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Autore: _Pocahontas_    15/03/2013    5 recensioni
Laura ha vent'anni e si è trasferita a Firenze per studiare medicina.
Matteo, è il ragazzo di Laura da ormai due anni, da quando quest'ultimo ha trovato il coraggio di dichiararsi e uscire dallo status di migliore amico.
E l'altro?
Christian è bello quanto arrogante e il suo stile di vita non segue certo le ligie regole di un monastero!
E se, per errore, i due avessero affittato lo stesso appartamento?
E se, entrambi non volessero rinunciarci?
Come sarà la convivenza tra i due?
E come la prenderà Matteo?!
Genere: Commedia, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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L’aria fresca di metà marzo le scompigliava i capelli castani lasciati liberi sulla schiena; Laura osservava stanca ma soddisfatta le strade di Firenze, sentendosi immensamente piccola di fronte al via vai delle macchine e delle persone che camminavano assorte guardando le vetrine dei negozi ancora aperti.
Lei, ragazza di campagna, non era abituata all’aria della città.
Chiuse lo sportello della sua cinquecento blu ricevuta in dono dalla madre, Carmela, il giorno del suo diciannovesimo compleanno e si apprestò a recuperare le valigie dal bagagliaio; aveva affittato un piccolo appartamento poche settimane prima del suo trasferimento effettivo, e per l’occasione, quella volta, aveva trascinato con sé anche Matteo, il suo ragazzo da ormai due anni.
Si erano conosciuti il primo giorno delle scuole superiori, instaurando da subito un rapporto di amicizia quasi esclusivo, fino a quando, due anni prima, Matteo si era dichiarato confidandole di amarla.
Sentimento che lei ricambiava completamente, infondo, come poteva essere altrimenti? Matteo era una ragazzo dolce, intelligente, premuroso e come se non bastasse, era anche un gran bel ragazzo dai capelli corvini, gli occhi verdi simili a due smeraldi, la carnagione chiara e dai tratti del viso marcati.
Carica di bagagli, Laura si diresse verso il portoncino dai toni chiari, abbandonò le valigie sul marciapiede e affondò le mani nella piccola borsetta bianca che portava a tracolla.
-Maledetta borsa, tanto piccola eppure non si trova mai niente!
Mormorò scocciata mentre tentava di allontanare alcune ciocche di capelli che le erano cadute davanti al viso soffiando con la bocca.
Le ci vollero cinque minuti abbondanti per trovarle.
-Finalmente!
Urlò attirando l’attenzione di una coppia che la guardò male.
Laura arrossì fino alla cima dei capelli; velocemente e per scampare ad altre possibili figuracce, inserì le chiavi nella serratura e aprì il portoncino, raccolse le due grandi valigie che aveva portato con sé e arrancò per due piani di scale sino al suo appartamento.
Una volta al suo interno, ammirò il luogo che l’avrebbe ospitata da lì fino alla fine dei suoi studi; la stanza che le si era presentata davanti era spaziosa, le mura erano dipinte da una deliziosa tonalità chiara del giallo, l’interno era però completamente spoglio se non per un grazioso divano bianco a due posti, a destra vi era un piccolo corridoio che conduceva alla cucina e ad una stanza da letto e a sinistra il bagno piccolo ma confortevole per una sola persona.
Sospirò soddisfatta accantonando le due valige poco più in là della porta ed estrasse dalla tasca destra dei jeans scuri che portava, un cellulare dal modello ormai obsoleto.
Con un sorriso sulle labbra carnose, lucide di rossetto, Laura digitò frettolosamente un numero di telefono mentre con la mano destra tentava goffamente di srotolare la sciarpa bianca che portava al collo.
-Amore, sei arrivata?
La voce ansiosa di Matteo le arrivò chiara dall’apparecchio.
-Si amore, sono sana e salva!
Ribatté lei con tono di rimprovero che ben poco si sposava con il sorriso dolce che aveva sulle labbra.
-Ero in pensiero!
Il suo sorriso si estese maggiormente al suono di quelle parole.
-Amore volevo solo avvisarti che ora puoi star tranquillo, sono arrivata a destinazione e senza intoppi! Domani devo passare dall’università per firmare alcune carte quindi devo alzarmi presto! Ora che ti so più tranquillo, posso andare a dormire. Avvisa tu la mamma, buona notte.
Matteo sospirò frustrato; la mancanza di Laura iniziava già a farsi sentire e davvero non si capacitava di come avrebbe fatto a farne a meno per così tanto tempo.
-Appena mi danno le ferie, vengo subito da te amore, mi manchi già! Buonanotte, ti amo!
-Ti amo.
Soffiò Laura prima di chiudere la comunicazione.
Stanca, si diresse in bagno per sciacquarsi il viso e cambiarsi gli abiti; infilò un pigiama di cotone azzurro, con un piccolo orsetto sul lato destro della maglia e raccolse i capelli lunghi in una coda scomposta, poi, si diresse verso la sua valigia e da essa prese una piccola coperta verde e con quella, si addormentò sul divano.

Poche ore più tardi, un’altra persona aveva aperto la porta di quello stesso appartamento.


Ciao ragazze, questo è un piccolissimo assaggio della storia che voglio scrivere. Mi piacerebbe poter leggere le vostre impressioni al riguardo, dei consigli o delle critiche!
Un bacione e alla prossima!
  
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