«la última lágrima»
Ero due, ero
Due.
E l’uomo ch’amavi?
Mai pensai
sfiorai
d’essere qualcuno
di canonico.
Pillole, piccol’e
colorate.
Costernavano i miei
giorni
come astri mattutini;
eppure
amore caro,
perché era sempre notte?
Due erano di me
effimere vite,
effimeri poli;
contrapposti.
Chi ero, io?
Mai lo seppi?
E tu? Ch’amavi?
Amore bello.
L’ultima lacrima
A mezzanotte
l’andirvenir dell’vita
all’infelice della morte
un cappio mi
accolse.
Cos’ero io?
Mai ebbi la
certezza;
recito la mia preghiera,
tacito
il mio amore.
Ch’ero io?
Mai lo seppi
ma mai dubitai
della mia vita
tra le tue
dita.
Cuore mio,
viaggia
di sogni vivi
e d’eternità t’amo.
Ch’ero io?
Una tomba vuota
e spoglia.
Non piangere,
vita mia
batti ancora per me;
per la mia ultima lacrima
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N.A: Dunque, voglio "giustificare" questa poesia un po' depressa con il periodo (roleplayer, writer e non) non proprio rosa e fiori.. Quindi, penso mi passerete la qualità scarsa di queste parole, vero?
Posso dire a mia discolpa che l'ho scritta sì di getto, ma è pregna di sentimenti..
E Antonio psicopatico mi intriga troppo ♥
Alla prossima
Polly!