Il più grande segreto di Tony - Continua
Capitolo 1
Tony arrivò a Baltimora nel primo pomeriggio. Aveva guidato più veloce che poteva, non fermandosi un minuto, neanche per riposare: voleva raggiungere la figlia il più presto possibile.
Bussò alla porta della villa e Sarah, la suocera di Tony, aprì.
Sarah: "Anthony, che ci fai qui?"
Tony: "Hai sentito i telegiornali? Frank Fisher è evaso."
Sarah: "Sì, ma non crederai che possa fare del male a Stephany?"
Tony: "Non lo so, ma è meglio essere prudenti. Mary Stephany è già tornata dall'asilo?"
Sarah: "Sì, si sta riposando in camera sua." disse, facendolo entrare.
Tony: "Va bene. Prepara i bagagli: vi porto a Washington." disse, deciso.
Sarah: "Perchè?"
Tony: "Così posso proteggervi meglio."
Sarah: "In tal caso verranno con te solo Stephany e Jeth, io non vengo."
Tony: "Ma Sarah..."
Sarah: "Tesoro, è più importante tua figlia, proteggi lei. E poi io non voglio lasciare Baltimora: qui sono sepolti mia figlia e mio marito."
Anche Sarah era decisa, quindi Tony non obiettò.
Tony: "D'accordo. Allora prepara le valige per Stephany, il minimo indispensabile, il resto lo manderò a prendere con un camioncino tra qualche giorno."
Sentirono qualcuno scendere le scale: la piccola Stephany, accompagnata da Jeth, il fedele terranova.
Stephany: "Nonna, chi è alla porta?" chiese, poi riconobbe il padre "Papà!" esclamò, e corse guù dalle scale per abbracciarlo.
Tony: "Principessina!" esclamò, rispondendo all'abbraccio.
Stephany: "Dov'è Ziva? Non è venuta?"
Tony: "Ziva è a Washington a lavorare, e noi due la raggiungeremo."
La bambina lo guardò interrogativa, così Tony precisò:
Tony: "Tu e Jeth verrete a stare a Washington con me. Contenta?"
Stephany: "E la nonna? Non viene?"
Sarah: "Io resto qui, tesoro. Ma non ti preoccupare, starò bene: basta che mi chiami ameno una volta alla settimana."
Stephany: "Va bene. Quando partiamo, papà?"
Tony: "Non appena saranno pronte le valigie, e domani verrai al lavoro con me."
Stephany: "Davvero? Forte!" e corse al piano di sopra a preparare tutto, seguita dalla nonna.
Partirono il giorno stesso ed arrivarono a Washington in tarda serata. Il giorno dopo Stephany indossò un paio di jeans e una maglietta a maniche corte, ma vennero coperti quasi per intero dall'enorme felpa con la sigla dell'NCIS che Tony le aveva regalato al suo compleanno assieme al cappello, e poi andarono al lavoro, caricando anche Jeth in macchina.
Arrivarono presto in ufficio: non c'era ancora nessuno, così Tony fece sedere la figlia alla sua scrivania, mentre il cane si accucciava accanto, poi disse:
Tony: "Vado a prenderti una cioccolata calda al distributore qui sotto. Tu resta qui a disegnare e non ti muovere, ok?"
Stephany: "Ok." prese il suo blocco di fogli e le matite e cominciò a disegnare, mentre Dinozzo tornava all'ascensore.
Dieci minuti dopo le porte dell'ascensore si aprirono di nuovo ed entrarono McGee e Abby, chiacchierando animatamente. Ma smisero di parlare quando videro la bambina seduta alla scrivania di Tony.
McGee: "Ma chi è questa bambina?" chiese ad Abby, a bassa voce.
Abby: "Non lo so, ma ha un'aria famigliare..."
Poco dopo entrò anche Gibbs. Anche lui notò la presenza di Stephany, ma si limitò a sorridere e salutarla.
Gibbs: "Ciao, Stephany!"
Stephany: "Ciao, Gibbs." rispose, riconoscendo la voce, senza staccare gli occhi dal foglio su cui stava disegnando.
McGee: "Capo, ma tu la conosci?"
Gibbs: "Sì." rispose, senza aggiungere altro, sedendosi alla sua scrivania e lasciando il dubbio a Timothy.
Un paio di minuti più tardi, anche Ziva fece la sua comparsa e, non appena la riconobbe, Jeth si alzò in piedi, facendole le feste.
Ziva: "Cucciolo! Come stai!" disse, carezzandogli il lungo pelo, poi si avvicinò alla bambina e si abbassò per salutarla "Hey, tesoro!"
Stephany: "Ziva!" esclamò, abbracciandola.
Abby: "Eppure questa bambina mi ricorda qualcuno..." disse, mentre le porte dell'ascensore si aprirono per l'ennesima volta e ne uscì Tony, con in mano un bicchiere di cioccolata calda.
Tony: "Ti ricorda me, forse?" si avvicinò e consegnò il bicchiere alla figlia.
Abby: "Sì! E' vero, ti somiglia molto! E' una tua parente?"
Tony: "Sì, per la precisione è mia figlia."
CONTINUA...