Il tenente Havoc era in macchina e stava accompagnando a casa Alphonse Elric che, tornato normale, aveva deciso di diventare anche lui alchimista di stato che lo aveva reso Maggiore nonché superiore del tenente che ormai, a lavoro finito, ogni giorno lo riaccompagnava a casa.

C'era silenzio in auto.
Jean stava fumando come al suo solito una sigaretta, Al aveva riportato la mente alla sera prima quando il fratello maggiore stava cercando di spiegargli cosa gli piaceva del colonnello Mustang col quale stava insieme da tempo.

< Nii-san ma cosa ti piace del colonnello? >
< EHHH??? >
Edward aveva sputato la sua zuppa.
< Perché me lo chiedi Al? >
< Per favore... sono solo curioso >
< Beh... non lo so, a dir la verità non lo sopporto nemmeno... >
< Ma fratellone, se non lo sopporti perché ci stai insieme? >
< Ecco... non lo so... >
< A te il colonnello piace tantissimo nii-san! Non puoi negarlo! >
Ed arrossì violentemente.
< Ok, ok... mi piace... contento? Ma se provi a dirlo a quel bastardo ti disconosco come fratello! >
Al rise e lo tranquillizzò.
< Non preoccuparti nii-san... comunque mi vuoi dire cos'è che ti piace di lui? >
< E che ne so >
< Come che ne sai! Pensaci! >
< Ma perché vuoi saperlo? >
< Per curiosità il fatto è che... non capisco cosa ci trovi in un uomo >
< MA ROY NON E' UN UOMO! >
< EHHHHHHHHHH???? >
< Cioè... non è un uomo comune >
< Eh? Che vuoi dire? Che in realtà è un travestito? >
< MA CHE VAI PENSANDO AL?! Roy è più uomo di quanto può esserlo un uomo normale >
< Ok, ok... ma non sviare il discorso, mi dici COSA ti piace di lui? >
Ed si mise l'indice sotto il mento.
< Mh... beh mi piacciono le sue gambe... quando mi cinge la vita con esse e... ehm lasciamo perdere! >
< Si fratellone credo sia meglio non entrare nei particolari >

Al guardò le gambe del tenente... muscolose... e si formò nella sua mente l'immagine di Havoc che gli cingeva la vita. Di colpo divenne viola.
" No! Ma che vado a pensare! Dannato fratellone! Tutta colpa sua... io gli ho chiesto solo che cosa gli piaceva del colonnello, non i particolari della sua vita sessuale! Colpa sua, colpa sua!!!"
Alphonse scosse violentemente la testa per scacciare quei pensieri. Quando la testa si fermò il suo sguardo cadde sulla mano del tenente che stava sterzando.

< Mi piacciono le sue mani... forti eppure così delicate quando mi accarezzano... ahh le sue mani... riescono a farmi raggiungere il Nirvana >
< Ma fratellone una carezza sulla guancia da parte del colonnello ti va davvero quest' effetto? Ma allora l'amore rende gesti tanto semplici così speciali!>
Ed lo guardò con gli occhi sbarrati. Le mani del colonnello nella sua mente erono in zone meno esposte alla luce solare.
< Fratellone? >
Lo richiamò Al vedendolo assente.
< Eh? Si certo Al, si! >
Disse nervosamente.

La mano di Jean scendeva incurante su e giù per la lunghezza del manubrio.
" E se le sue mani accarezzassero me come il colonnello accarezza le guance di mio fratello, raggiungerei anch'io il Nirvana? Chissà allora come mi sentirei se mi accarezzasse... "
Jean cambiò marcia stringendo con forza il cambio. Al divenne color porpora.

< NO!!!! IO NON... >

< Al? Cosa c'è ? >

Gli occhi azzurri di Havoc incontrarono quelli di Al, che non riuscì a sostenere lo sguardo dunque girò la testa da tutt'altra parte.

< N-n-niente... stavo solo riflettendo su... sulle mani >

< Le mani? >

< Si... su quanto una semplice mano... possa fare grandi cose... >

Jean lo guardò disorientato.

< Ovviamente mi stavo riferendo all'alchimia! Si l'alchimia! Per me e mio fratello basta un battito di mani per creare qualcosa di grande... e il colonnello con una mano solo può far... raggiungere il paradiso... >

< EHHHHHHHHHHHHH? >




















Havoc guardò con immenso stupore il minore degli Elric.

< Ma certo! Basta uno scoccare di dita e può uccidere una persona >

< Ah... si, si, ovvio >

Disse Havoc con sollievo mentre Al cercava di nascondere l'imbarazzo.
Alphonse ritornò con la mente alla sera prima.

< E poi le sue braccia forti... muscolose... che mi tengono strette a lui, che mi proteggono da tutto che... mi sostengono nei momenti di cedimento >
< Perché nii-san? Hai la pressione basta? >
< Chi io? No, perché? >
Edward lo guardò interdetto.
< Hai detto che le braccia del colonnello ti sostengono nei momenti di cedimento >
< ... si quando sono sfinito... >
Sussurrò tra sé e sé il Fullmetal alchemist.
< Sfinito? Perché ti fa lavorare così tanto il colonnello? >
< Mi massacra negli straordinari... >
Rifletté a alta voce Ed incurante della presenza del fratello.
< Dai fratellone almeno ti paga bene >
< Altroché... per questo amo fare gli straordinari >
Disse con aria sognante.

