Anime & Manga > Captain Tsubasa
Ricorda la storia  |       
Autore: Prue786    05/10/2007    10 recensioni
Prendete due neo piccioncini, un mister innamorato, una nuova conoscenza, una manciata di gelosia e uno spirito felino duro a morire; aggiungete tafferugli sul campo da gioco e fuori, mescolate bene, ed otterrete la ricetta per il seguito di “Sulle orme dei padri”.
Genere: Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Sorpresa
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Nuova pagina 1

Ciao a tutti! Sinceramente non pensavo che avrei iniziato una nuova fanfic così presto^^ ma, invece, eccomi di nuovo qui, e per questo devo ringraziare nuovamente tutti coloro che mi hanno sostenuta durante la “stesura” di “Sulle orme dei padri” e che mi hanno dato il coraggio di continuare su questa linea. Vi adoro!^^

Comunque, spero di fare cosa gradita postando quest’altro lavoro della mia mente bacata!
Se devo dirla proprio tutta, non so neanche io dove andrò a parare quindi, se vi va di andare incontro all’ignoto con la sottoscritta, non vi resta che leggere!

Grazie in anticipo per l’attenzione!

Baci baci!

Prue

 

I personaggi di Captain Tsubasa non mi appartengono, ma sono di proprietà del grande Yoichi Takahashi!

Miky, Robby e company, invece, sono il frutto dei miei viaggi mentali!^^

 

 

Sulle orme dei padri

-tempi supplementari-

 

CAPITOLO 1- Vecchie conoscenze

 

Nell’afoso pomeriggio di una giornata estiva, un’auto sfreccia per la strada semideserta.

I raggi solari si riflettono sulla carrozzeria nera e pulita, e il mezzo supera un’alta cancellata, oltre la quale si staglia una grande abitazione.

L’auto viene parcheggiata alla fine del viale e le due portiere anteriori si aprono.

Due persone scendono dal mezzo e si avvicinano al portone d’ingresso, citofonando.

 

Un rumore squillante riecheggia in tutta la casa. A rispondergli, però, vi è solo il silenzio.

Il rumore si ripete una seconda volta e qualcuno sbuffa rumorosamente.

“Ma in questa casa sono tutti spariti?” Si chiede Oliver Hutton correndo per il corridoio che poco prima era deserto e silenzioso.

Si trattiene pochi istanti di fronte ad uno specchio: cerca di rendere più presentabile la chioma arruffata e, gettando un’occhiata alla tuta della Nazionale Giappone di calcio, fa una smorfia: “Non è proprio quello che si dice un abbigliamento impeccabile, però…” Fa spallucce ed apre il portone, senza preoccuparsi di controllare chi sia.

Rimane immobile a fissare le due persone che si ritrova davanti: un uomo e un ragazzo entrambi biondi e con una forte somiglianza fra loro.

Socchiude le labbra riflettendo per pochi istanti per poi sorridere ed esclamare: “Karl! Accidenti, non ti avevo riconosciuto! Vieni… entrate!” Si corregge gettando un’occhiata al ragazzo.

“Oliver, scusa l’improvvisata!” Esclama l’altro stringendo la mano all’uomo ed entrando.

“No, figurati, è un piacere vederti! Ti trovo in forma!”

Hutton entra nel salone, seguito dai due.

“Anche tu non sei messo male… ho visto che ti sei sistemato in un bel posticino!”

I tre si siedono.

“Si, non mi posso lamentare… ne è passato di tempo dall’ultima volta che ci siamo visti, eh, Schneider?”

L’altro sorride: “Si, però quella partita me la ricordo benissimo!”

L’uomo assume un’aria quasi sognante.

“Quando sei arrivato?” Chiede Holly distogliendo l’altro dai suoi pensieri.

“Ieri sul tardi! Stamattina sono andato a casa di Benjiamin e mi sono informato sul tuo conto…”

“Hai fatto benissimo! Sei qui in vacanza?!”

“Si e… ah!” L’uomo si gira verso il ragazzo e fa una smorfia “Ero così preso dal discorso… questo è Albert!” Esclama indicando con un gesto della testa il giovane accanto a lui.

Holly sorride: “Tuo figlio, vero?!” L’uomo si alza e gli stringe la mano mentre l’altro accenna un sorriso imbarazzato.

“Si, l’ho portato con me… ma, dimmi, giochi ancora ogni tanto?”

Sul volto di Hutton compare un ghigno mentre getta un’occhiata ai suoi indumenti: “Beh, si, ogni tanto… inoltre penso sarebbe difficile smettere con un figlio che ha intenzione di seguire le orme paterne…”

Karl annuisce.

“E poi…” continua Holly “Il calcio rimane comunque… il mio sport preferito! Credo di non essere ancora pronto per il golf!” Ridacchia scuotendo la testa.

“Con chi stai parlando…?” Patty entra nella stanza con la borsa in mano.

“Sei tornata! Non ti avevo sentita!” Esclama il marito salutandola con un cenno del capo, mentre la donna fissa le due persone sedute sul divano per poi esclamare, con un sorriso: “Karl! Che piacere vederti!”

L’uomo va a stringerle la mano: “Ciao Patty! Come va?”

“Non mi lamento… accidenti, non sapevo che tuo figlio fosse così grande!” Esclama facendo un cenno al ragazzo che accenna un sorriso: “Salve!”

“Ciao, tu sei…?”

“Albert!” Sussurra il giovane.

“E quanti anni hai?”

“Quasi diciassette!”

La donna sorride: “Allora hai più o meno l’età di Robby!”

“Giusto!” Esclama Hutton: “E scommetto che anche a te piace il calcio!” Strizza l’occhio al biondino che annuisce non riuscendo a non sorridere.

“Quando siete arrivati?” Chiede Gatsby andando a sistemare la borsa.

“Ieri sera.”

“Quindi da poco, e vi trattenete, vero?!”

“Si, penso che resteremo qui circa una settimana… mi piacerebbe salutare gli altri e poi continueremo il nostro tour!”

“Tua moglie?”

“Ha preferito rimanere in Germania con il resto della famiglia!”

Gatsby fa una smorfia di dubbia interpretazione.

“Posso offrivi qualcosa?” Domanda Hutton ricordando improvvisamente i doveri di padrone di casa.

“No, Holly, ti ringrazio. Nell’albergo dove alloggiamo ci rimpinzano a dovere…”

“Faremo prendere un colpo alla mamma quando ci vedrà…!” Sussurra Albert, fissando il padre.

“Già…” Fa l’altro con aria tragicomica.

“Ok, allora che ne dite di fare un salto al campo? La Fujiteam sarà nel vivo degli allenamenti a quest’ora!” Esclama Hutton lanciando un’occhiata all’orologio. Poi, notando l’espressione perplessa di Schneider, aggiunge: “È la squadra in cui gioca mio figlio… c’è anche James, il…”

“Si!” Lo interrompe Karl: “Un altro Price in difesa!” Sorride e si alza dal divano.

“Hm… dite quello che volete, ma alla sua età, Benji era più bravo… anche se decisamente più antipatico!”

Patty traffica all’interno di un cassetto dando le spalle ai tre.

Il marito alza le spalle: “Non è detto che non diventi un bravo giocatore e poi… è ancora giovane!”

Holly lancia uno sguardo all’uomo vicino a lui, sorridendo, e si incammina fuori dalla stanza.

   
 
Leggi le 10 recensioni
Ricorda la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Captain Tsubasa / Vai alla pagina dell'autore: Prue786