......I DESIDERI DEL CUORE……
…Memorie di un sogno…
Questa storia , è
dedicata a una persona speciale.
Una persona che può
essere giudicata in mille modi ,
chiamata in altrettanti.
Una persona che è niente
per qualcuno
e
tutto per altri.
Che è tutto per me.
Ma per prima cosa ,
questa persona è
un’amica.
…Un’amica…
!vera!
Mi sono chiesta molte
volte , cosa rappresentino i sogni ; cosa vogliono dirci……..o più semplicemente
, che cosa sono.
Non ho mai trovato una
risposta concreta e mai la troverò ; perché i sogni non sono concreti , non
hanno una spiegazione.
Fanno parte di quella
categoria di cose inspiegabili e irrazionali , che neppure l’uomo , dall’alto
della sua arroganza , riuscirà mai a comprendere.
Ed è meglio così.
Ci sono cose che non
devono essere spiegate.
Queste cose , sono……e
basta.
Questa storia ne è la
prova.
Non è pura fantasia ,
ne pura realtà.
Non è ne inventata ,
ne vera.
È un desiderio ,
il più profondo del
cuore che lo ha espresso.
In poche parole :
…è un sogno…
PREMESSA :
“Una vita intera.
Una vita che lo conosco.
Una vita passata così
vicini , ma anche così lontani.
Una vita è lunga , ma
sono bastate due settimane e uno sguardo , per cancellare tutto……..come se
niente fosse mai stato ; come se non fosse mai avvenuto.
Quella vita ormai non
conta più , cancellata per sempre , ed ora conta solo il presente…..niente
futuro e niente passato.”
Kagome Higurashi
IL PASSATO
“Il
mio nome è Kagome Higurashi
e sono una semplice ragazza di 16 anni.
La
mia vita è l’esempio perfetto dell’esistenza di una liceale al giorno d’oggi ,
che si riassume in poche parole , chiare e concise : scuola , casa e studio.
Certo
, le uscite con le amiche , i pisolini alle tre del pomeriggio , gli spuntini
notturni , la arricchiscono un po’…….ma non si può certo dire che sia una vita
da sballo.
Sono
cresciuta , e vivo tutt’ ora , in un piccolo paese a 10
km da Tokyo dove frequento il liceo scientifico , terzo anno.
Andare
a scuola non è mai stata la mia più grande passione , ma siccome a casa dopo un
po’ mi annoierei , tanto vale provare ad ascoltare la prof di latino che cerca
di spiegare la sua materia. Una materia che ritengo assolutamente pallosa.
L’unica
cosa divertente in quelle ore quasi traumatizzanti ; è fantasticare.
Chissà
perché , ma durante le lezioni (soprattutto quelle di latino) , viaggiare con
la mente è sorprendentemente facile. Forse perché vorremo davvero essere da
un’altra parte o magari , perché anche la nostra testa si accorge in qualche
modo , che studiare una lingua “morta” equivale al suicidio.
Così
lascio vagare liberamente i miei pensieri , sguinzagliando le mie fantasie più
profonde.
La
maggior parte delle volte , mi ritrovo ad immaginarmi su un palco mentre canto.
Si , perché cantare è la mia più grande passione , metà della mia vita e tutta
la mia anima.
Fin
da quando ho memoria , ho sempre cantato.
La
mia musa ispiratrice era la Sirenetta Ariel , del cartone animato della Disney , banale direte eppure anche adesso , risento della
sua influenza : amo il mare , e per l’appunto , cantare.
Nella
mia stanza c’è un vero e proprio studio musicale casalingo , fornito di casse
stereo , pianola , microfono e computer.
Nonostante
questa mia grande passione però , non ho
mai avuto il coraggio di mostrarla agli altri , men
che meno ai miei compagni di scuola e coetanei.
Mi
chiudevo nella mia stanza , cantando per ore senza fermarmi , senza
stanchezza………..sentendomi davvero me stessa.
Sono
sempre stata una persona piuttosto timida e introversa , non molto incline a
mettersi in mostra , senza contare che non mi reputo niente di particolare in
fatto di bellezza.
