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Autore: Pix27    16/03/2013    1 recensioni
Gokudera non era mai stato gentile con le ragazze, i traumi passati causati da quella pazza di sua sorella gli avevano impedito di desiderare qualsiasi contatto con il genere femminile, ecco perché ogni volta che una povera ragazza si innamorava dello smoker bomb e decideva di dichiararsi, cadeva nella depressione più nera e a quel punto le iscritte al fan-club di Hayato la andavano a consolare.
“ehh? Dici sul serio? Beh non mi interessa, tornatene da dove sei venuta e riprenditi questi! Sei proprio inutile.”
Questo era il tipico rifiuto di Hayato Gokudera.
Si avete letto bene ERA il rifiuto alle dichiarazioni di almeno tre settimane fa.
Cos'è successo nel frattempo? Beh sono andata a trovarlo in Giappone.
Genere: Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai | Personaggi: G, Hayato Gokudera, Nuovo Personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Gokudera non era mai stato gentile con le ragazze, i traumi passati causati da quella pazza di sua sorella gli avevano impedito di desiderare qualsiasi contatto con il genere femminile, ecco perché ogni volta che una povera ragazza si innamorava dello smoker bomb e decideva di dichiararsi, cadeva nella depressione più nera e a quel punto le iscritte al fan-club di Hayato la andavano a consolare.

“ehh? Dici sul serio? Beh non mi interessa, tornatene da dove sei venuta e riprenditi questi!”
“M-ma Gokudera io...”
“Tsk sei proprio inutile.”

Questo era il tipico rifiuto di Hayato Gokudera.
Si avete letto bene ERA il rifiuto alle dichiarazioni di almeno tre settimane fa.
Cos'è successo nel frattempo? Beh sono andata a trovarlo in Giappone.


“Piacere di conoscervi, mi chiamo Aiello Agnese" chino la tasta in segno di saluto e rivolgo un sorriso ai miei nuovi compagni di classe quando vedo la porta dell'aula aprirsi di scatto
“non si preoccupi Juudaime siamo appena in tempo” sgrano gli occhi sorpresa
“Hayato? Non ci credo, siamo di nuovo in classe insieme! Pff...”
esclamo in italiano tappandomi la bocca con una mano prima si scoppiare a ridere di fronte all'intera classe, per tutta risposta Gokudera rimane a guardarmi con un espressione e metà fra lo scioccato e il sorpreso
“Agnese che cavolo ci fai qui?”dice ricomponendosi
“beh ma come che ci faccio qui? Ti vengo a trovare, sono o non sono la tua migliore amica?”
lo vedo sorridere e faccio lo stesso a mia volta, guardandolo, mentre mi poggia una mano fra i capelli. Ripensandoci, in effetti vedere due studenti parlare amichevolmente in italiano, ignorando il professore e il resto della classe, durante la prima ora era una scena strana da vedere in un aula giapponese ma ne a me ne ad Hayato importava qualcosa quindi non fa differenza.
-Mi sento osservata, mi sa che che ho fatto una cattiva impressione, magari durante la pausa mi scuso e mi ripresento come si deve- penso mentre noto con lo sguardo un gruppo di ragazze che mi fissano scontente -ma che avrò mai fatto di male?- sbuffo un po' guardando il professore di inglese passare tra i banchi consegnando i test di metà corso

“scusi professore, ma è proprio necessario questo test? Infondo sono appena arrivata, che le costa farmi fare un po' riposo dopo i test d'ingresso?”

guardo con gli occhi da cucciolo il bel professore, alto, biondo e da gli occhi scuri semi nascosti dalle lenti- e questo qui sarebbe giapponese? Seee certo e io sono miss America- penso scettica e infatti la risposta che ricevo non mi lascia del tutto stupita

“se magari passi questo test con lo stesso risultato di Gokudera ti faccio saltare il prossimo”mi sussurra all'orecchio in italiano
“un altro italiano? Ma siamo tutti in trasferta qui a Namimori?" dico senza pensare e per tutta risposta lui mi guarda stupito -ahh, che mala figuraccia!- penso arrossendo un po' ma mantenendo la mia solita faccia di bronzo e rispondo in giapponese
“farò del mio meglio prof!”
lo guardo mentre trattiene una risata e mi risponde “good job, compatriota!”.

