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Autore: DominoRage    15/03/2013    0 recensioni
. Il sangue affluiva come un fiume in piena, si impregnava nel materasso come acqua le sue lacrime erano scomparse e il suo cuore aveva smesso d’amare
Genere: Erotico, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Synyster Gates, The Rev
Note: Lemon | Avvertimenti: nessuno
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12 Luglio 2008
 
Era un giorno di pioggia a Huntington.
La casa era invasa dal colore neutro delle nuvole grigie e il solo rumore che si sentiva era quello dei passi pesanti di Martina scendere le scale
-Charlotte, io esco- disse prendendo la borsa
-Con Zacky?- chiese girando leggermente la testa
-Esatto. Tu stai bene?-
-Si, sto bene- mormorò
-Sai, forse uscire con qualcuno dei ragazzi ti farà star meglio. Non credi?-
-Non credo, forse domani vado a vedere come sta Brain. Oggi rimango a casa- respirò rumorosamente. Si buttò a peso morto sul divano, sprofondando il viso tra i cuscini
-Ti prego, non fare atti di cui potresti pentirtene- disse avvicinandosi a lei
-Tranquilla, resterò qui sul divano ad autoinfliggermi di quello che è successo a Brian- Martina sospirò, passandole un mano tra i capelli
-Ci vediamo all’ora di cena- sussurrò
-Divertiti con Zacky, e salutamelo-
-Certo!- le baciò la guancia e se ne andò, salutandola per un ultima volta
 
Rimase sola lei, e quel adorabile silenzio che  tanto amava.
Si alzò dal divano trascinando i piedi, si diresse in cucina aprendo il frigorifero ed estrasse il cartone del latte versandolo in un bicchiere.
Alzò lo sguardo, la tentazione era forte. Allungò la mano incerta sul gesto che stava per compiere. Lo voleva veramente fare? Voleva rovinarsi di nuovo? Le sue braccia già pulsavano  dal dolore. Ritrasse la mano e si avviò verso le scale con il bicchiere di latte in mano, percorse il corridoio arrivando all’ultima porta bianca.
Era da tempo che non apriva quella stanza, la paura, la solitudine, l’odio, l’amore, la tristezza, la rabbia. Tutto era chiuso la dentro, una stanza e un piano a coda. La chiave era ancora inserita nella serratura. Non l’apriva da anni, quel giorno lo fece. Doveva, aveva bisogno di quello strumento, della musica, di sua madre. Fece scattare la serratura aprì la porta ed entrò. Era una stanza piccola con una grande finestra che dava sul giardino della casa, e in mezzo il lungo e grande piano di sua madre. Si sedette sullo sgabello in pelle nera adagiando delicatamente i polpastrelli sui tasti bianchi, il respiro era mozzato e aveva paura di suonare. Un dito gli sfuggì e un dolce ‘Do’ rimbombò in quella stanza bianca, si tolse un peso dallo stomaco le lacrime iniziarono a salire e le dita correvano veloci lungo i tasti bianchi. Qualcosa stava nascendo in lei, qualcosa che le riempiva il cuore e l’anima, erano anni che non si sentiva così…libera. Erano anni che non stava così bene con se stessa, le lacrime rigavano le sue guance e il suo viso era adornato da un sorriso sghembo.
Le dolci note di una canzone dei Beatles  risuonavano perfette in quella piccola stanza.
 
 
 
Teneva gli occhi stretti in una piccola fessura, se provava ad aprirli il dolore aumentava la luce soffusa della stanza era a suo favore così gli occhi riuscivano a riposare.
-Charlotte?- sussurrò a Matt
-È da giorni che non la sento- si passo una mano sulla testa pelata rilasciando un lungo sbuffo
La sua mandibola gli faceva tremendamente male, e ormai erano tre giorni che era rinchiuso in quella piccola stanzina d’ospedale.
Lui stava bene, più o meno, ma per i medici era da tenere sotto controllo. Forse erano in pensiero per i svariati lividi violacei lungo il corpo e per il fatto che non si reggeva in piedi.
Beh in quei tre giorni pensò. Pensò tantissimo, oltre ai i suoi limiti.
Pensò soprattutto a Charlotte e a Jimmy. Migliori amici? Quando avevano 18 anni loro…anzi lui la odiava a morte. E dopo otto fottuti anni, gli rivede a cena fuori? C’è qualcosa che non torna. Corrugò la fronte, cercando di non far pulsare l’occhio nero. E cercò di ricordare quell’anno. L’anno di otto anni fa. Il suo compleanno.
L’alcool a fiumi, l’erba, le ragazze, e le sue lacrime. Quelle lacrime che non sperava mai di vedere.  Lacrime di delusione, quelle fottute lacrime. Tradita. Ecco cosa aveva fatto. Il perché? Era ubriaco, fin troppo da non capire che stava mettendo le corna alla ragazza autolesionista e bulimica della Huntington Beach High School. La ragazza  che ha sempre amato.
C’era sempre qualcosa che non tornava. Chi l’aveva fatto ubriacare al punto di farlo andare con la prima zoccola che gli capitava?
Cercò di ricordare ancora. La luce soffusa, il tavolinetto pieno di birre, lui la ragazza bionda e al suo fianco?
Jimmy. Aprì di scatto gli occhi, e se ne pentì dato che una seria di fitte trapassarono il suo occhio
-MERDA!- esclamò
-Brian, calmati- Matt gli posò una mano sulla spalla cercando di calmarlo, ma fu inutile
-ORA RICORDO. È STATO LUI. È TUTTA COLPA SUA. È LUI CHE MI HA FATTO UBRIACARE, MI HA FATTO ANDARE CON LEI, ED È STATO LUI AD APRIRE LA PORTA IN QUEL MOMENTO. IL MIO MIGLIORE AMICO MI HA TRADITO!- Brian scoppiò a piangere. Non poteva crederci, il suo migliore amico. La persona che lo completava in tutto. L’ha tradito. In quel momento quelle lacrime facevano male, fisicamente per l’occhio e mentalmente.
-Chi ha fatto cosa Brian- disse fermandolo per le spalle
-Jimmy. Jimmy il mio migliore amico. Mi ha tradito- sibilò a denti stretti.
-Non ci credo-
- È colpa sua se Charlotte mi ha lasciato. Se ne andata da me per colpa sua-
-Brian ne sei sicuro?- mormorò Matt
-CHIAMA QUEL FIGLIO DI PUTTANA IMMEDIATAMENTE-
-Brian, ne se veramente sic…-
-HO DETTO CHIAMALO!- urlò più forte
-Okay- mugugnò Matt uscendo dalla stanza.














Siiiii, sono fottutamente in ritardo. Non me lo ricordate pleaseee. MI dispiace tanto ç.ç
Ma tra la scuola e la poca voglia di accendere il pc, ho pubblicato dopo (quasi ) un mese. Mi dispiace così tanto.
Di sicuro farà cagare è corto ma sono un po' a corto di idee.
Che brava scrittrice.
Detto ciò, mi scuso ancora per il ritrardo, la schifezza del capitolo e... vi prego amatemiii. Perchè io lo faccio ç.ç
Alla prossima
Domino <3
  
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