Ho
lunghi capelli corvini , occhi nocciola e un fisico slanciato e proporzionato ,
anche se non sono molto alta.
Che
c’è di brutto direte voi?
Non
c’è niente infatti ; perché è tutto normale!
Non
ho niente di speciale , o almeno , così credevo.
A
farmi scoprire la parte migliore di me stessa , è stata una persona che non
avrei mai sospettato.
Ci
conoscevamo fin dai tempi dell’asilo e abbiamo frequentato anche le scuole
elementari insieme , senza mai avere un rapporto che superava il “ciao” , poi
alle medie , tutto è cambiato.
Sango ora è la mia migliore amica da più di tre anni e con il suo
carattere , totalmente diverso dal mio , mi ha fatto emergere.
Adesso
sono allegra , spiritosa , estroversa e quella paura di farmi valere e dire le
cose in faccia è sparita , lasciando il posto a uno spirito molto più
combattivo.
Anche
Sango ha imparato qualcosa da me però ; il suo
spirito un po’ troppo ribelle si è calmato e anche le sue manie si perfezione.
Sono
fiera di me!
Siamo
diverse praticamente in tutto , ma ormai siamo come sorelle.
Lei
ha i capelli castani , lunghi fino a metà schiena , occhi verdi e un fisico da
vera atleta , risultato di anni di sport , ed è più alta di me.
Con
lei , e grazie a lei per validi motivi , ho compiuto il primo passo verso il
mio sogno nel cassetto , diventare una cantante di fama mondiale , ma ancora
non sapevo che sarebbe stato l’inizio del periodo più brutto e più bello della
mia vita.
§§§§§§
Tutto
è cominciato a scuola due anni fa ,
durante una delle poche ore di lezione che reputo decente ; inglese.
Quell’anno , la nostra prof , aveva organizzato due
settimane di corsi estivi per approfondire la conoscenza dell’ inglese con
l’aiuto di ragazzi madrelingua , che sarebbero arrivati apposta
dall’Inghilterra.
I
corsi erano aperti a tutti gli studenti , ma il costo non era propriamente
“economico”.
Tuttavia
le adesioni furono tantissime. Erano tutti molto entusiasti di quella novità :
io no! Non mi sarei iscritta per nulla al mondo. Perché avrei dovuto rovinare
quel periodo divino , che è l’estate?
Ma
il destino è davvero crudele a volte e niente , ma dico niente , andò come
avrei voluto.
La
prof infatti , aveva a disposizione una sorta di borsa di studio per lo
studente più meritevole di ogni classe , che avrebbe potuto partecipare a
quelle due settimane di corsi , praticamente gratis.
Ma
non avrebbe deciso lei , nooooooooooo , avrebbe fatto
scegliere alla classe.
19
mani si alzarono per nominare Kikyo , il genio della
classe , bellissima , vestita alla moda , ricca : la ragazza perfetta con tutta
la scuola e il corpo insegnanti ai suoi piedi………in una parola? Odiosa!
Eppure
anch’ io alzai la mano. Ero pienamente consapevole di essere molto più brava di
lei in quella materia , forse l’unica in cui potevo batterla , e con un
discreto vantaggio anche! Ma non ci tenevo proprio a scambiare le mie giornate
estive , completamente sonnacchiose e pacifiche , con lezioni scolastiche
supplementari , di qualunque genere fossero.
Solo
una mano non si alzò : la mano di Sango.
Ricordo
ancora lo sguardo che mi rivolse quell’essere
diabolico prima di prendere la parola ; aveva in mente qualcosa.
Qualcosa
che non mi sarebbe piaciuto.
Sango aveva intuito i miei progetti per i mesi estivi e , con
grande furbizia , utilizzò le sue tecniche di persuasione per incastrarmi!
La
prof si fece completamente abbindolare e alla fine , mi assegnò la borsa di
studio.
Mi
avvicinai alla cattedra per prendere la domanda di iscrizione , con lo stesso
passo di una vittima sacrificale che va verso l’altare dove l’avrebbero
immolata , mentre Sango ghignava sotto i baffi.