Al portò lo sguardo alle braccia di Jean che tenevano il volante.
Anche se quell'orrenda divisa gli nascondeva le braccia, si vedeva che erano delle braccia forti e muscolose, non avevano nulla da invidiare a quelle di Mustang, si chiedeva quanto stretto e rassicurante potesse essere l'abbraccio di Havoc.

< E il suo torace, sembra fatto apposta per accogliermi... è bello dormire su di esso... soprattutto quando si è stanchi... dopo tanta attività fisica >
< Fratellone allora è per questo che non ti eserciti più con me! >
Piagnucolò Al.
< Perché non avete chiamato anche me? Anch'io volevo prender parte! >
Si lamentò il fratello minore guadagnandosi un'occhiata a dir poco sconvolta del maggiore.
< Anch'io voglio farlo con voi! >
< EHHHHH???? ???????? COSA???????????? E DA QUANDO HAI CERTI PENSIERI COSI' PERVERSI??????!!!!!! >
< Perverse? Da quando le arti marziali sono perverse? >
< Le arti marziali...? >
< Ah ho capito! E' un linguaggio in codice, degno di alchimisti veterani come voi! >
< COSA? STAI DANDO A ROY DEL VECCHIO?! >
< Io non ho detto nulla! >
< CHI SAREBBE IL VECCHIO RINCITRULLITO, GRINZOSO ED IMPOTENTE???!!! >
< Non ho detto nulla del genere! E comunque il colonnello è un uomo forte, non lo vedo affatto impotente >
< Certo! Mica a bisogno di viag- >
< Beh nii-san una tregua potresti anche concedergliela... un viaggio sarebbe perfetto! >
< Viaggio? >
< Certo l'hai detto tu! >
< Io? Quando? >
< Hai detto che il colonnello non aveva bisogno, con questi vuoti di memoria che ti ritrovi però, saresti tu quello che ha bisogno di viag- >
< DI CHE AVREI BISOGNO IO? A ME BASTANO LE SUE MANI!!! >
< Per viaggiare hai bisogno delle mani del colonnello? >
Al guardò suo fratello come se fosse deficiente.
< Ma io non intendevo un viaggio nel Nirvana! Parlavo di un viaggio reale nii-san! >

Ad Al, Trisha, aveva sempre insegnato che prima di parlare si deve pensare.
Al pensò ed anche seriamente, contò fino a dieci, come Trisha gli aveva suggerito in tenera età.
Ma alla fine parlò.

< Tenente? >

< Si? >

< Farebbe esercizio fisico con me, come il mio fratellone lo fa con il colonnello? >

-Sbam-

L'auto di Havoc tamponò violentemente la macchina davanti che di conseguenza tamponò quella davanti a se... una lunghissima catena di tamponamenti insomma! Aveva creato un grande incidente stradale, bloccato il traffico e distrutto il parabrezza dell'auto dell'esercito e... si trovava nella giurisdizione del colonnello Mustang!
Glielo avrebbe fatta pagare, cara, lo sapeva.
Ma ora non gli interessava.
Aveva sangue che gli usciva a fiotti dal naso! E tutto per... quello non era Alphonse Elric, vero?

< TENENTE! TENENTE! >

Si sentì trascinare via dall'auto in pochi secondi, sbattuto a terra con poca gentilezza...
La testa gli girava, ma non per il tamponamento...

"Farebbe esercizio fisico con me, come il mio fratellone lo fa con il colonnello?"

Non era Alphonse vero?

"Farebbe esercizio fisico con me, come il mio fratellone lo fa con il colonnello?"

Aveva bisogno di crederlo.

< TENENTE HAVOC! TENENTE HAVOC! >

Alphonse lo scosse con forza, disperato...

Jean si chiese se stava piovendo... cos'erano quelle gocce...?
Gli occhi si aprirono: Al era lí inginocchiato vicino a lui... preoccupatissimo, in lacrime, singhiozzava e chiamava il nome del tenente
Si.
Quello era l' Alphonse che conosceva, non c'erano dubbi, era lui: il dolce, buono e gentile Al.
Quella frase chissà come gli era venuta in mente, sicuramente non vi era alcuna malizia, gli unici perversi erano Ed e Mustang! Probabilmente Al aveva sentito dal fratello certi discorsi e... si, era così!

< Sto bene Al >

Lo tranquillizzò con un sorriso.

< Ma il suo naso! E' rotto! >

Jean tossicchiò... imbarazzato...

< Ti assicuro che il mio naso è a posto >

Al non era convinto, ma un sorriso del tenente lo fece convincere.

< Meno male >

Al lo abbracciò.
Jean arrossì.
Cos'era questa novità?

Al non era mai stato tanto affettuoso con nessuno eccetto il suo nii-san e Havoc... beh... non si era mai trovato una persona del suo stesso sesso ad abbracciarlo in quel modo, a preoccuparsi per lui in quel modo...
E nello stomaco mille farfalle svolazzavano per i due biondini.

E' il caso di dirlo: beata ingenuità!

Jean si chiese se non ci fosse un motivo per il quale in tutta la sua vita era stato uno sfigato con le donne... forse il suo destino prevedeva qualcosa di diverso, qualcuno di diverso... inaspettatamente diverso.

< Nii-san ma cosa ti piace del colonnello? >

Ora capiva perché era tanto difficile rispondere e quanto suo fratello fosse stupido: