Libri > Cinquanta sfumature di...
Ricorda la storia  |      
Autore: Kristeen Cullen    19/03/2013    8 recensioni
Alla fine del grigio, quando Christian frusta Anastasia e i suoi sentimenti dopo essere rimasto senza lei ...
Genere: Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Anastasia Steele
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Un momento di pura follia in auto con le mie amiche, mentre loro la cantavano io ho ripensato ad Ana e Christian e ho sfornato questo. Spero vi piaccia ^^

«Ti mostrerò fino a che punto ti può fare male, così potrai decidere.» Mi fermo davanti alla porta. «Sei pronta?» Annuisce, decisa, e mi sento leggermente stordito.
Questa ragazza mi confonde, un attimo prima scappa per non essere punita, e adesso si offre volontaria. Impallidisce.
Ha paura? Le mostrerò cosa sono davvero. Così potrà decidere una volta per tutte.
Io sono un sadico ma lei non lo sa. Questa ragazza dai capelli castani e gli occhi azzurri e dolci mi ha stregato.
Apro la porta, tirandola per il braccio entro nella stanza dei giochi, prendo una cintura dalla rastrelliera vicino alla porta, e la trascino verso la panca di cuoio rosso
in fondo alla stanza.
«Chinati sulla panca» mormoro. Si china sul liscio, morbido cuoio. Le lascia tenere addosso l’accappatoio, è già la prima volta, non voglio denudarla del tutto e farla sentire un oggetto del mio piacere, anche se amo vedere la sua pelle candida arrossarsi sotto i miei colpi decisi.
«Siamo qui perché hai detto di sì. E perché sei scappata da me. Ti colpirò sei volte, e tu conterai insieme a me.»
Non devi mai scappare da me Anastasia, sei troppo importante per me, non devi farlo mai più, te lo meriti di essere punita per essere scappata dalle mie braccia.
Sollevo l’orlo dell’accappatoio guardo la sua bellissima pelle candida. È una ragazza stupenda, ed è mia!
Le accarezzo piano il sedere, passando la mano calda su entrambe le natiche e lungo le cosce.
«Farò quello che sto per fare così ti ricorderai che non devi mai scappare da me. Per quanto sia eccitante, non voglio che tenti di scappare mai più» ordino.
«E poi hai alzato gli occhi al cielo. Sai cosa penso di
quel gesto.» Afferro la carne della sua schiena con decisione, il dominatore che è in me sta riemergendo dopo una lunga vacanza.
Mi preparo per colpirla, l’idea mi eccita oltre ogni dire.  Il colpe le arriva forte,
schioccandole  sul sedere con il morso della cinghia.
Grida e fa un enorme respiro, non si aspettava facesse così male?
«Conta, Anastasia!»  ordino.
«Uno!» grida, e suona come un’imprecazione.
«Due!» urla. Ho il respiro roco e spezzato, non vedo l’ora di prenderla in questa stessa posizione.
«Tre!»
«Quattro!» grida «Cinque.»
«Sei»  getto la cinghia dietro di me, poi prendo la mia Anastasia
tra le braccia, sono affannato e pieno di compassione… Forse ho esagerato …  
«Lasciami andare… no…» E mi ritrovo a lottare per
Non farla scappare.
«Non mi toccare!» sibila. Mi guarda e io vengo sommerso dalla paura tanto da sbarrare gli occhi, sono sconvolto, Si asciuga rabbiosamente le lacrime con il dorso delle mani e mi
rivolge uno sguardo assassino.
«È questo che ti piace davvero? Vedermi così?» Si
strofina il naso nella manica dell’accappatoio.
«Sei un bastardo squilibrato!»
«Ana» la imploro sconvolto.
«Non osare chiamarmi Ana! Devi risolvere i tuoi
cazzo di problemi, Grey!» Con queste parole, si gira
ed esce di corsa dalla stanza dei giochi, chiudendosi
la porta alle spalle.

Sono tre giorni che non vedo ne sento Anastasia solo Dio sa quanto mi manca.

Scusami
Se ho bisogno di chiamarti qualche volta per sentirmi meglio                                                                                                                                         Se ogni notte io ti sento così forte che rimango sveglio 

Se ho lasciato la tua foto accanto al letto e non l'ho tolta mai 
Se rileggo quel messaggio che mi hai scritto prima di andar via 


Afferro il suo blackberry e ascolto nuovamente la sua voce registrata.