In
quel momento , se uno sguardo avesse potuto uccidere , la mia migliore amica
sarebbe stata tre metri sotto terra ; già mi immaginavo la lapide!
Invece
mi accontentai di pestarle un piede mentre mi avvicinavo alla professoressa ,
ed esultare , sentendo il commento “colorito” che fece.
Subito
dopo presi in mano quel maledetto foglio che mi avrebbe rovinato l’estate , e
appena lo toccai , un brutto presentimento mi avvolse……quella sarebbe stata
l’estate che avrebbe segnato la mia vita.
Forse
per sempre.
§§§§§§
Contro
i miei pronostici , l’estate iniziò nei migliori dei modi , in quanto il clima
era perfetto per andare in piscina , ma non troppo caldo da sciogliersi al
sole.
Il
primo mese passò in un lampo , tra pigiama party con varie amiche , shopping
sfrenato , uscite con gli amici e piscina , piscina e ancora piscina.
Sango continuava a ripetermi che prima o poi sarei diventata un
pesce , visto la quantità di tempo che passavo , e passo , a mollo nell’acqua ,
ma non ci posso fare niente : tutto ciò che è legato al mondo marino mi attrae!
In
quel primo mese , Sango si fidanzò.
Ero
felice per lei , con tutto il cuore , ma questa situazione mi portò inevitabilmente
una domanda : mi sarei mai innamorata? E sarei mai stata ricambiata?
Credeteci
o no , alla mia età non ho mai avuto un ragazzo.
Non
ne comprendo il motivo ; forse perché non mi stimo abbastanza o perché non ho
molta fiducia in me stessa , anche se Sango , si sta
“attrezzando” per rimediare.
La
loro storia durò un mese esatto , poi venne interrotta per cause “esterne” ,
come le definì Sango.
Lei
doveva partire per una vacanza studio in America e , per quanto venni a
scoprire in seguito , al suo ragazzo non stava bene.
Sango ne soffrì molto , ma grazie al suo carattere sempre forte e
combattivo ne venne fuori davvero bene , e forse , fece davvero un bell’ affare : in America trovò subito un altro potenziale
pretendente.
Stette
via per quattro settimane precise , durante le quali , ci sentivamo ogni volta
che potevamo , spendendo un patrimonio in messaggi con il cellulare e chiamate
lunghe ore.
Quando
tornò , l’andai a prendere all’aeroporto , dove arrivò in lacrime.
Le
sue parole furono : “Sono tornata perché qui ce la mia vita , ma un pezzo del
mio cuore , è rimasto la……..”
Mi
raccontò tutto quello che aveva fatto , in un mini pigiama party solo per noi ,
dove venni a sapere del ragazzo che le aveva fatto dimenticare la precedente
delusione d’amore.
Ma
se il suo ritorno era motivo di grande felicità , allo stesso tempo , era anche
motivo di disperazione : le due fatidiche settimane si avvicinavano……….
Arrivarono
in un lampo , mentre cercavo di convincermi che sarebbe stato tutto bello e
divertente , o più che altro , mentre cercavo di scovare la voglia per andarci.
Alla
fine quel giorno odioso , arrivò.
Andai
all’apertura del corso , con una faccia da “morto che cammina” , tanto che la
mia professoressa mi chiese se stavo bene.
Mi
mischiai con gli altri 200 ragazzi che si erano iscritti , e fu in mezzo a
quella gente che lo vidi. In verità , lo Rividi.
Inuyasha Hanyou.
Il
classico ragazzo famoso in tutto l’istituto scolastico , figo
, affascinante , simpatico , bravo a scuola e un po’ spaccone……..insomma : il
ragazzo perfetto , da sogno.
Lui
in particolare ha i capelli biondo chiaro , quasi platinati , tagliati in base
alla moda del momento , occhi di un caldo oro e un fisico semplicemente da
urlo.
Rappresenta
tutto ciò che una ragazza potrebbe desiderare , anche se è incredibilmente stronzo!
