Fumetti/Cartoni europei > Altri
Ricorda la storia  |      
Autore: Osage_No_Onna    14/03/2013    2 recensioni
[Slash://]
Meh, gente, buonasera! Anche se sono l' unica cretina -finora- che si prende la briga di pubblicare FF su questo cartone, continuerò imperterrita a farlo. Che ci volete fare? E' troppo bello!
Allora, un' altra storia sulla mia coppia preferita (TomoyaXYumiko) dal P.O.V maschile.
Yumiko, si sa, è l' italo-giapponese che ha rubato il cuore al nostro tibetano preferito(?), ma, dopo una tragica esperienza al sapore di persecuzione razzista, è cambiata. Il suo carattere si è inasprito inevitabilmente e la ragazza non tornerà più ad essere allegra, dolce e gentile come un tempo.
Ma, essendo anche molto schiva e riservata, non vole immischiare nei suoi problemi gente che, a suo parere, non c' entra niente. Così piange solitaria, il cuore spezzato e le sue molte cicatrici che bruciano.
Questa è la riflessione di un ragazzo innamorato che vede la sua amata -una ragazza come poche- soffrire e che vuole evitarle altri dolori scrivendola per lei.
" Dal canto mio, vorrei solo dirti che io per te ci sarò sempre.
So bene quanto bene ti facciano queste parole e quanto ti piacciano.
Ma non le dico per compiacerti, le dico perché le sento davvero.
Tu non lo sai,ma io ti amo, Yumiko."
Genere: Introspettivo, Song-fic, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie '~Tomiko in songs~'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

 ~Avec ta petite gueule d’ ange~

 
« T'es Trop Sensible c'est vrai
Et les autres voient pas qui tu es
Trop Sensible je sais
Moi aussi ça a faillit me tuer »

Troppo Sensibile, vero, Yumiko? Ti sei sempre rimproverata per questo tuo modo di essere che ti fa stare male per ogni piccola inezia. Ebbene, io non te l’ ho mai detto, ma il tuo essere sensibile a me piace un sacco. Ti guardo mentre sei lì che sei sul punto di piangere e vorrei stringerti forte e dirti che colui che hai di fronte non vale niente se ti ha offeso, che tu sei superiore proprio perché sei così dolce, così umile, così sensibile da non offendere proprio nessuno, perché tu sai accettare le diversità e non sei arrogante.  Cavolo, se ci sono passato anch’ io. Ma ho imparato a non prendermela.
È quel che serve anche a te. Se avrai bisogno di questa marcia in più, io per te ci sarò sempre.
« Tu t'angoisses, tu paniques, t'es en crise
Quand tu te prends en plein cœur
Sans pouvoir l'exprimer tout de suite
C'est trop fort, ça f'rait peur 

[…]
Tu sens la souffrance comme une bombe
Le tic-tac, en sourdine »

Già, non ce lo dici mai subito. Preferisci dire tutto quando ormai la tristezza ti ha roso tutta l’ anima. Parli mentre le solite lacrime salate rigano tutto il tuo bel volto smunto. E mi rattristo tutto. Perché sei così ostinata nel nasconderci tutto, Yumicchan?
Ma, mentre ti pongo questa domanda, mi rendo conto di sapere già la risposta a questa domanda: perché le ferite che sono state aperte in primavera, pur essendo diventate cicatrici, non smettono di bruciare. E quando ti feriscono il dolore ritorna, sempre più acuto. Come una bomba, dice la canzone. Forse il dolore non è così evidente, ma è ugualmente devastante, non è vero, oneesan?
E solo i Kami, come dici tu, sanno chi di noi due si sente peggio quando ti rattristi: se tu, che copri il volto con quelle mani che creano meraviglie, oppure io, che sento il cuore struggersi dal dispiacere.
Eviti di parlarcene perché tu non vuoi disturbarci. Lo sai che per noi non sei un disturbo, eppure, con gentilezza, ti isoli affinché gli altri non vedano il tuo dolore e soffrano a loro volta.
Come sei gentile, oneesan.
« Les puissants qui nous mènent à la tombe
Et se moquent de notre sort en prime
J'aimerais te dire que ce monde livide finira par se réveiller,
Mais j'ai bien peur que ça ne tienne qu'à un fil
Mais rassures toi, tu seras sauvé. »

I potenti, eh? Io direi un branco di idioti razzisti senza cervello. Eh sì, io penso che se non fossero stati fermati in tempo ti avrebbero portato davvero alla tomba, dannazione. E, adesso che ti conosco, al solo pensiero mi viene da rabbrividire. Ci credi? Sto tremando davvero, mentre sono qui che ascolto la canzone che mi hai consigliato vivamente e scrivo le mie riflessioni. Vorrei solo che tu fossi qui, così vedresti che c’è un estraneo che, effettivamente, tiene davvero a te.
Dicevo, ora capisco perché la gente che ti conosce ti adori. Cavolo, e come non potrebbe.
Sei dolce, gentile, simpatica quando vuoi, sempre discreta, umile, protettiva, hai tanto talento. Quando parli alle persone con gentilezza (ma tu sei quasi sempre gentile), le fai sentire importanti. Certo sei famosa nella tua madrepatria, eppure sei così semplice, umile e gentile che agli occhi degli altri appari semplicemente come una ragazzina tredicenne.
Cosa che effettivamente tu sei. Per questo i tuoi fan ti adorano.
E non mi stupisco.
« Avec ta petite gueule d'ange
Tu nous fais voir des masques colorés
Tous ces gens qui te croient innocent
Mais toi tu voyages dans l'obscurité
Avec ta petite gueule d'ange
Tu laisses croire et ne semble qu'indiquer
Que dans ta tête y'a que des fleurs, des sourires,
Des papillons et du sucre vanillé »

