mi metto a piangere.

«È proprio un bell’uomo» mi dice una donna bionda con indosso un abito succinto e bevendo un Martini.

« Non è solo quello» dico con un po’ di sarcasmo e rimpianto. Mi fissa, fa per dire qualcosa, ma io mi volto dalla parte opposta.

Rick posa davanti ai fotografi, porge la mano a quelle donne che impazziscono per lui e che a momenti gli portano via il braccio.

Perché vogliono toccarlo? Forse per avere la conferma che sia reale e non una meravigliosa visione.

Gli occhi di Alexis si spostano nella mia direzione, s’irrigidisce, i nostri sguardi s’incrociano, la stanza sembra fermarsi, poi chissà per quale motivo si volta verso suo padre, gli sorride e poi si allontana. Non gliel’ha detto.

La serata va avanti, ma spesso lo sguardo di Alexis cade su di me, la donna bionda al mio fianco se ne accorge.

«Come mai la figlia di Richard ti guarda così?» chiede curiosa.

Richard? Nessuno lo chiama così.

«Guarda che ti sbagli, Alexis non sta guardando me, non la conosco neanche»» dico seria.

 

Torno per la terza volta del bagno, è la prima volta che mi allontano per così tanto tempo da Nicole, mi manca la mia bambina anche se so che è al sicuro con Lanie.

Una mano femminile mi blocca prendendomi per un braccio, mi volto, è Alexis.

Le sorrido e lei ricambia al sorriso.

«Vieni con me» dice trascinandomi verso Castle.

«Non voglio parlare con tuo padre, Alexis, ti prego». Lei scuote la testa e apre una porta che non avevo notato. «Sei ancora più bella».

«Cosa ci fai qui Kate?» chiede, non con rimprovero, ma preoccupata.

«Dovevo vederlo Alexis, mi manca così tanto e so che non dovevo venire ma comprendimi». Sospira e mi abbraccia. «Anche tu mi sei mancata tanto, lo sai?».

«Mai quanto a me!» dice sorridendomi. «Come sta la tua bambina?».

Vorrei risponderle che la sua sorellina sta bene, ma nessuno sa che è la figlia di Castle, come avrei potuto? Lui si era già nuovamente sposato, la nostra è stata una notte di passione. Sbagliata.

«Nicole sta benissimo, è con Lanie. È un peperino, corre ovunque poi all’improvviso si butta sul tappeto e dorme. Mi fa ridere».

Proprio come suo padre.

«Hai una foto?». Annuisco, raccolgo la borsa buttata sul tavolino, titubante tiro fuori il portafoglio, da una delle tante taschine prendo una foto di me e Nicole scattata pochi giorni fa. «È bellissima, ha i tuoi stessi occhi». Sorrido pensando a quanto abbia pregato che non avesse gli occhi tipici dei Castle.

«Tuo padre ogni tanto parla di me?» chiedo sottovoce, lei alzo lo sguardo poi nuovamente lo abbassa scuotendo la testa. «Come immaginavo».

«Kate io…».

«Alexis è meglio che vada, non vorrei che Nicole sentisse troppo la mia mancanza». Frugo un po’ nella borsa. «Qui c’è il mio numero, se ogni tanto hai voglia di chiamarmi, mi farebbe piacere parlare un po’ con te».

«Certo, ti chiamerò già domani!». La bacio sulle guance e inspiro quel profumo che non è cambiato: dolce, rassicurante, quello della famiglia.

Attraverso velocemente la stanza affollata fino alla hall, vuota, di quell’hotel che tiene l’evento, il suono di passi non troppo lontani da me mi fa voltare, ma non vedo nessuno.

A volte l’agitazione o la stanchezza giocano brutti scherzi.

«Kate…». Mi volto solo un istante per aver conferma che quella voce sia proprio la sua. I nostri sguardi s’incrociano, non sono freddi, ma neanche caldi di passione come una volta.

«Notte Castle» dico prima di voltarmi e attraversare quella porta che mi condurrà di nuovo lontana da lui.



Until Tomorrow Detective.

Why you can’t just say “night”?

I’m a writer, “Night” is boring… “Until tomorrow” it’s hopeful.

I’m a cop, Night.

 

Questa volta non è una questione di speranza, no, questa è la realtà, non ci sarà un domani per noi.

 

 

Panda’s Corner:

Ciao, come state?

Oggi mi sono ascoltata le vecchie cassette di Masini di mamma, si nota?

Non ho molto da aggiungere, un bacio a tutte voi!

I love you so much

Grazie di aver letto.

Baci Becky

 

   
 
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