Lo
conoscevo fin dai tempi delle scuole elementari e anche se aveva un anno in più
, ci potevamo considerare amici……o almeno conoscenti.
Quando
lo rividi però , in mezzo a tutte quelle persone , mi sembrò di vederlo per la
prima volta e all’improvviso , quelle due settimane non mi sembrarono poi tanto
lunghe.
§§§§§§
Caso
volle , che capitai proprio in classe con lui e con suo fratello , Sesshomaru.
Conobbi
Sesshomaru per la prima volta li , in quella classe.
Aveva quattro anni in più di me e sembrava la fotocopia più matura di Inuyasha solo che ,
a differenza di lui , non sembrava un mostro di simpatia……….ad una prima
impressione l’avrei giudicato piuttosto freddo.
Il
test di abilità per decidere la composizione delle classi era una vera cavolata
, e non per vantarmi , ma lo volai via in un attimo senza esitazione.
Il mio voto fu tra i più alti tra 200 studenti!
Venni
inserita nella classe del livello più alto , dove ero la più piccola ; l’unica
della mia età.
Mi
sedevo sempre dietro per non dare troppo nell’occhio ma partecipavo attivamente
alle attività proposte , mantenendo comunque un profilo basso.
Inuyasha era seduto in mezzo alla classe , e dalla mia
postazione , potevo vederlo benissimo.
All’improvviso
decisi : ci avrei parlato!
Alla
fine delle lezioni , il programma prevedeva i cosiddetti “giochi
propedeutici/didattici in lingua inglese” , tradotto?
Giochi
idioti per bambini di due anni!
Fu
durante quei giochi che ebbi la prima occasione di parlarci.
Da
migliore giocatore in ogni sport del mondo , Inuyasha
venne scelto come capitano di una delle due squadre che si sarebbero sfidate ,
e mi scelse.
Durante
la “difficilissima” partita di palla mano che dovemmo giocare , mi trovai a
stretto contatto con lui , e in quel momento , desiderai con tutte le mie forze
che ci fosse Sango li con me.
Infatti
, anche se in inglese ero un vero asso , negli sport potevo catalogarmi
tranquillamente nella categoria di disperati cronici.
Le
prime parole che scambia con Inuyasha furono : “Lo
sai vero che sono negata per questo gioco?”
E
lui cosa fece?
Infischiandosene
altamente di quello che gli avevo detto , mi mise in porta!
In
quella mezzora di partita , lo insultai mentalmente con ogni sorta di epiteto
imparato da Sango , cercando di trattenermi
dall’urlarglieli per davvero , ogni volta che mi facevano gol e lui mi
rimproverava.
Alla
fine , più infuriata che mai , mentre mi stavo dirigendo verso gli spogliatoi
la sua voce mi fermò. Tentai di ignorarlo , ancora troppo arrabbiata per la
figuraccia che mi aveva fatto fare , ma lui me lo impedì.
Mi
voltai a guardarlo , e la vista di quel suo sorriso strafottente , mi fece
salire il sangue alla testa……le sue parole poi , mi fecero praticamente
esplodere.
Il
dibattito che si accese per quello che mi fece notare , si trasformò ben presto
in una guerra verbale di prima categoria , senza esclusioni di colpi.
Solo
quando ognuno ebbe finito la scorta di insulti , fu dichiarata una tregua.
Ci
dichiarammo apertamente nemici giurati , e ogni giorno di quelle due maledette
settimane , divenne un campo di battaglia per le nostre scaramucce.
Il
mio unico pensiero positivo che avevo formulato su quel corso , evaporò in un
lampo…………e l’irritazione spaventosa verso Inuyasha ,
crebbe a vista d’occhio.
§§§§§§
Ogni
giorno quando tornavo a casa dalle lezioni , raccontavo a Sango
la nuova battaglia che avevo sostenuto con Inuyasha e
mi sarebbe piaciuto strozzare anche lei , ogni volta che iniziava a ridere. E
non si fermava!
Anche
lei conosceva Inuyasha , ma a differenza di me ,
aveva un rapporto molto più amichevole con lui.