“Non sono disponibile lasciate un messaggio”

Si, lei non è disponibile … ha lasciato tutti gli oggetti che le ho regalato qui, non vuole più saperne di me ..
Ormai non riesco più a dormire. Ho fatto fare una copia della foto del dossier di Anastasia, la tengo nel mio studio, ormai li passo le notti, mi da compagnia mentre termino l’aliante che mi ha regalato ...  
Afferro il biglietto che mi ha lasciato con esso :

Questo mi ha ricordato un momento felice.
Grazie.
Ana

Il mio letto è impregnato di lei, del suo profumo, è una pugnalata ogni volta che entro in quella stanza con il letto ancora disfatto, perché l’ultima a dormirci è stata lei.
Mi viene da piangere ogni volta che entro qui …

Scusami 
Se non sono stato come mi volevi e se non son perfetto 
Se non ti ho telefonato per il giorno del tuo compleanno 
Se non resto indifferente adesso che c'è un altro al posto mio 
Se non riesco a fare a meno di pensare a quanto è colpa mia
 

Ovviamente non sono la persona giusta per lei, devo lasciarla andare, merita qualcuna che la ami …
Ma come posso lasciarla andare se al pensiero che lei possa essere anche solo sfiorata e guardata con gli occhi dell’amore da un altro mi uccide?

Perché ogni volta penso 
Che io non ti ho detto mai 
Quel ti amo maledetto che io adesso griderei 
Ma ormai non c'è più tempo 
E anche se io lo so che mi ami non ritornerai 


«Mi sono innamorata di te, Christian.»
 
«No. Non puoi amarmi, Ana. No… è sbagliato.»
«Sbagliato? Perché sbagliato?»
 
«Insomma, guardati. Non posso farti felice.»
«Ma tu mi fai felice.»
«Non adesso, non se faccio quello che voglio fare.»
«Non supereremo mai questa cosa, vero? Allora… è meglio che io me ne vada»
 
No, non ti ho detto che ti amo, ho avuto paura nel sentirti dire queste splendide parole : Ti amo. Ma se potessi tornare indietro …
“TI AMO”
Urlerei … ma ormai non c’è più tempo, e anche se io lo so che mi ami non ritornerai …

Scusami 

Se ripenso a quando noi ci inventavamo già la nostra casa 
Se ti vedo che mi aspetti ancora sveglia con la luce accesa 
Se ti sento ancora ridere da sola per quel vecchio film 
Se ritorno col pensiero a quella festa a cui ti ho visto lì 

Ripenso alla sua festa di laurea …
A quante volte lei si è alzata dal mio letto per andare alla ricerca di me, e sedersi ascoltandomi suonare.

Perché ogni volta penso 
Che io non ti ho detto mai 
Quel ti amo maledetto che io adesso griderei 
Ma ormai non c'è più tempo 
E anche se io lo so che mi ami non ritornerai, tu non ritornerai 


No … non ritornerai.  

Perché ogni volta penso 
Che non ti ho detto mai 
Quel ti amo maledetto 
E anche se io lo so che mi ami non ritornera

Ti amo Anastasia, si io ti amo. E adesso che l’ho capito, quanto tu sia importante per me, non tornerai …

Ma se adesso stai pensando che ti sei sbagliata 
Chiudi a chiave l'orgoglio che hai dentro e vieni qui da me 
A me basta anche una volta per dirti tutto quel che sento 
Perché l'amore è più forte di quel ti amo maledetto 


Lo faresti?
Chiuderesti l’orgoglio a chiave per me?
Me lo merito? Assolutamente no …
Mi sono fatto scappare l’unica donna che io abbia mai amato, e che grazie al cielo condivide i miei stessi sentimenti.

Quel ti amo maledetto 
E anche se io lo so che mi ami non ritornerai 


Prendo la nuova E-mail di Anastasia dalla rubrica, ottenuta grazie a Barney e le scrivo. Devo provarci con tutte le mie forze!
 

Da: Christian Grey
A: Anastasia Steele
Data: 8 giugno 2011 14.05
Oggetto: Domani
Cara Anastasia,
perdona questa intrusione al lavoro. Spero che stia andando bene. Hai ricevuto i miei fiori? Ho visto che domani ci sarà l’inaugurazione della mostra del tuo amico alla
galleria, e sono sicuro che non hai avuto il tempo di comprare una macchina. La strada è lunga. Sarei più che felice di accompagnartici io, se tu lo volessi.
Fammi sapere.
Christian Grey
Amministratore delegato, Grey Enterprises Holdings Inc.

   
 
Leggi le 8 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Cinquanta sfumature di... / Vai alla pagina dell'autore: Kristeen Cullen