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Autore: Emphatica    14/03/2013    1 recensioni
"La luce della Stella del Vespro non si spegne, ne diminuisce."
Boschi di Lothlorièn.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Aragorn, Arwen
Note: Otherverse | Avvertimenti: nessuno
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<< E' come quando da bambino passeggiavo nei piccoli abbozzi di boschi, tratteggiati malinconicamente da ritte strade. Oh, quanto di più poteva  anelare il mio cuore se avessi scoperto questi luoghi dove lo spirito e la sua luce irradiano la propria chiarezza, come una candela, e viaggiano sospesi nella propria aria come lucciole al rallentatore. Quanto ha insegnato la luce agli occhi del mio cuore. E nel momento dell'oscurità la salvezza sarà come un parallelo, perchè il mio cuore non dimenticherebbe mai quei fluenti luoghi. Quale spettacolo, rappresentazione, della vita può essere più completa e concisa dei Boschi?
Ho viaggiato in Terre lontane, ed assaporato la luce del Crepuscolo per poter ora concedere al mio cuore parole che si intingono in questo breve momento.
Mia dolce fanciulla, posso vedere in questi tuoi due occhi un pezzo della magnificenza che solo l'intera vita di un Uomo può vedere, e questo lascia in sospeso il mio pensiero, me che tante cose ho vedute, a causa del mio lignaggio e destino, che io abbia ancora molto da errare fra le meraviglie ed il tempo di questa Terra di Mezzo. Ma! Rallenta l'ansia del tuo cuore...Il mio vagabondare passato non è diventato che il germogliare di un seme, una nave che solca il mare, dopo di te, giovane luce dell'inizio e la fine, primo ed ultimo pensiero di un viandante o di un Re.
Dopo lo scalpitio del mio cuore la prima volta che ti vidi nei giardini della mia infanzia, ad Imladris, persino i miei allora stolti e giovani occhi anelavano a rubare - o conoscere, non saprei- i segreti nella notte intrisi nei tuoi, ardenti bandiere della più alta saggezza.
E sebbene cresciuti dallo stesso padre, quanto diversa fosti tu, in quel bosco! Quanto poco importava tutto ciò che avevo visto sino a quel momento! A cosa era più importante prostrarsi pronto nel mondo in quel momento, se non tu, Stella del tuo popolo?
Per le stessi voci dei tuoi Fratelli Immortali che ora cantano in questo momento e dilettano il mio animo, cosa è più importante di ciò che sente adesso il mio cuore? >> disse lui con le lacrime agli occhi.

E la sua Dama rispose.

"Se queste, sono le gemme che tu puoi vedere" cominciò indicando i suoi propri occhi, "Estel, devi guardare allo stesso modo quelle che vedo io, se hai potuto scrutare tutto questo."
E passandogli rispettivamente la mano sopra continuò: "Questa è la gemma sulla tua fronte, scudo dei tuoi pensieri, quelli del Crepuscolo del Giorno e della Notte, di cui tu hai parlato, che vagando in entrambe quelle luci, non sanno mai dove posarsi.
E così spesso corrucciata, per le fatiche, e grande, estendendendosi come il tuo cuore, quando sorridi.
Queste, " sulle spalle, " sono i fratelli delle tue battaglie, letali nel pericolo, dolci e piene di candore" afferrandogli le mani, " nel momento del bisogno, nell'afferrare la Luce quando nessun'altro può trovarla.
Qui, " con una mano sul cuore, " arriviamo alla fine, e all'inizio di tutto. Al capolinea, alla prima cosa che mai vivrà e l'ultima che riconoscerà sempre l'importanza delle cose. Qua ci sono i Boschi, il Mare, tutte le Stelle del firmamento.
La massima aspirazione in un viaggio che chiude un capitolo con "profondo". Ed esso vedrà tutte, fino alle ultime Stelle, troverà casa in ogni luogo, e le lettere che formano il tuo nome incideranno sulla sua superficie, cosicchè ogni tua azione sarà l'esplosione di ogni elemento di questa Terra.
C'è forza, c'è amore..." sussurrò senza la sensazione mai d'aver completato, accompagnata dall'impossibilità delle parole.
"Ora, avrai anche la mia Stella, in esso." aggiunse, anelando a conservare un frammento dell'essenza della pelle di lui, che teneva tra le mani.
Mentre Argento, luce del Giorno e della Sera, splendevano nelle mani di colui che il cuore, era cresciuto ancora una volta. >>
  
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