Entrambi
praticavano sport e frequentando lo stesso circolo sportivo , erano amici , anche
se il loro legame era dato per lo più dal cameratismo che si crea tra compagni
di squadra.
Ma
qualcosa cambiò , e non in meglio.
La
compagna di banco che avevo durante le lezioni di inglese , si era invaghita di
Inuyasha e avevo notato , che anche lui non la
ignorava.
Così
per togliermelo dai piedi , decisi di assumere le vesti di cupido e farli
mettere insieme.
Impegnato
con la sua ragazza , non avrebbe avuto tempo di bombardare me con il suo
umorismo pungente no?
La
mia missione andò a buon fine ma non come avevo previsto.
Si
misero insieme , si , ma dal momento in cui divennero una coppia Inuyasha cambiò.
Divenne
dolce , premuroso , protettivo………e tutto per la sua ragazza.
Persino
con me era più gentile , anche se mantenevamo sempre distanze di sicurezza
abbondanti.
La
cosa mi scioccò , anche perché mi ritrovai tutto ad un tratto , a desiderare
che fosse così tenero anche con me.
Ma
quei pensieri vennero sopraffatti dall’avvicinarsi dello spettacolo di chiusura
del corso.
E
si , il corso stava per finire e in parte mi dispiaceva, con mia grande
incredulità.
In
fondo mi stavo divertendo , e la mia conoscenza dell’inglese si era ampiamente
allargata.
Lo
spettacolo di chiusura , prevedeva una prova di canto e anche se la tentazione
di proporsi era forte , non ne aveva il coraggio.
E
se avessi fatto una figuraccia? Cosa avrebbe pensato Inuyasha?
E
da quando mi preoccupavo di cosa pensava Inuyasha?
Ancora
una volta , fu Sango ad intervenire , e ancora una
volta , avrei voluto sotterrarla.
Solo
in seguito avrei capito quello che lei aveva compreso prima di me : avevo
bisogno di mettermi alla prova.
§§§§§§
Dietro
la regia di Sango , che mi deve ancora spiegare come
fece , venni scelta come solista per lo spettacolo.
Avrei
dovuto cantare una canzone apparentemente molto semplice , ma al sol pensiero
di tutta la gente che mi avrebbe guardata , quelle parole si confondevano per
diventare incomprensibili.
Sango mi aiutò in ogni modo ; cantando con me per le prove (
anche se a parer suo la sua voce non era per niente intonata ) , insegnandomi
tecniche di rilassamento solitamente
impiegate prima di qualche gara………….
La
sera dello spettacolo arrivò troppo presto per i miei gusti , e anche se avevo
passato ore ed ore nella sala prove , mi sentivo come se non avessi mai visto
le note della canzone.
Continuavo
a leggere e rileggere lo spartito , preoccupandomi per ogni minima cosa ; mi
lisciavo l’abito che indossavo , mi controllavo il trucco allo specchio e
tentavo di tenere sotto controllo il cuore che minacciava di balzarmi fuori dal
petto.
Quando
Sango venne ad augurarmi la buona fortuna , prima di
entrare in scena , ero sull’orlo di una crisi di panico.
Mi
disse che lei sarebbe stata in prima fila per sostenermi ed applaudire
qualsiasi cosa sarebbe successa e questo mi rilassò parecchio.
Sango era una vera sollevatrice di folle se voleva.
Gli
applausi ci sarebbero stati , così come il sostegno del pubblico in qualsiasi
situazione mi sarei trovata.
Niente
verdura marcia o altro , quindi.
Salii
sul palco con il cuore più leggero e appena si alzò il sipario , tutte le mie
paure svanirono.
Mi
sentii davvero viva per la prima volta e compresi che quello era il mio posto ,
quello era il mio mondo…….quello era il mio destino : cantare.
Con
nient’altro che la mia voce e il microfono in mano , sentivo una nuova energia
crescere in me e nel mio petto fino a scoppiare , ma la cosa che sciolse
definitivamente le mie inquietudini furono le parole di Inuyasha.
