A te.
Svegliami.
L'unica cosa che vidi
furono gli occhi suoi
gettarsi nei miei
ed il contorno del mondo sparire
in una flebile danza invernale.
Cominciò a risuonare il vento
tra i grigi e imponenti palazzi,
ma io di quella tempesta
non percepivo che un vento
perché stavo morendo.
Gli occhi suoi
mi svegliarono dal sonno,
ma a volte ancora ci cado.
A volte ancora mi perdo
tra i bui sentieri della natia città.
Io sono qui
e adesso l'unica cosa che vedo,
è la mia lapide.
Chiedo scusa per la mia assenza.
A volte gli studi non lasciano spazio per nulla.
-RM.