Delitti d'amore

Capitolo 1

Stavo archiviando l’ultimo caso , eravamo riusciti a trovare l’assassino , non c’era voluto molto , questi serial killer si riconoscono subito , hanno la faccia tosta , grossi bicipiti tatuati ,e per finire non sanno cosa significhi umiltà. Sono così orgogliosi di aver ammazzato migliaia di persone che durante un interrogatorio te lo sbattono in faccia.
Altri assassini invece non li riesci a riconoscere si mimetizzano tra le persone , che sembrano tutto il contrario, persone senza alcun problema psicologico , senza nessuna voglia di vendetta , è così strano come l’apparenza può ingannare.
Il detective Jones si stava avvicinando verso di me , per portarmi il solito caffè che ogni volta , dopo aver concluso un caso mi portava.
- Anche questo caso è concluso – disse lui con un sorriso di vittoria.
- La conosci la regola , dopo un caso finito ne inizia uno nuovo – dissi io sorridendo a forza . Ero molto stanca , anche se era stato molto semplice scoprire l’assassino di quell’ultimo caso , abbiamo dovuto partecipare ad un inseguimento .
- Ma siamo o no l’ F.B.I. ?! – disse lui dandomi il batti cinque. Questa volta non me la sentivo proprio di scherzare , avevo perso tutte le forze.
- Sei stanca? – mi chiese Jones .
- Si , molto ! scusa ma ora vado a casa , ci vediamo domani! – dissi chiudendo il cassetto a chiave , dove si trovavano tutti i casi finiti , e me ne andai a casa.

20 Aprile ore 8:00
Stavo dormendo come non avevo mai fatto , ultimamente il lavoro mi avevo rubato molte forze , e con questa dormita le avevo riacquistato tutte.
Sentii il mio telefono vibrare sul comodino , allungai il braccio per rispondere , senza vedere chi fosse sul display del telefono , ma già avevo una mezza idea.
- Pronto? – risposi mezza addormentata.
- Sono io Jones! Indovina? – disse lui allegramente , come ogni mattina , non c’era una volta che fosse triste oppure stanco , era come un giocattolo elettronico , con delle pile caricabili da sole.
- Omicidio? – la mia vita girava intorno agli omicidi , per me era normale vedere delle persone assassinate ogni giorno , faceva parte della mia vita.
- Esatto detective Evans ! ti mando via messaggio l’indirizzo – disse Jones.
L’indirizzo mi arrivò subito , mi infilai in macchina e sfrecciai veloce tra le strade di Washington . Era caldo , aveva un’aria primaverile , in primavera gli omicidi sono molto più frequenti , non sappiamo ancora il perché , ma forse il caldo stimola la mente degli assassini.
Arrivata all’indirizzo che mi aveva mandato , mi trovai davanti ad una villa bianca , doveva essere di un ricco sfacciato. Entrai dentro e mi avviai verso il corpo senza vita.
Si trovava disteso sul tappeto , il sangue era tutto intorno a lui , era un signore anziano , capelli grigi e corporatura robusta .
- Allora cosa abbiamo? – chiesi al medico legale , la dottoressa Emily Gomez.
- La causa della sua morte è per strangolamento , deve aver lottato perché ci sono degli evidenti segni di resistenza , l’ora del decesso ancora non sono riuscita a stabilirla , ti farò sapere a breve – disse la dottoressa continuando a osservare il corpo ormai senza vita , disteso sul pavimento.
- Grazie mille! – le dissi ringraziandola , iniziando ad osservare la scena del crimine.
- a un’ultima cosa detective Evans , la vittima è stata sparata sul braccio , si vede che l’assassino non è riuscito a colpirlo in un punto dove poteva ucciderlo subito , e dopo la vittima a cercato di salvarsi – disse la dottoressa supponendo un eventuale andamento dei fatti .
- Oppure voleva farlo soffrire – dissi io dirigendomi verso il mio collega.
- Allora scoperto chi è la vittima? – chiesi io
- Si … si chiama Steven Johnson … è il vice direttore della C.I.A! – disse lui leggendo la carta d’identità della vittima .
- Cosa??? – dissi sbalordita. Proprio in quel momento i miei pensieri si avverarono , entrarono dentro la casa due persone , anzi due agenti.
Davanti ci stava una donna , alta , capelli mori mossi , e indossava un tajer nero , si avvicinò alla vittima spintonando tutti noi iniziando a dire al suo medico legale di portarlo via.
- Scusa ma cosa credi di fare!! Questo è il nostro caso!! – dissi indicando me e il detective Jones , la ragazza si girò verso di noi .
- Detective Blair Waldorf , e lui è il mio collega James Miller – disse il detective Waldorf mostrandoci il suo distintivo della C.I.A , le mie supposizioni si erano avverate.
Il mio collega mi sussurrò “ma cosa succede?” , feci cenno con la testa che ne avremmo parlato più tardi.
- Io sono il detective Megan Evans e lui è il mio collega William Jones , siamo agenti dell’ F.B.I. – dissi accennando un sorriso forzato , tra F.B.I. e C.I.A c’era molta rivalità.
Dovevamo collaborare con loro , dato che la vittima faceva parte della C.I.A , non ero molto a favore di queste collaborazioni che spesso si facevano tra organizzazioni segrete.
Feci portare via la vittima dalla dottoressa Gomez , il duello tra me e la detective Waldorf era stato vinto da me.
Appena arrivata alla centrale andai a protestare infuriata dal mio capo
- Che cosa significa collaborare?! – dissi infuriata mentre sbattevo i pugni sopra il tavolo di vetro.
- Vuol dire , detective Evans , che dovete lavorare insieme agli agenti della C.I.A , sono i migliori che ci sono nella C.I.A – disse il capo Smith , cercando di farmi ragionare , ma era una causa persa.
- Ma noi abbiamo già la nostra squadra! Insieme ad Esposito e al detective Diaz , siamo la squadra migliore dell’F.B.I. !! – dissi cercando di avere qualche aiuto da Jones che era imbambolato sullo stipite della porta.
- Quindi , detective Evans mi sta dicendo che molla questo caso e lo lascia definitivamente alla C.I.A ? – disse avvicinandosi a me ,con aria di sfida.
Ragionai un secondo , non potevo darla vinta a quegli agenti , dovevo far vedere che noi eravamo imbattibile , e che avremmo arrestato quell’assassino .
- Allora? – disse il capo , ero stata per troppo tempo zitta , mi ripresi dai miei pensieri e dissi
- Accettiamo - .