Lui
era il presentatore insieme a suo fratello Sesshomaru
e alla sua ragazza , e quando mi annunciò al pubblico , prima di sparire dietro
le quinte mi sussurrò all’orecchio : Non mi deludere. Buona fortuna……campionessa.
§§§§§§
La chitarra suonò le
prime note lentamente.
Il mio cuore accelerò i
battiti.
Le mie mani si strinsero
più forte sul manico del microfono.
La mia mente riordinò le
parole del testo della canzone.
Schiusi le labbra e
iniziai la mia esibizione.
BROKEN
– Elisa
Hard times
flowing and my eyes couldn’t see stars shining
My heart couldn’t feel the beauty of the rising sun
And I’m lost like a bottle that floats in the sea for ever
Will somebody pick up my hope?
Will somebody try?
Will I realize?
Mentre la canzone si diffondeva per
la sala , voltai il viso in cerca di Sango.
La vidi esattamente in prima fila ,
dove aveva detto che sarebbe stata , e le sorrisi con tutta la gioia che
provavo in quel momento.
Con tutta l’emozione che realizzare
, almeno in parte , il mio sogno poteva dare.
’Cause it’s broken broken
Something got broken like stolen
Stolen, like if it was stolen
And hurting, hurting
I have been hurting and now
Only time will tell
Time will heal
All’improvviso non ero più Kagome.
Non ero più la persona imbranata e
impacciata negli sport.
Non ero più il genio dell’inglese.
Ero solo una ragazza.
Una ragazza e il suo sogno.
Una ragazza e la sua canzone.
Just pieces of truth that I chose to keep
No matter if now they are gone
No matter if I am alone
Still I can get back on my feet and walk on
As I know there was something to learn
I know there will always be more worth moving on for
Le note della chitarra che
accompagnavano la mia voce ,
quasi non si sentivano sotto la
forza della mia voce.
Tutto il sentimento ,
la passione ,
e anche l’amore
che stavo mettendo in quella canzone
esplose , appena ripetei per la
seconda volta il ritornello.
Though, it’s broken broken
Something got broken like stolen
Stolen, like if it was stolen
And hurting hurting
I have been hurting and now
Only time will tell
E ancora una volta ,
ripetei quel ritornello ,
ancora una volta volai oltre me
stessa.
Al di la della situazione presente ,
al di la di qualsiasi cosa.
’Cause it’s broken broken
Something got broken like stolen
Stolen, like if it was stolen
And hurting hurting
I have been hurting and now
Only time will tell
Le parole si librarono in aria ,
presero vita.
Era come vivere in un sogno.
Una situazione che avevo vissuto
sole nella mia mente.
Quando credevo che non avrei mai
avuto il coraggio ,
o l’occasione ,
per salire su un palco.
I riflettori puntati su di me.
Le persone in ascolto ,
Solo per me.
I’d love to be one of those colorful early summer
days
When everybody is happy that you came
Everybody smiles back at you as soon as your eyes cross their eyes
But something has to happen first
I know winter has to come before it blossoms
Entrai completamente in sintonia con
la canzone.
Attaccando il microfono al suo
supporto ,
utilizzai la mani per esprimere
tutte le sensazioni di quel momento.
La mia bocca non smetteva di
sorridere
mentre iniziava l’ultimo pezzo ,
della mia canzone.
So it’s broken broken
Something got broken like stolen
Stolen, like if it was stolen
And hurting hurting
I have been hurting and now
Only time will tell
E pronunciai le ultime note
di quella melodia con il cuore in
mano.
Senza paura del futuro ,
senza paura del dopo.
Con la promessa fatta a me stessa ,
che quel sogno di sarebbe ripetuto.
‘Cause it’s broken broken
Something got broken like stolen
Stolen, like if it was stolen
And hurting hurting
I have been hurting and now
Only time will tell
Time will heal
Appena
le ultime note della musica si spensero , una marea di applausi si levò dalla
platea adorante.
