SHOOTING STARS
 
 
 
 
Erano sdraiati sul prato di fronte alla casa di Gohan da almeno due ore ad osservare il cielo in silenzio.
- Accidenti! – sbottò improvvisamente Videl – non ho ancora visto una stella cadente! - .
- Stai calma  - sorrise divertito il Son – arriveranno - .
Nonostante la sua iniziale sicurezza, presto anche il Sayan si accorse che, per quanto continuasse a fissare la Volta Celeste, non vedeva nemmeno la più piccola scia luminosa.
- Basta! Adesso mi sono stufata! Me ne vado! – Videl era inviperita e scattò in piedi, pronta a spiccare il volo verso casa sua, ma il braccio di Gohan la bloccò prima che potesse sollevare i piedi da terra.
Nel tentativo di farla sedere di nuovo, egli non riuscì a controllare la sua forza e la ragazza gli piombò addosso, con il nasino all’insù che sfiorava il suo.
Rimasero così per diversi secondi mentre i loro volti si coloravano di rosso, poi Videl prese l’iniziativa e, con molta timidezza, posò le sue labbra carnose su quelle più sottili di Gohan.
Improvvisamente, la figlia di Mister Satan si era già dimenticata delle stelle cadenti e di tutto quanto il resto, sentiva solo il corpo di Gohan contro il suo e le loro labbra a contatto.
Passarono il resto della sera abbracciati su quel prato fino a quando le stelle non scomparirono e la Luna fece posto al Sole, che tinse il cielo di rosa.
- Adesso devo andare … - fece Videl – mi dispiace … per le stelle cadenti riproveremo un’altra sera! - .
Diede un tenero bacio sulla punta del naso del Sayan e volò via all’orizzonte.
“Non c’è bisogno di aspettare un’altra sera”pensò Gohan sorridendo “io la mia stella cadente l’ho appena trovata”.