La tua faccina d’ angelo. Già, proprio vero. Una faccina che è diventata brava a rimanere impassibile di fronte alla gente, con l’ ausilio delle maschere e di vestiti scuri appropriati.
Gli appellativi Sad Angel e Black Diamond ti ricordano qualcosa?
Vorrei ben vedere. Eri tu nelle tue forme “dark”, oscure e misteriose. A tutti noi, i cinque dello slashdown, sei subito apparsa come una figura affascinante e decisamente occulta, sin dalla tua prima esibizione nelle vesti di Sad Angel, quando suonasti il violino davanti ad una striminzita assemblea di dieci persone. Un’ interpretazione sublime, da virtuosa del violino. Ma quello che largamente contribuì a renderla perfetta era l’ aspetto misterioso della violinista. Ho sentito molti ragazzi favoleggiare sulla tua identità, pensavano che tu fossi una misteriosa idol orientale superfamosa, che fossi fidanzata con un fusto (francese o americano, non ricordo), che navigassi nei soldi e che quindi non avessi problemi.
Se davi davvero quest’ impressione, diamine, devi essere diventata proprio brava a fingere.
A nascondere il tuo lato più bello per non essere schiacciata più da anima viva.
«Je ressens ta souffrance
Je la vois, je l'écoute
Être en rage et déçu c'est normal
Mais ce n'est pas la seule route
C'est à toi d'exprimer ta beauté
D'éclairer de tes yeux,
Si autours de toi rien ne brille
A toi d'être fort et d'y croire pour eux »

Ecco che partono le strofe poetiche. Dato che questa è la seconda volta di fila che ascolto questa canzone, posso dire che queste sono le parti che apprezzo di più, perché esprimono tutto ciò che vorrei farti sapere per risollevarti da questa situazione e che non ho mai avuto il coraggio di dirti. Quindi, dato che il testo parla per me, non posso fare altro che annuire e ripetere: lascia risplendere i tuoi occhi, cara dolce Yumiko, perché se quei meravigliosi occhi marroni, leggermente allungati, con quelle meravigliose sfumature azzurre che sembrano riflettere il cielo, brillano di gioia, il mondo brillerà con loro. Sii forte, angelo italo-giapponese che mi ha rubato il cuore.
« Tout ce monde qui fourmille de fantômes
On t'en fera des croches-pieds
Cherche en toi cette lumière
Au cœur le chemin est bien plus beau que ce qui n'y parait
Ne laisse pas l'ignorance te duper
Ne crois pas à leurs mensonges
Ils te donnent ce qu'ils peuvent , ce qu'ils ont
Existe en toi bien plus que ce que l'on t'a inculqué »

Quanti sgambetti, Yumiko-chan, quanti? Innumerevoli, in tutta la tua vita. Eppure, ti sei sempre rialzata con fierezza. Sarà banale, ma ti ammiro. Anche questo piccolo tratto distintivo di tutti contribuisce a renderti più bella, anzi perfetta, ai miei occhi. Mi chiedo perché questa volta tu non l’ abbia potuto fare subito. Ferita troppo nell’ amor proprio, questa volta hai lasciato che le tenebre prendessero il sopravvento. Ma non troppo. Io ho sempre creduto che ognuno di noi, su questo mondo, abbia un ruolo. Io, Isaia, Paula e Chen ti abbiamo fatto risalire dal baratro in cui eri caduta. Muhammad, Stephan e i tuoi familiari ti hanno impedito di sprofondare troppo.
L’ essere umano è molto più di quel che sembra. Com’ è vero, dannazione. Può essere di più in positivo o in negativo, ma se è un più in negativo salta subito all’ occhio, perché produce danni. Ma tu non ti devi preoccupare di questa gentaglia. Vai avanti pensando al più in positivo. E ricorda che l’ ignoranza e le bugie non potranno mai scalfire il tuo animo puro e dolce da tredicenne. Noi, per conto nostro, soprattutto io, cerchiamo di darti quanto di meglio abbiamo per farti sentire sempre meglio.
Dal canto mio, vorrei solo dirti che io per te ci sarò sempre.
So bene quanto bene ti facciano queste parole e quanto ti piacciano.
Ma non le dico per compiacerti, le dico perché le sento davvero.
Tu non lo sai,ma io ti amo, Yumiko-chan.
E ho scritto questa riflessione a ritmo di queste parole e di queste note nella speranza che tu la legga e capisca cosa fare, perché a me non va più vederti soffrire così.


Angolo dell' Autrice
Yoh, gente, buonasera! Vi lascio un Angolo decisamente striminzito oggi perchè sto morendo di sonno, non vedo l' ora di andare a dormire.
Qualche parolina su questa One-Shot: effettivamente, l' idea di scrivere una storia ispirata dalle meravigliose parole di "Trop Sensible" dell' artista francese Zaz (sublime) ce l' avevo da un pezzo. Ed ecco che oggi mi siedo e la scrivo di getto.
Spero che non faccia troppo schifo, datele un parere!
See you!
-Puff 
   
 
Leggi le 2 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Fumetti/Cartoni europei > Altri / Vai alla pagina dell'autore: Osage_No_Onna