Alzo gli occhi dal mio test -E no, non va per niente bene, questi sguardi fanno tremare i polsi! Ma si può sapere che ho fatto?- penso irritata, mi guardo attorno e noto che le ragazze che mi guardano male si sono circa centuplicate-ma che diamine! Queste sono assatanate!- riabbasso gli occhi sul mio compito rileggendolo e soddisfatta alzo la mano

“prof, ho finito”per la seconda volta nel corso della mattinata rischio di scoppiare a ridere nel sentire me e Gokudera dire la stessa frase in contemporanea
“oh, ma davvero? Guardate che avete ancora mezz'ora di tempo per ricontrollarlo.” risponde il professore e noi rispondiamo
“non c'è ne bisogno.”sempre contemporaneamente -manco a farlo apposta, non ci vediamo da tanto ma rimaniamo uguali- penso mentre ci scambiamo uno sguardo complice e torniamo a sederci
ahahah va bene, li ritiro ma uno alla volta”
sorride il prof passando passando per i banchi a ritirare i nostri compiti e a tirare le orecchie a chi si distraeva.


Le ore di scuola passano senza altri eventi degni di nota finché non mi accorgo che l'aura omicida che le mie compagne di classe mi rivolgono è svanita quasi del tutto -ahhhh, ecco, forse ho capito il perché di tutto quell'astio- e con questo pensiero per la testa sento suonare la campanella della pausa pranzo

“Agnese vieni con me ti presento il mio boss”mi sorride Gokudera mentre mi accompagna fino al tetto dell'edificio scolastico, una volta arrivata mi guardo attorno
“ma sei sicuro che ci è permesso stare quassù?”nonostante la mia domanda sia in italiano non è la voce di Gokudera quella che mi risponde 
“Tranquilla puoi rimanere, piacere mi chiamo Sawada Tsunayoshi”ovviamente in giapponese
“sei il D-Decimo?” chiedo sorpresa
“Gokudera ti ha parlato di me?” chiede stringendomi la mano e invitandomi a sedere insieme a loro 

-è uguale a Giotto, è stupefacente- penso stupita, è poco più alto di me dai capelli castano chiaro dal taglio irregolare, occhi grandi dallo sguardo gentile, improvvisamente percepisco una forte energia in me e la mia fiamma del cielo brilla sulla mia fronte scompigliandomi i capelli -averlo accanto ha risvegliato la mia determinazione- la mia fiamma adesso e visibile e la sua natura sorprende tutti persino Hayato, che in effetti non l'aveva mai vista, mi inchino di fronte al futuro boss

“Decimo, se me lo concede desidero diventare la sua seconda e succedere alla carica di consigliere esterno, mi accetterà nella sua famiglia?”le mie parole sono lente e composte e nonostante non fosse programmato, parlo senza esitare mettendo in gioco tutta la determinazione con cui la mia fiamma brucia.

Sono inginocchiata su una gamba con la mano destra sul cuore e lo sguardo basso, improvvisamente sento la sua mano calda posarsi gentilmente sul capo, alzo gli occhi e vedo il suo vongola gear e il suo volto con la fiamma più splendente che io abbia mai visto, mi sorride mi fa alzare e mi stringe la mano
“Conto su di te”risponde e io finalmente ritorno dal Hiper Mode al mio solito aspetto -passato il momento solenne adesso mi sento meno tesa e posso parlargli come una persona normale- penso soddisfatta rendendomi conto di avere una fame terribile tanto che mi brontola rumorosamente lo stomaco

