18/03/2013
7 recensioniSunset
Il cielo era rosso fuoco, il sole stava tramontando sul mare di Fiorpescopoli e i suoi ultimi raggi illuminavano gli occhi blu della giovane coordinatrice di Pokemon. Vera era partita per Johto da sola, per dimostrare a se stessa che era capace di cavarsela anche senza suo fratello e i suoi amici. Inseguiva il suo sogno di vincere il Gran Festival e forse anche il suo rivale di sempre, Drew.
Infatti era da un po' di tempo che quando il ragazzo le regalava la solita rosa rossa, o semplicemente la guardava con i suoi profondi occhi verdi, sentiva il cuore battere più forte, arrossiva e non riusciva più a rispondere con decisione quando lui la stuzzicava.
Mentre guardava il sole tramontare il suo pensiero corse a quando aveva guardato un tramonto simile insieme a lui, e la sua mente si riempì di ricordi di gare, profumo di rose e sguardi ammiccanti. Con in testa questi pensieri camminava sulla spiaggia con gli occhi chiusi, godendo del dolce sciabordio delle onde che la cullava e della leggera brezza salmastra che le scompigliava i lunghi capelli castani.
«Perchè non apri gli occhi e non ti godi il panorama?» Quella voce sprezzante la risvegliò dai suoi sogni e le fece aprire gli occhi. Si girò e si trovò davanti proprio lui, Drew, che le stava porgendo una rosa rossa come al solito.
«Perchè mi stavo rilassando! Ma ora che sei arrivato posso dire addio alla pace!» gli rispose con tono stizzito, ma solo per nascondere il rossore che le stava imporporando le guance, cosa che non sfuggì al suo rivale.
«Se ti do tanto fastidio perchè mai sei diventata rossa come un peperone?» la stuzzicò con un sorriso divertito.
«È solo una tua impressione.» farfugliò Vera in risposta, cercando di nascondersi dietro la rosa che aveva appena ricevuto.
Prima ancora di capire quello che stava succedendo, si ritrovò stretta nell'abbraccio possessivo di Drew, il viso affondato nel suo petto. Il suo profumo di rose era così buono e la sua stretta così calda e rassicurante che si lasciò andare, stringendolo a sua volta. Drew le sollevò il mento con un dito, guardandola negli occhi con la solita espressione arrogante, ma che aveva un fondo di dolcezza negli occhi chiari. Avvicinò il suo viso a quello della ragazza e chiudendo gli occhi posò le labbra sulle sue. A Vera sembrò che stesse per uscirle il cuore dal petto, talmente batteva forte e migliaia di fuochi d'artificio scoppiarono dentro la sua testa facendola sorridere contro le labbra dell'altro.
Dopo un tempo che sembrò infinito a entrambi, si separarono con il fiato corto, sorridendosi a vicenda.
«Non ti verrà un infarto, vero? Il tuo cuore sembra un tamburo.» le sussurrò divertito Drew, ridacchiandole nell'orecchio.
«Anche il tuo non scherza!» rise Vera, soprattutto per nascondere l'imbarazzo misto a felicità che salì alle stelle quando sentì la frase pronunciata dal ragazzo.
«Sei ancora più carina quando arrossisci.»
Infatti era da un po' di tempo che quando il ragazzo le regalava la solita rosa rossa, o semplicemente la guardava con i suoi profondi occhi verdi, sentiva il cuore battere più forte, arrossiva e non riusciva più a rispondere con decisione quando lui la stuzzicava.
Mentre guardava il sole tramontare il suo pensiero corse a quando aveva guardato un tramonto simile insieme a lui, e la sua mente si riempì di ricordi di gare, profumo di rose e sguardi ammiccanti. Con in testa questi pensieri camminava sulla spiaggia con gli occhi chiusi, godendo del dolce sciabordio delle onde che la cullava e della leggera brezza salmastra che le scompigliava i lunghi capelli castani.
«Perchè non apri gli occhi e non ti godi il panorama?» Quella voce sprezzante la risvegliò dai suoi sogni e le fece aprire gli occhi. Si girò e si trovò davanti proprio lui, Drew, che le stava porgendo una rosa rossa come al solito.
«Perchè mi stavo rilassando! Ma ora che sei arrivato posso dire addio alla pace!» gli rispose con tono stizzito, ma solo per nascondere il rossore che le stava imporporando le guance, cosa che non sfuggì al suo rivale.
«Se ti do tanto fastidio perchè mai sei diventata rossa come un peperone?» la stuzzicò con un sorriso divertito.
«È solo una tua impressione.» farfugliò Vera in risposta, cercando di nascondersi dietro la rosa che aveva appena ricevuto.
Prima ancora di capire quello che stava succedendo, si ritrovò stretta nell'abbraccio possessivo di Drew, il viso affondato nel suo petto. Il suo profumo di rose era così buono e la sua stretta così calda e rassicurante che si lasciò andare, stringendolo a sua volta. Drew le sollevò il mento con un dito, guardandola negli occhi con la solita espressione arrogante, ma che aveva un fondo di dolcezza negli occhi chiari. Avvicinò il suo viso a quello della ragazza e chiudendo gli occhi posò le labbra sulle sue. A Vera sembrò che stesse per uscirle il cuore dal petto, talmente batteva forte e migliaia di fuochi d'artificio scoppiarono dentro la sua testa facendola sorridere contro le labbra dell'altro.
Dopo un tempo che sembrò infinito a entrambi, si separarono con il fiato corto, sorridendosi a vicenda.
«Non ti verrà un infarto, vero? Il tuo cuore sembra un tamburo.» le sussurrò divertito Drew, ridacchiandole nell'orecchio.
«Anche il tuo non scherza!» rise Vera, soprattutto per nascondere l'imbarazzo misto a felicità che salì alle stelle quando sentì la frase pronunciata dal ragazzo.
«Sei ancora più carina quando arrossisci.»