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Autore: Princess Kurenai    19/03/2013    3 recensioni
Capitava spesso che Ori si fermasse a mangiare a casa di Fėli e Kėli.
Lui e Kėli erano quasi coetanei e Dės aveva sempre trattato il giovane Nano quasi come un terzo figlio - soprattutto da quando la madre di questo era morta... non che non si fidasse di Dori, ma era certa che il ragazzo avesse bisogno di una figura femminile.
La sua presenza in quella casa era inoltre giustificata dalle lezioni di Balin che tutti e tre seguivano - quelle noiose sulla scrittura e sulla storia, che Fėli e Kėli non sopportavano ma che invece Ori sembrava gradire particolarmente -, e per quel motivo spesso capitava che all'ora di pranzo Dės preparasse la tavola anche per il pių giovane dei Nani, e questo - dopo aver educatamente ringraziato - restasse con loro.
Genere: Fluff, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Fili, Kili, Ori
Note: What if? | Avvertimenti: Incest
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Titolo: Teasing
Fandom: The Hobbit
Personaggi: Fili, Kili, Ori
Genere: Introspettivo, Fluff
Rating: Giallo
Avvertimenti: Oneshot, Slash, What if? (E se…), Incest
Conteggio Parole: 1305
Note: 1. Ispirata ad un disegno di Kaciart**
2. Julie disegnava ed io, a notte ormai inoltrata, scrivevo quello che disegnava XD
3. Dedicata a tutte le care persone che ho conosciuto in questi mesi >į4. Non betata .w.