“maddai, hai lo stomaco che si lamenta? Ma hai fatto colazione stamattina?”arrossisco un po alle parole di Gokudera
“Stupido Hayato non prendermi in giro, sai benissimo che la mattina mi sveglio tardi e non ho tempo!” metto su il broncio tirando fuori dalla sacca la mia merenda
“Yo, ma allora parli anche in giapponese in classe ti ho sentito parlare solo nella tua lingua” mi viene in contro un ragazzo dai capelli neri e l'aria da sportivo

“piacere Aiello-san mi chiamo Yamamoto”

io sgrano gli occhi shoccata mentre Gokudera alle mie spalle scoppia a ridere -oddio è troppo imbarazzante essere chiamati per cognome e poi il mio è proprio brutto da pronunciare in giapponese, signuri chi mala cumpassa!- poi mi volto in direzione di Gokudera e gli lancio il mio zaino super pesante in piena testa

“tagghila, idiota” urlo nella sua direzione mentre il resto del gruppo mi guarda basito
“uhm scusatemi ma essendo italiana non mi sento a mio agio ad essere chiamata per cognome, quindi per favore chiamatemi sempre Agnese”
sottolineo la parola giusto per essere sicura che Yamamoto abbia capito e poi mi presento a Sasagawa Ryohei e ad Hibari Kyoya evitando che mi spezzi in due con quei suoi dannatissimi tonfa.

“Non te ne dovrei offrire neanche un po' visto come ti sei messo a ridere, ma per oggi sarò buona Hayato, quindi ecco la tua fetta!” e gli consegno sorridendo una fetta di pizza al taglio e lui mi guarda improvvisamente felice
“te ne sei ricordata” dice commosso sedendosi tra me e Tsuna
“Eh come faresti senza di me? A quest'ora tua sorella avrà fatto piazza pulita di tutto il cibo commestibile semplicemente toccandolo”Ryohei e Yamamoto intanto guardano interessati la mia pizzetta
“Agnese scusa ma cos'è che stai mangiando?” mi chiede Yamamoto incuriosito
“Mi sembra estremamente buono!” commenta Ryohei con la bava alla bocca -devo ricordare che sono giapponesi e normale che non abbiano mai visto una pizza- penso ma non posso fare a meno di scoppiare a ridere di fronte al loro improvviso interesse
“si chiama pizza ed è un piatto tipico del mio paese, volete assaggiare?”


-Ah che bella giornata, nonostante i test mi sono divertita- penso felice mentre esco dalla classe in compagnia di Gokudera
“Agnese io accompagno a casa Juudaime, ci vediamo oggi pomeriggio!” gli poso una mano sulla spalla e lo guardo un po' scocciata
“da quand'è che sei così sbadato? Non mi hai dato il tuo indirizzo, come dovrei trovarti?"sospiro mentre guardo scrivere l'indirizzo sulla primo oggetto che gli capita sotto mano, ovvero un candelotto di dinamite,
“mi devi dire quanti te ne sono rimasti così te ne fabbrico degli altri” dico mentre lo guardo scrivere “due cariche più o meno” mi risponde sorride e raggiunge Tsuna e gli altri guardiani.

“Arrivederci Juudaime!” 
li saluto e poi mi guardo attorno alla ricerca di una delle ragazze che fino a quel momento mi hanno guardato male
“piacere di conoscerti Arikawa-san.” la ragazza si volta e mi guarda sospettosa
“come conosci il mio nome?” io la guardo sorpresa
“il professore mi ha fatto leggere la disposizione dei banchi” spiego
“ah, certo senti ti volevo dire una cosa.” si volta verso di me Arikawa Amu è nera dalla rabbia
“non provare ad avvicinarti a Gokudera-sama o al professor Dino, sono stata chiara?” dice spintonandomi e andandosene come se niente fosse.


  
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