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Autore: Sono un pinguino    15/03/2013    2 recensioni
Almeno ha avuto il coraggio di dirmelo in faccia e in fondo credo di essere io ad aver sbagliato .
Eppure l'amavo cosė tanto.
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: Raccolta | Avvertimenti: Tematiche delicate | Contesto: Contesto generale/vago
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Mi sveglio come ogni mattina. Prendo i pantaloni, dei jeans scialbi e sfrangiati sul ginocchio.
Prendo la maglietta del giorno prima e infilo anche quella. Non ho voglia di lavarmi, ieri č stata una giornata da schifo.
Ho un mal di testa lancinante. I postumi di una sbronza. Per non parlare dell' alito, che potrebbe stendere un elefante.
Vi sbagliate se pensate che io sia un alcolista, sono solo uno sfigato innamorato.
Oh, si! L'amore riduce cosė. Non č bello, soprattutto se la donna che ami dice di averti tradito.
Lei.. me lo ha detto 24 ore fa e io ho bevuto cosė tanto da non ricordarmi della sera prima. Ma il suo viso, duro e serio, me lo ricordo benissimo.
Quelle parole pronunciate con freddezza. 

Mi asciugo l'angolo dell'occhio sinistro con il polso e trattengo, trattengo le lacrime.

Almeno ha avuto il coraggio di dirmelo in faccia e infondo credo di essere io ad aver sbagliato.
Eppure l'amo cosi tanto.


Prendo il telecomando e mi butto sul divano. Sbadiglio e accendo la televisone. Trasmette una telenovena. Dio, se odio le telenovela. Ma non ho voglia di cambiare canale, cosė lascio scorrere le immagini sullo schermo. 
Poi vedo quella ragazza. Alta, bionda, le labbra sottili e rosa. Un angelo. E le assomiglia troppo.
Non voglio vederla. Non voglio scoppiare a piangere come un bambino. Ma.. non ce la faccio.
Volto gli occhi al cielo e mi copro il viso con un braccio. Le lacrime scendono e non si fermano, cosė come i singhiozzi, che  cerco disperatente di fermare, bloccare e trattenere. Non č affatto facile..

Lo so! Lo so di essere io quello difettoso, uscito male.

-Cosa ho fatto d..-Non riesco a completare neppure la frase senza interromperla da un lamento soffocato, ogni millesimo di secondo.
-Ti ho amato cosė tanto!-Raccolgo una lacrima con la punta della lingua. E' salata, amara. Sento pių il sapore del Jack Daniel che della lacrima. Oramai le mie papille gustative sono andate a farsi fottere.

Ne raccolgo un'altra. 

Passano minuti. Mi sono tranquillizzato e penso solo a come abbia potuto. Anche ... anche lei mi amava.
O forse sono stato io. Uno sciocco, un deficiente, un illuso a credere alle sue parole.



  
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