Sango come impazzita , urlava a squarciagola battendo le mani e
mentre tutti si alzavano in piedi , due suoi amici palestrati
, sollevarono anche lei sulle loro spalle.
E
intravidi le lacrime , negli occhi della mia migliore amica.
Imbarazzata
, ma praticamente incapace di trattenere la gioia , assorbii quel momento
fantastico solo mio poi , dopo un inchino , lasciai la scena.
Dietro
le quinte , mi aspettava Inuyasha.
Non
disse niente , si limitò ad alzare la mano destra , e con forza , io la battei
con la mia guardandolo dritto negli occhi , come a comunicargli che non l’avevo
deluso.
Poi
continuammo ognuno per la propria strada , come se niente fosse successo.
Andai
a cambiarmi velocemente , avendo poco tempo prima che tutto finisse.
Lo
spettacolo fu un successone inatteso.
Ma
la vera star di quella serata fui io.
Venni
premiata con la migliore esibizione , ma il regalo più grande , furono le
parole che mi rivolse Sesshomaru appena scesi dal
palco per il rinfresco.
Non
lo avevo mai trovato particolarmente simpatico , anche se devo ammettere , che
non era per niente un brutto ragazzo……anzi………..ma fino a quel momento , non
avevamo avuto nessun tipo di rapporto che si potesse definire tale.
Usò
sei , semplici parole : “Tu Kagome , devi cantare per
sempre”
Poi
se ne andò.
Io
rimasi li , imbambolata , con il significato di quelle parole che aleggiava
intorno a me.
L’abbraccio
travolgente di Sango mi riscosse violentemente dal
mio stato di torpore , e finimmo per terra.
Quando
ci rialzammo , trovai tutti i nostri amici ad accogliermi.
Sango li aveva riuniti tutti.
La
festa fu ancora più grandiosa dello spettacolo in se , e alla fine della serata
, dovetti rimangiarmi ancora una volta ,
il giudizio che avevo dato a quelle due settimane : le avrei ricordate per
sempre.
Ciao a tutti!!!!!! In
attesa dei nuovi capitoli delle mie ff , ecco a voi
questa nuova one-shot!!!!!!
Spero con tutto il
cuore che i commenti siano molti , in quanto questa non è una semplice storia
come le altre ; questa è una storia vera.
Ho voluto raccontarla
e dedicarla alla mia migliore amica che l’ha vissuta per davvero e spero , che
abbia toccato in qualsiasi modo , i sentimenti di chi a letto.
I personaggi
trasformati in Kagome , Inuyasha
, Sesshomaru e Sango ,
esistono davvero e la loro storia si è intrecciata per ben due anni con sorrisi
, lacrime e problemi……………per due anni , il sentimento che è nato tra loro è
rimasto nascosto e solo una tragedia è stata capace di portarlo alla luce.
Questo testo , lo
ammetto , non è di certo il più bello
che ho scritto , ma raccontare episodi della vita vera è molto più difficile di
quanto sembri.
Per descrivere bene le
situazioni infatti , devi portare a galla , cose che vorresti rimanessero
sepolte in fondo al cuore………..e per rivelarle ci è voluta una buona dose di
coraggio.
Ma se siete arrivati
fino a questo punto , significa che almeno in parte è piaciuta , anche poco
magari , ma vi prego commentate.
Non per me ; io sono
solo l’autore che ha trasformato i fatti in parole , ma per la storia e le
altre persone che l’hanno vissuta.
Sono stati due anni
molto difficili , in cui gli ostacoli sono stati enormi , ma ora è quasi tutto
risolto , e sapere , che qualcuno condivide gli stessi sentimenti sarebbe
davvero bello.
Non sono il tipo da
supplicare e nemmeno da scrivere un appello così accorato ma vi prego ,
lasciate almeno un segno del vostro passaggio , in modo che questa storia non
sia stata scritta in vano………………se così sarà , posterò anche il
finale……………l’agognato happy end che sarà davvero strappalacrime.
Un bacione
a tutti e mi raccomando , aspettate gli aggiornamenti delle altre ff , arriveranno presto.
Vi voglio bene.
Ayrill