Capitava spesso che Ori si fermasse a mangiare a casa di Fėli e Kėli.
Lui e Kėli erano quasi coetanei e Dės aveva sempre trattato il giovane Nano quasi come un terzo figlio - soprattutto da quando la madre di questo era morta... non che non si fidasse di Dori, ma era certa che il ragazzo avesse bisogno di una figura femminile.
La sua presenza in quella casa era inoltre giustificata dalle lezioni di Balin che tutti e tre seguivano - quelle noiose sulla scrittura e sulla storia, che Fėli e Kėli non sopportavano ma che invece Ori sembrava gradire particolarmente -, e per quel motivo spesso capitava che all'ora di pranzo Dės preparasse la tavola anche per il pių giovane dei Nani, e questo - dopo aver educatamente ringraziato - restasse con loro.
Era diventata una sorta di routine quotidiana che andava avanti da cosė tanto tempo che i due fratelli non facevano quasi pių caso al loro ospite - era diventato uno di casa d'altro canto - e, lentamente, anche Ori iniziō a rilassarsi. Infatti, una volta messa via la rigida educazione, il giovane si era pių volte permesso di mangiare e di leggere al tempo stesso i preziosi appunti lasciati da Balin.
Spesso Fėli e Kėli cercavano di coinvolgerlo nei loro discorsi, ma altrettante volte lo lasciavano fuori, certi che il loro amico non se la sarebbe presa da quanto era concentrato sulle noiose pagine del libro del loro maestro - pendeva letteralmente dalle parole messe in quegli imponenti tomi.
In quei momenti era come se a tavola ci fossero solo loro due, tant'č che un giorno Kėli parve non volersi lasciar sfuggire quell'occasione.
Perché non da poco lui e suo fratello erano riusciti a comprenderne il significato della loro attrazione reciproca e della loro cosiddetta 'relazione', che fino a quel momento si era basata sulla dolcezza e sull'affetto fraterno.
Si erano scoperti innamorati l'uno dell'altro, e dopo aver superato la fase dell'iniziale rifiuto ed aver raggiunto fortunatamente quella dell'accettazione, tutto ciō che li circondava aveva iniziato a vertere sul sesso.
Erano giovani in fondo, e stavano scoprendo i piaceri del corpo - le carezze, i loro corpi che si sfioravano, quella punta di dolore che lentamente diventava sempre pių piacevole durante la penetrazione -, ma fin quando si chiudevano in camera ad esplorare la loro sessualitā non c'era nulla di male in quello che facevano... tuttavia Fėli non aveva fatto i conti con suo fratello.
Kėli era sicuramente quello meno assennato tra i due. Gli piaceva sperimentare e giocare, e forse proprio a causa di quella sua curiositā - che spesso rasentava la follia - riuscė a trovare interessante lo stuzzicare suo fratello con lo sguardo e con dei piccoli gesti mentre erano pacificamente seduti a tavola - istigandolo senza alcun pudore a reagire nonostante la presenza di Ori, ancora ignaro di tutto.
Lo stava seducendo con maliziose occhiate che racchiudevano erotiche promesse ed allettanti proposte, ma Fėli sapeva di non poter cedere. Perché non erano soli, con loro c'era Ori - che mangiava lentamente un panino mentre leggeva - e non voleva che il loro segreto venisse scoperto.
Fėli inizialmente tentō quindi di ignorare gli eloquenti sguardi di suo fratello, concentrandosi sulla sua minestra, ma nonostante tutti gli sforzi... non poteva davvero fare a meno di guardarlo. Era come se i suoi occhi fossero attratti da Kėli... era come se fosse quello il loro posto.
E si ritrovava ad osservare il minore mangiare con lui, notando quanto fosse volutamente lento nel portare il cucchiaio alle labbra che venivano poi prontamente molestate dalla lingua. Fėli tremava, scosso e quasi eccitato da quei voluttuosi movimenti, e si ritrovava ovviamente ad abbassare lo sguardo sul proprio pranzo, immergendovi il cucchiaio nel tentativo di mangiare... ma puntualmente, in un circolo vizioso che rendeva vani tutti gli sforzi, i suoi occhi tornavano su Kėli e sui suoi sensuali gesti.
Era un gioco eccitante, basato non solo sugli sguardi, ma anche sul rischio di essere doppiamente scoperti - anche se Ori continuava a leggere, prendendo di tanto il tanto degli appunti.
Solo Fėli si premurava - e preoccupava - di controllare che il giovane Nano fosse ancora interessato al libro e non al loro gioco - loro?, si disse, ma se stava facendo tutto Kėli! -, prima di posare di nuovo gli occhi su suo fratello.
" Č deliziosa, non trovate?", domandō il minore, rigirando lentamente il cucchiaio nel piatto.
" Mh-mh...", rispose distratto Ori, addentando un panino.
Fėli non aprė bocca, tenendo gli occhi fissi su quelli del fratello - che andō ad appoggiarsi alla sedia con un braccio - fino a quando non riuscė pių a sostenerli.
E come qualche istante prima - e quello prima ancora - prese una buona porzione di minestra ma, al contrario delle altre volte non raggiunse la sua destinazione.
Kėli aveva allontanato il cucchiaio sporco dal piatto, avvicinandolo lentamente alle labbra.
Non era intenzionato a mangiare, voleva solo... torturarlo. Perché la rosea lingua che abbandonava le sue labbra per andare a raccogliere le gocce di minestra che scivolavano verso il basso e che leccava lasciva il cucchiaio per ripulirlo, beh... era un'allusione troppo chiara per lasciarlo indifferente!
Gli sfuggė un mezzo gemito, ed il suo viso parve letteralmente prendere fuoco, ed in tutto quello Kėli - senza mai smettere di guardarlo malizioso - continuava a ripulire con la lingua il cucchiaio, costringendolo a stringere le gambe come se quello potesse impedirgli di eccitarsi ulteriormente.
Lo insultō pių volte mentalmente, quasi con rabbia per averlo fatto eccitare, ritrovandosi poi incoerentemente a desiderare con la stessa intensitā di quell'ira di sentire le labbra di suo fratello - che in quel momento succhiavano in un modo quasi osceno la punta del cucchiaio - su di sé.
Se solo non ci fosse stato Ori, lo avrebbe preso lė, piegandolo sul tavolo come la pių volgare delle prostitute, tenendogli le gambe cosė larghe da fargli quasi male... ma non gli era permesso e quello suo fratello lo sapeva benissimo, per quel motivo continuava a stuzzicarlo.
" Fėli? Va tutto bene?", e come se non ci fosse fine alla sua sfortuna Ori sollevō lo sguardo dal suo libro, trovando impossibile non notare il viso arrossato del Nano ad il piatto di minestra quasi intatto.
" C-cosa?", biascicō confuso.
" Non hai quasi mangiato.", constatō preoccupato il pių piccolo dei tre.
" Magari non gli va la minestra.", commentō maliziosamente divertito Kėli.
" Ma č anche arrossato...", aggiunse Ori avvicinandosi all'amico come per sincerarsi delle sue condizioni. " Hai la febbre?"
" No! Non ho la febbre!", esclamō Fėli, tirandosi indietro come per impedire al pių giovane di scoprire lo stato nel quale versava il suo corpo - sarebbe stato troppo imbarazzante.
" Hai bisogno di un letto, vero Fee?", ghignō Kėli, ed il maggiore ringraziō mentalmente 'l'ignoranza' di Ori che sicuramente gli impedė di sentire la malizia di quella domanda.
" Sė, forse č meglio che tu vada a letto.", assentė il pių piccolo. " Devo avvertire vostra madre?"
" No, lascia fare a me, Ori.", dichiarō tranquillo Kėli, alzandosi e portandosi rapidamente alle spalle del fratello. " Non preoccuparti... č in ottime mani.", aggiunse con un ampio sorriso.
" Mi fido.", rispose a sua volta Ori, osservando senza fiatare i suoi amici allontanarsi, ritrovandosi poi a sospirare quando sentė la porta della loro camera chiudersi quasi con violenza - come se fosse stata spinta da due corpi.
Non ci voleva un genio per capire cosa stessero facendo - né per immaginare ciō che aveva spinto Fėli ad ignorare quasi del tutto il pranzo -, ed Ori era anche abbastanza sveglio per essersi reso conto giā da tempo di quella relazione.
Ovviamente aveva mantenuto il segreto - erano i suoi migliori amici -, ma giunti a quel punto, aveva preferito fare il finto tonto e donare ai due un po' di intimitā prima che Fėli perdesse la testa lė sul tavolo e 'punisse' Kėli per la sua impudenza - sarebbe stato uno spettacolo decisamente interessante, ma di certo inopportuno.

 

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