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Autore: katyjolinar    02/10/2007    2 recensioni
Seguito di "Il più grande segreto di Tony".
Dinozzo sarà costretto a rivelare il suo più grande segreto al resto del team.
Genere: Romantico, Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro Personaggio, Anthony DiNozzo, Ziva David
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Il più grande segreto di Tony - Continua

Capitolo 1

Tony arrivò a Baltimora nel primo pomeriggio. Aveva guidato più veloce che poteva, non fermandosi un minuto, neanche per riposare: voleva raggiungere la figlia il più presto possibile.

Bussò alla porta della villa e Sarah, la suocera di Tony, aprì.

Sarah: "Anthony, che ci fai qui?"

Tony: "Hai sentito i telegiornali? Frank Fisher è evaso."

Sarah: "Sì, ma non crederai che possa fare del male a Stephany?"

Tony: "Non lo so, ma è meglio essere prudenti. Mary Stephany è già tornata dall'asilo?"

Sarah: "Sì, si sta riposando in camera sua." disse, facendolo entrare.

Tony: "Va bene. Prepara i bagagli: vi porto a Washington." disse, deciso.

Sarah: "Perchè?"

Tony: "Così posso proteggervi meglio."

Sarah: "In tal caso verranno con te solo Stephany e Jeth, io non vengo."

Tony: "Ma Sarah..."

Sarah: "Tesoro, è più importante tua figlia, proteggi lei. E poi io non voglio lasciare Baltimora: qui sono sepolti mia figlia e mio marito."

Anche Sarah era decisa, quindi Tony non obiettò.

Tony: "D'accordo. Allora prepara le valige per Stephany, il minimo indispensabile, il resto lo manderò a prendere con un camioncino tra qualche giorno."

Sentirono qualcuno scendere le scale: la piccola Stephany, accompagnata da Jeth, il fedele terranova.

Stephany: "Nonna, chi è alla porta?" chiese, poi riconobbe il padre "Papà!" esclamò, e corse guù dalle scale per abbracciarlo.

Tony: "Principessina!" esclamò, rispondendo all'abbraccio.

Stephany: "Dov'è Ziva? Non è venuta?"

Tony: "Ziva è a Washington a lavorare, e noi due la raggiungeremo."

La bambina lo guardò interrogativa, così Tony precisò:

Tony: "Tu e Jeth verrete a stare a Washington con me. Contenta?"

Stephany: "E la nonna? Non viene?"

Sarah: "Io resto qui, tesoro. Ma non ti preoccupare, starò bene: basta che mi chiami ameno una volta alla settimana."

Stephany: "Va bene. Quando partiamo, papà?"

Tony: "Non appena saranno pronte le valigie, e domani verrai al lavoro con me."

Stephany: "Davvero? Forte!" e corse al piano di sopra a preparare tutto, seguita dalla nonna.

Partirono il giorno stesso ed arrivarono a Washington in tarda serata. Il giorno dopo Stephany indossò un paio di jeans e una maglietta a maniche corte, ma vennero coperti quasi per intero dall'enorme felpa con la sigla dell'NCIS che Tony le aveva regalato al suo compleanno assieme al cappello, e poi andarono al lavoro, caricando anche Jeth in macchina.

Arrivarono presto in ufficio: non c'era ancora nessuno, così Tony fece sedere la figlia alla sua scrivania, mentre il cane si accucciava accanto, poi disse:

Tony: "Vado a prenderti una cioccolata calda al distributore qui sotto. Tu resta qui a disegnare e non ti muovere, ok?"

Stephany: "Ok." prese il suo blocco di fogli e le matite e cominciò a disegnare, mentre Dinozzo tornava all'ascensore.

Dieci minuti dopo le porte dell'ascensore si aprirono di nuovo ed entrarono McGee e Abby, chiacchierando animatamente. Ma smisero di parlare quando videro la bambina seduta alla scrivania di Tony.

McGee: "Ma chi è questa bambina?" chiese ad Abby, a bassa voce.

Abby: "Non lo so, ma ha un'aria famigliare..."

Poco dopo entrò anche Gibbs. Anche lui notò la presenza di Stephany, ma si limitò a sorridere e salutarla.

Gibbs: "Ciao, Stephany!"

Stephany: "Ciao, Gibbs." rispose, riconoscendo la voce, senza staccare gli occhi dal foglio su cui stava disegnando.

McGee: "Capo, ma tu la conosci?"

Gibbs: "Sì." rispose, senza aggiungere altro, sedendosi alla sua scrivania e lasciando il dubbio a Timothy.

Un paio di minuti più tardi, anche Ziva fece la sua comparsa e, non appena la riconobbe, Jeth si alzò in piedi, facendole le feste.

Ziva: "Cucciolo! Come stai!" disse, carezzandogli il lungo pelo, poi si avvicinò alla bambina e si abbassò per salutarla "Hey, tesoro!"

Stephany: "Ziva!" esclamò, abbracciandola.

Abby: "Eppure questa bambina mi ricorda qualcuno..." disse, mentre le porte dell'ascensore si aprirono per l'ennesima volta e ne uscì Tony, con in mano un bicchiere di cioccolata calda.

Tony: "Ti ricorda me, forse?" si avvicinò e consegnò il bicchiere alla figlia.

Abby: "Sì! E' vero, ti somiglia molto! E' una tua parente?"

Tony: "Sì, per la precisione è mia figlia."

CONTINUA...

   
 
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