You are my favourite drug .

Tutto sembrava scomparso . Il mondo sembrava scomparso.

C'era solo lui. Ed era solo,in quel mondo che gli aveva dato la vita e gliela aveva tolta.Li tremavano le mani,una lunga goccia di sudore li scese lungo il viso,rigandoli la guancia come una lacrima.

Piegò la testa di lato,scompigliandosi i capelli neri come la notte. Non sapeva a cosa pensare;per un attimo si chiese se era ancora in grado di farlo.

Si sentiva euforico, ma allo stesso tempo non riusciva a muover un muscolo.Gli arti li dolevano,una il suo cuore era stretto in una morsa.

Eppure non era una sensazione spiacevole.

Li piaceva guardarla dormire. I suoi capelli ricci e indomabili le coprivano gli occhi,ma Sid sapeva che erano chiusi.

Li piaceva sentire il suo respiro,lento e regolare,sincronizzarlo al suo.

Il trucco sugli occhi era leggermente sbavato,aveva anche perso una delle spalline del vestito.

Amava quel vestito. Era leggero,sembrava accarezzare la sua pelle candida.

Era bella. Una bellezza particolare,che solo in pochi possono apprezzare. E Sid era uno di quei pochi. L'aveva incontrato per caso,senza quasi prestarle attenzione. Sembrava solo una normalissima groupie,quel genere di ragazza che è meglio non incontrare.

Ma lei... aveva qualcosa di diverso,dietro il trucco pesante e vestiti provocanti,il ragazzo aveva visto qualcosa.

Erano entrambi soli,figli di falliti,poco considerati. Forse era per questo che era stato facile per loro trovarsi. Erano uguali,e al tempo stesso diversi. Due calamiti identiche,che non fanno altro che attrarsi e respingersi.

Ora lui era seduto ai piedi del letto,il braccio vicino al suo,come per cercare la sua mano.

Nancy era l'equivalente di un patto con il diavolo. Se da una parte l'adorava,dall'altra la detestava,la odiava,la considerava il peggiore dei suoi sbagli.

Li aveva fatto conoscere l'amore e la droga. Se fosse rimasto con lei sapeva che avrebbe perso tutto,i pochi amici che aveva ,il rispetto e la dignità e,successivamente,anche la vita.

Eppure...non sembrava spaventato.Lui era fatto così : prima agiva e poi pensava agli effetti.

Si era unito a lei,aveva lasciato che diventasse una parte di lui,abbassando le difese del suo cuore e della sua mente.L'aveva baciata,l'aveva accarezzata,l'aveva picchiata,amata ,odiata,le aveva urlato contro,l'aveva pregata di non lasciarlo solo. Forse era quella la sua paura,rimanere solo.

Non sembrava che avessero un rapporto importante,in fondo la reputazione della Spungen era nota a tutti. Sid sapeva che lui era solo uno dei tanti,come lei sapeva di essere solo una delle tante.

Ma qualcosa era cambiato.Qualcosa aveva interrotto quel ciclo.

Molti dicevano che era colpa sua se lui aveva iniziato ad entrare nel mondo della droga.Ma il ragazzo aveva sempre pensato che non era così. Era lei la sua droga.

Si sdraiò sul letto affianco a lei.

< Io non ti lascio,Nancy > le sussurò in un orecchio.

Era come una dipendenza: prima o poi qualsiasi cosa si quella che tifa stare bene,inizia a farti male.

Ma a volte,rinunciare a quella cosa,fa ancora più male.