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Autore: Miky Castiel Winchester    17/03/2013    1 recensioni
L'amore fraterno è tutto ciò che rimane a due bambini,due bambini che tutto hanno perso,la mamma,la casa,l'infanzia, guidati e cresciuti da un padre logorato dalla vendetta ben spesso assente. Su di loro ed in particolare su Dean chi veglierà? ventidue anni dopo nulla cambierà perche l'amicizia e l'amore fraterno sono gli unici sentimenti che rimangono immutati nel tempo.
Genere: Malinconico, Sentimentale, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Castiel, Dean Winchester, Sam Winchester
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessuna stagione
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L’Amore fraterno e l’Angelo custode

 

Quella notte faceva così freddo,fuori la pioggia cadeva battente ed il vento incessante ululando tra gli alberi, si infrangeva come il mare in tempesta sugli scogli, sulle vecchie finestre scricchiolanti di quel motel tanto economico. Altri due giorni e loro padre John sarebbe tornato da loro. Dean era così stanco ultimamente, tenere d’occhio Sam a volte era difficile ma allo stesso tempo era felice di poter essere lui a prendersi cura del suo fratellino di soli sei anni,Sammy era tutto per lui. Avevano da poco finito di cenare, quella sera Dean era riuscito a preparare per Sammy le frittelle che tanto il fratellino amava,nel suo piccolo in quella terribile vita che era toccata loro, senza la mamma e circondati dai mostri dai quali venivano sempre protetti dal padre, faceva di tutto per far sorridere almeno Sam, facendo si che ancora per un po potesse godersi l’infanzia se così poteva chiamarsi,Dean alla sua infanzia aveva rinunciato la notte in cui loro madre,Mary, era stata divorata dalle fiamme insieme alla loro casa,vi aveva rinunciato per sostenere il suo papà che cercava di essere forte per loro due,ma che la notte tutto da solo ben spesso crollava e piangeva avvolto dal dolore. Sotto le coperte Sam teneva stretta nella piccola mano quella del fratello maggiore i temporali lo spaventavano così tanto,anche Dean un tempo aveva paura dei temporali, ma la mamma gli insegnò a non averne paura,ogni volta che un temporale scoppiava,Dean pensava a lei,al suo sorriso ed alle sue parole,adesso che la mamma non c’era più era compito suo aiutare Sammy a sconfiggere la paura per il terribile temporale. Stretti in un caldo abbraccio l’uno all’altro nel grande letto,Dean scompigliava con la mano libera e con dolcezza i folti capelli castani di Sam sussurrandogli parole di conforto,le stesse parole che Mary diceva  a lui con amore. I piccoli Winchester scivolarono ben presto in un sonno profondo. Dean d’un tratto si svegliò sentendo uno strano rumore,si voltò e sul loro letto un uomo stava seduto diritto ed immobile fissandoli,l’uomo dagli occhi azzurri sorrise al maggiore dei Winchester senza dire una parola,Dean avrebbe dovuto avere paura,attaccare quell’estraneo come suo padre gli aveva insegnato ed invece non si mosse il suo sguardo era incatenato a quello dell’altro.

“Non vi farò nulla Dean tranquillo” esordì l’estraneo con la lunga giacca.

“Come…come conosci il mio nome? chi sei?”

“E’ un po difficile da spiegare sai Dean?” rispose sorridendo ancora.

“Non sei un demone…vero?”

“No hai ragione non lo sono..io sono un angelo”

“Sei un angelo? dici davvero?”

“Si,mi chiamo Castiel”

“Castiel? È un nome strano”

“Strano?” disse Castiel chinando il capo incuriosito.

“Si,beh non ho mai conosciuto nessuno che si chiamasse così”

“Perché sei qui?” chiese ancora Dean rizzandosi a sedere.

“Per proteggervi e assicurarmi che tu e tuo fratello stiate bene,io sono il tuo angelo custode Dean”

“Il mio angelo custode? Che cosa è un angelo custode Castiel?”

“Un angelo custode è un angelo speciale che viene assegnato ad ogni uomo e che protegge e difende da tutto e tutti il suo protetto,un po come tu fai con tuo fratello Sam”

Dean ascoltava come rapito le parole di Castiel,mai avrebbe potuto immaginare che esistessero anche gli angeli,lui aveva sempre pensato che il mondo fosse solo abitato da mostri pronti a portargli via anche Sam e suo padre, invece quella notte aveva capito che il male è bilanciato dal bene, che i mostri sono contrastati dagli angeli e che se esiste un re dei mostri, Lucifero,allora esiste un re dei buoni, Dio.

“Io sono una specie di angelo custode come te allora Castiel?”

Castiel sorrise,gli umani erano davvero complessi,Dean gli piaceva proprio tanto,lo incuriosiva davvero,era felice di essere l’angelo custode di quel bambino,di aver disobbedito ai suoi superiori ed essere sceso tra gli umani prima del tempo designato dal destino e dalla scritture per incontrarlo. Dean Winchester era una creatura davvero speciale come si di diceva in Paradiso.

“Tu sei molto di più di un angelo custode Dean Winchester,sei speciale ed un giorno lo capirai”

“Forza torna sotto le coperte e distenditi,devi dormire devi prenderti cura di tuo fratello no? hai bisogno di riposare” continuò Castiel alzandosi lentamente. Dean obbedì continuando a fissarlo.

“Dove vai? Non andare via,io credo che tu sia il mio unico amico”

Castiel si fermò di colpo sorpreso di sentire accostare alla sua persona la parola amico,mai nessuno lo aveva definito così.

“Prometto che tornerò tranquillo Dean, io sarò sempre con voi pronto a proteggervi”

L’angelo con passo leggero si avvicinò nuovamente al letto poggiando una mano sulla fronte di Dean.

“Riposa adesso,tu ed io..saremo sempre amici presto io tornerò da te”

Dean crollò improvvisamente in un nuovo, dolce e profondo sonno.

Il mattino dopo il sole era tornato a splendere dopo la notte di tempesta, Dean aprì gli occhi disturbato dai raggi di sole che filtravano impertinenti nella stanza,ad un tratto sentì qualcosa di caldo adagiato sul suo corpo e su quello di Sammy ancora tra le braccia di Morfeo,era la giacca di Castiel,l’angelo gentile che aveva visto la notte prima,allora non era stato un sogno era tutto vero,lo strinse nella mani e tra le pieghe una piuma bianca e perfetta spiccava tra il beige dell’indumento.

 

Da quella notte erano trascorsi ben ventidue anni,Dean e Sam erano ormai due uomini forti,coraggiosi due cacciatori esperti come il padre. Pioveva come quella notte di tanti anni prima,l’albergo era lo stesso. Castiel in un  fruscio d’ali apparve nella stanza,stavolta anche Dean stava dormendo  profondamente, non lo avrebbe sentito,l’angelo fissava il suo protetto,il suo migliore amico e compagno di eroiche battaglie,si sfilò il trench e glielo adagiò addosso per poi sparire senza lasciare traccia di se. La mattina seguente,anche questa volta fu Dean a svegliarsi per primo e trovò il trench  dell’amico  adagiato sul suo corpo ed una nuova piuma bianca come quella del primo incontro con Castiel, e che aveva conservato in ricordo di quella notte di ventidue anni prima,notte nella quale conobbe quell’essere un po strambo divenuto un membro della sua famiglia.

  
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