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Autore: Giuls_x    15/03/2013    0 recensioni
Spoiler 3x12 in poi.
Questa era una one-shot, che ho deciso di cambiare in fanfiction. Spencer va a trovare Toby in prigione, arrestato con l'accusa di stalking. Anche dopo questo fulmine a ciel sereno che avrebbe dovuto portare un po' di chiarezza, la situazione è ancora molto misteriosa. Mona, Toby... C'è ancora qualcuno ? Se si, chi è quel qualcuno ? Cos'ha spinto Toby a fare ciò che ha fatto ? Cosa ne sarà di Spencer ?
Genere: Drammatico, Malinconico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Spencer Hastings, Toby Cavanaugh, Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: Spoiler!
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-Hai controllato a casa sua ?-
-Mi prendi per pazza ? E' il primo posto che ho controllato. Poi la signora Hastings ha cominciato a fare domande, tu mi hai telefonato e le ho detto che era Spencer, e che probabilmente non aveva risposto fino a quel momento perché non c'era campo.-
Aria ed Emily si guardarono un po' sorprese, ed Hanna lo notò.
-Perché quelle facce ? Anche io ho i miei lampi di genio ! E Aria, smettila di fare avanti e indietro, mi fai venire il voltastomaco !-
-Scusa Hanna se sono preoccupata per la nostra amica che è momentaneamente scomparsa !-
-Si, ma così farai solo un solco in terra e finirai in braccio a tuo padre.-
Aria sbuffò e si sedette sul suo letto, abbracciando un cuscino. Anche Hanna si lasciò cadere accanto all'amica.
-E' colpa mia...-
-E' colpa di tutte e tre, Hanna.-
-No, Aria. Durante queste due settimane in cui è stata a casa mia, l'ho lasciata sola la maggior parte del tempo. Spesso tornavo a casa e lei dormiva già...-
-Tutte l'abbiamo lasciata sola. Dovevamo renderla partecipe.-
Emily finalmente prese la parola.
-Era lei oggi, fuori da casa mia. Ha sentito tutto.-
-Come...-
-E' logico, Hanna, trovi un'altra spiegazione ? Ci ha seguite, ha sentito ed è scappata. Come biasimarla...-
-Ok ragazze, basta piangerci addosso ! La nostra amica è scomparsa da diverse ore e... Non serve che vi ricordi cos'è successo quando a scomparire fu Alison !-
Aria saltò in piedi e si avviò a grandi passi verso la porta.
-Dobbiamo andare a cercarla, subito. Hanna, chiama Caleb, ci darà sicuramente una mano...-
-E' dovuto andare un attimo alla chiesa a prendere degli attrezzi di suo padre, ha detto che mi avrebbe chiamato appena...-
-Benissimo, quindi non serve neanche andare alla chiesa. Emily tu...
-Io vado verso la prigione.-
-Bene... Sarà il caso di dirigersi verso il bosco ?-
Aria si irrigidì involontariamente.
-Vengo io con te nel bosco, non sia mai che ti scambino per un folletto.-
-Allora è deciso. Cellulari alla mano, ci rincontriamo qui tra due ore. Se non la troviamo, allora decideremo cosa fare.-
Le tre amiche si guardarono incerte, per un momento che sembrò interminabile. Senza la supervisione di Spencer si sentivano perse. Eppure, dopo tutti quegli anni, avrebbero dovuto imparare a cavarsela da sole. Di fatto, Aria non sapeva se il suo piano fosse adatto, ed Emily e Hanna non si sentivano di controbattere, anche perché non avevano niente di meglio in mente. Al tutto, si aggiungeva lo stupore dovuto alla presa di posizione della piccola Montgomery. Ma non c'era tempo di discutere: dovevano trovare la loro amica. Si lanciarono l'ultimo sguardo carico di paura e affetto, incertezza e determinazione, e subito si precipitarono al piano di sotto. Dopodiché si divisero, sparendo pian piano nella notte buia.


La chiesa era finalmente deserta. Aveva aspettato tanto, nascosta dietro ad un grande cespuglio, che si svuotasse quasi del tutto. Poi, furtivamente, era sgattaiolata nelle stanze del pastore, che aveva il brutto vizio di lasciare la porta sul retro sempre accostata. Da lì era stato facile: era bastato prestare un po' di attenzione e cercare di non farsi sentire. La strada, purtroppo, la ricordava bene: qualche rampa di scalini scricchiolante, ed ecco che si arriva al campanile. Non era più tornata in quel luogo dall'incidente con Ian. Sinceramente, non ci aveva neanche mai pensato. Ma, quel giorno, era stata trascinata lì, da qualche forza superiore che, secondo lei, stava cercando di comunicarle qualcosa. “Devo morire ? E' questo che stai cercando di dirmi ?” Pensava tra sé e sé, sperando di ottenere una risposta. Non voleva arrivare al punto di rispondersi da sola. Intanto guardava giù dalla ringhiera. Diversi metri la separavano da terra. Poi spostava lo sguardo sulla corda della campana, troppo spessa per poter essere annodata saldamente. Il demone, lo stesso che giaceva ogni giorno nel suo petto, e che poche ore prima si era completamente impossessato di lei facendola dare di matto e annebbiandole i sensi, la controllava ancora in parte. Nella sua mente, era in atto una guerra tra esso e la parte razionale di lei. Spencer guardava da fuori, e si chiedeva chi avrebbe avuto la meglio. Ciò che sarebbe stato del suo corpo e della sua persona, faceva il ruolo di corda tra due contendenti. Improvvisamente, sentì dei passi provenire dalle gradinate, riconosceva lo scricchiolìo. Fù nebbia: i ricordi salirono e le offuscarono la mente. Ian che la inseguiva, lei in bilico tra la vita e la morte, dei passi, una figura incappucciata che... Ma certo ! Come aveva fatto a non pensarci prima ! Quella figura era... Toby ! Toby l'aveva salvata ! Toby non voleva che lei morisse ! Lui sapeva che lei fosse lì, in quel momento, in quella circostanza: lui sapeva tutto ! La decisione, a quel punto, non fu più tanto difficile: si sporse sulla ringhiera, sorrise, e si lasciò cadere.  

  
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