Storie originali > Romantico
Segui la storia  |       
Autore: Danielle Johnson    07/10/2007    1 recensioni
Una ragazza, un ragazzo. Lei è segretamente innamorata di lui. Lui è segretamente innamorato di lei. La loro amicizia è indissolubile ma una serie di eventi rischiano di farla sgretolare pian piano. Riusciranno a sistemare tutto? Ne vale la pena? Il gioco vale la candela?
Genere: Romantico, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: Lemon | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
***Assurdamente Noi***

Eccoci, trasportati dalla follia del momento, trasportati dal nostro sbagliato amore, perchè così non può andare, non può davvero succedere, non a noi, noi amici, noi inseparabili, noi innamorati...
Non mi interessa tutto questo, volevo vivermi questo momento e lo sto facendo, da persona grande, da persona adulta che sa ciò che le spetta, quello a cui sta andando incontro, che non sa quanti problemi la scelta che in quel momento sta facendo le causerà...

Prologo

Era una giornata normale, almeno per me e la mia vita monotona, un normalissimo sole d'estate che veniva attraversato
ogni tanto da qualche nube bianca come il latte, e lì ripensai a quella volta che a casa di mia nonna io e Jay ci divertivamo
ad immaginare la forma delle nuvole, certo, era successo qualche anno prima, ma era sempre bello rivivere i ricordi, soprattutto
se quei ricordi mi facevano tornare in mente lui.
Jay era un ragazzo col viso da diavolo, come amavo chiamarlo.
I lineamenti erano un po' spigolosi e gli conferivano un aria matura nonostante i 18 anni appena compiuti, la sua pelle era diafana,
i capelli castani avevano un'aria curatissima ma spettinata e i suoi occhi erano di un verde brillante, molto chiaro e ben visibile
anche da una distanza notevole... per non parlare poi del suo fisico da urlo!
Ma non era questo che mi aveva conquistata, anzi, prima di conoscerlo realmente lo consideravo perfino un ragazzo superficiale e
privo di principi... e poi... e poi mia sorella si era fidanzata con suo fratello rendendoci praticamente costretti a conoscerci.
INIZIO FLASHBACK
"Ciao" dissi sbuffando, non mi piaceva affatto quella situazione.
"Ehi, che sorpresa... Quindi siamo praticamente imparentati" disse alzando un sopracciglio, non si aspettava di vedere me
"Decisamente inopportuno" concordai con il suo sguardo, ovviamente sapeva che lo consideravo ripugnante, non l'avevo mai nascosto
nonostante ci fossimo parlati appena due volte.
"Già, orribile" disse, intuendo il mio finto sarcasmo.
"Oh taci, razza di scemo, non ho chiesto io questa maledetta situazione!" dissi, stava facendo la parte dell'indifeso, del cucciolo da curare.
"Perchè non provi a trattarmi civilmente una volta tanto? Si può sapere perchè sei tanto ostinata nei miei confronti?" mi chiese,
la nostra conversazione stava predendo una piega inaspettata.
"Vediamo se riesco a rinfrescare la tua memoria: Olly" risposi, mi accorsi subito che il suo sguardo, a quel nome, si fece strano,
ma non lo conoscevo abbastanza per giudicare da cosa era dovuto.
"Ah, la tua amica... Lo sapevo che eri una ragazza piena di pregiudizi" mi disse facendomi arrabbiare ancora di più.
"Tu non sei da meno" con lui era facile controbattere, se fosse stata un'altra persona probabilmente mi sarei curata di rispondere un
po' meno a tono, ma lui, dal mio punto di vista, meritava di essere attaccato.
"No, infatti, ma almeno io non ti critico... Anzi..." stava per dire qualcosa ma lo fermai.
"Sei solo un deficiente!" commentai.
"Lo so... Ora per favore possiamo ricominciare da capo?"la sua espressione era indecifrabile, la sua mano tesa era verso di me,
ma come? Io lo attaccavo e lui voleva essermi amico? Non riuscivo a capirlo...
"Non ci penso minimamente... Ho le mie idee su di te e mi rifiuto di esserti amica" per l'ennesima volta lui s'incupì per poi
riportare la mano sulla gamba.
"Ero innamorato di Olly" bisbigliò con un tono di voce appena percettibile, possibile che fosse vero?
Decisi di concedergli il beneficio del dubbio, al riguardo, ma ciò scatenò una mia reazione rabbiosa, Olly era la mia migliore amica e
era uscita distrutta dalla loro rottura.
"Ma questo non ti ha impedito di spezzarle il cuore, vero?" chiesi, se fossi stata in lui mi sarei data uno schiaffo, infondo io ne sapevo
ben poco di come era finita tra loro.
"Spezzarle il cuore?" mi chiese alzando un sopracciglio, la sua espressione da angelo indifeso mi calmò.
"Esatto, l'hai lasciata..." bisbigliai frastornata, perchè il mio cuore aveva appena fatto un gesto che non avrebbe dovuto fare.
"L'ho lasciata perchè mi tradiva con il mio migliore amico" mi spiegò, la ferita era ancora aperta, e si vedeva bene,
eppure erano passati mesi da quando si erano lasciati.
"Ehhh? Non ci posso credere!" esclamai, ecco perchè Olly aveva sempre evitato quel discorso...
"Credici, d'accordo?" disse sorridendo della mia espressione decisamente buffa.
"Ok, ricominciamo da capo... Io sono Dany" stavolta fui io a tendere la mano, sorridente.
"Eh no... Mi devi delle scuse... Ho le mie idee su di te e mi rifiuto di esserti amico" mi rinfacciò,
io sorrisi facendo una linguaccia e lui tese la mano stringendo la mia "Jay" disse in un soffio...
FINE FLASHBACK

Ma questo era successo tre anni prima, ormai io e Jay eravamo inseparabili, ci potevamo dire tutto,
un rapporto che con altri o altre non avevo mai avuto. Le nostre famiglie ci consideravano una coppia sicura, che aspettava solo una conferma ufficiale,
ma ogni volta che qualcuno ci chiedeva se stavamo insieme noi precisavamo che eravamo amici e nient'altro.
Mi chiedevo sempre se lui mi considerasse effettivamente solo un'amica e quel giorno ne ebbi la conferma.
Ero sul terrazzo di casa mia a godermi gli ultimi giorni dell'estate, appena un mese dopo sarebbe ricominciata la scuola e
non avrei avuto neppure un attimo per me... Quindi perchè sprecare così il tempo?
Il citofono in terrazzo, collegato con quello di casa, squillò, e fui costretta a rispondere.
"Si?"
"Sono io" era lui, come non riconoscere la sua voce?
"Sono in terrazzo, vieni qui?" chiesi
"No, meglio in casa" mi disse, aveva quel tono grave che così poche volte avevo sentito che mi mise in stato di preoccupazione.
Aprii e scesi le scale, arrivando in salotto dove c'era lui ad aspettarmi. La sua faccia, solitamente perfetta, era decisamente... da pugile!
"Ma che diavolo...?"
"Niente ramanzine, per favore..."
"Ivan?" chiesi, a giudicare dal sopracciglio rotto e lo zigomo arrossato si erano presi a pugni... e non solo!
"Sì, è successo" mi rispose comminando verso la mia camera e sedendosi sul letto
"Oh" notò la mia faccia triste ma non disse niente, pensando che ero triste per lui. Era stato con Alice, Ivan li aveva scoperti...
"Non fare quella faccia" mi disse accennando un sorriso, pessima mossa, una smorfia di dolore affiorò sul suo viso.
"Non faccio assolutamente nessuna faccia... Ringrazia che sei ancora tutto intero, si può sapere che ti salta in mente? Ivan ha quasi 10 anni in più di te!"
"Ha anche il cervello di una gallina, se è per questo..." cominciò, lo zittai io con un gesto
"Vado a prendere la cassetta del pronto soccorso, tu intanto spogliati..." gli dissi, avevo notato che zoppicava, nulla sfuggeva al mio occhio critico
"Guarda che ti prendo in parola, eh..."
"...Scemo!"urlai, dal bagno. Quando tornai in camera lui aveva solo i boxer, ero abituata a vederlo così,
in fondo era capitato di dormire insieme, ma a quei tempi rifiutavo di essere così presa da lui...
Invece da un po' di tempo l'avevo accettato... Ed ero imbarazzatissima!
Mi avvicinai noncurante del suo sorriso malizioso e diedi un occhiata abbastanza veloce al suo petto e alle sue braccia,
aveva qualche graffio, probabilmente dovuto ad una caduta a terra o a qualcosa di simile. Anche le gambe avevano qualche taglio.
Disinfettai le ferite e mi ritrovai a riempirlo di cerotti.
Ad un certo punto, mentre mi avvicinavo alla sua faccia notai che il suo zigomo, quello non violaceo, era arrossato.
Stavamo praticamente ad un millimetro l'uno dal viso dell'altra.
Lui sospirò e fece per avvicinarsi ulteriormente ma cercando di accertarsi se era ciò che volevo anch'io.
Esitante le nostre labbra si fecero più vicine, impercettibilmente lente, cercandosi e ci scambiammo un bacio.
Così le sue mani si fecero più avide e dai miei capelli si portarono al bordo della maglietta bianca larga che usavo per dormire,
talmente piena di buchi da sembrare una groviera, sfilandomela.
Si fermò, staccandosi appena per parlare.
"Sicura?"
"Sicura" confermai portando le mie labbra alle sue.
Poco dopo se ne andarono anche i pantaloncini con il resto della biancheria..

.
Quando mi svegliai la sera era calata insieme al mio buonumore, sul letto accanto a me si poteva vedere un bigliettino,
scritto con la sua scrittura assurdamente bella ed elegante:
"Scusami, Scusami tanto... Ma credimi...
E' meglio così...
Jay"

--------------------------------------------------->To be continued!

Questa storia è nata dalla mia fantasia, da un mio sogno notturno, più che altro... Beh, che dire? E' la mia prima storia, spero che vi piaccia e... RECENSITE!
  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Romantico / Vai alla pagina dell'autore: Danielle Johnson