Serie TV > Glee
Segui la storia  |      
Autore: brittbritt    20/03/2013    1 recensioni
Aprile 1912, la vita di due piccole bambine viene sconvolta dall'affondamento del Titanic, la nave che le trasportava per motivi diversi verso il Nuovo Continente. Ancora non si conoscono ma Santana e Brittany si salveranno la vita a vicenda, anche se in due modi completamente differenti. Una volta cresciute dovranno far fronte ai sentimenti che scoprono di provare l'una per l'altra. Sentimenti che nell'America della prima metà del '900 possono solo essere combattuti.
"sei come la vita e come l'oceano Santana. Mai uguale, mai monotona e sempre imprevedibile"
Genere: Drammatico, Romantico, Storico | Stato: in corso
Tipo di coppia: FemSlash | Personaggi: Brittany Pierce, Santana Lopez | Coppie: Brittany/Santana
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Note dell'Autrice
Ciao a tutti! E' la mia prima fan fiction in assoluto e ho tipo l'ansia da prestazione. Spero vi piaccia l'idea, il seguito arriverà presto (sempre che non mi arrivino pomodori contro lo schermo. A quel punto chiuderò qui la mia attività di scrittrice!) 

 

 

 

Era il 10 Aprile 1912 quando Lady Cornelia Pierce accompagnò a Southampton la sua famiglia. Una volta arrivati al porto aiutò la sua nipotina a scendere dall’autovettura mentre suo figlio John aiutava Gustav, l’autista tedesco, a scaricare i numerosi bagagli.

Con un grande sospiro Lady Cornelia guardò verso sua nuora, Elizabeth, con un unico pensiero nella mente “è un’americana”. Non è che la moglie del figlio non le piacesse, solo che avrebbe preferito un matrimonio con una ragazza inglese come Lady Dorothy ad esempio. Per lo meno il John non sarebbe stato costretto a fare lunghi viaggi dal vecchio al nuovo continente solo per rivedere la madre.

“Mamma mamma! Guarda la nave… è immensa! Ha uno…due…tre…quattro camini!” esclamò tutto ad un tratto la piccola Brittany indicando con la piccola mano verso il colosso

Elisabeth prese in braccio la figlia e cominciò a saltellare felice sotto lo sguardo allegro del marito e gli occhi gelidi della suocera.

“Ha ben due fumaiole in più della nave che abbiamo preso per arrivare qui, vuol dire che è più veloce e ci divertiremo di più” disse alla bambina.

“Mamma è arrivato il momento di salutarci, se tutto va bene torneremo a trovarti per il tuo compleanno in Febbraio” cominciò John abbracciando la madre “Brittany vieni a salutare la nonna!” Gli occhi azzurri della piccola si specchiarono in quelli scuri della più anziana “arrivederci nonna, mi hai fatto passare la vacanza più bella di tutte” aggiunse con un sorriso. Lady Cornelia si abbassò e diede un piccolo bacio sul naso alla nipote. “Ci vediamo presto scricciolo, e non correre quando sei sul ponte che se cadi in acqua sono guai!”.

“Cornelia se decidi di mettere da parte le tue opinioni sull’America noi ti aspettiamo per l’estate in Ohio!” lei e la nuora si scambiarono un fugace sorriso e due baci sulla guancia e l’anziana risalì in vettura dopo aver dato un ultimo buffetto in testa alla nipote e alla sua bambola.

Dopo aver affidato le valigie ad un marinaio, Brittany, con una mano a ciascuno dei genitori entrò nel lussuoso atrio. Davanti a sé c’era un fantastico scalone che portava alle camere ed ai ponti. La famiglia Pierce era abbastanza abbiente da potersi permettere due stanze comunicanti in prima classe. John era il proprietario di una delle testate americane più famose. Il fondatore era il defunto padre di Elizabeth ed infatti i due si erano conosciuti e subito innamorati ad una delle cene del giornale quando John era solo un ricco e nobile giornalista inglese da poco arrivato nel nuovo continente. La famiglia risiedeva a Lima, nella contea di Allen, Ohio. Circa una volta all’anno si mettevano in viaggio verso l’Inghilterra anche se mai avrebbero voluto trasferirsi lì. “Non apprezzano la mia creatività” diceva sempre Elizabeth. Come testimoniava il bel corpo che il marito continuava ad adorare nonostante l’abitudine di vivere insieme, era una ballerina. Non una di quelle che danzavano nei teatri o al cinema, ballava solo per se stessa o davanti a familiari ed amici, ma non per questo era meno brava. Amava andare alle feste con John per poter danzare con lui il Valzer austriaco che era il suo ballo preferito. Inoltre Lily (così era chiamata affettuosamente dal marito) si dedicava totalmente alla bambina, curando la sua educazione senza l’ausilio di una tata o una tutrice.

Un rumore fortissimo echeggiò nella sala

“Papà stiamo partendo! Andiamo veloci sul ponte così possiamo salutare a terra e vediamo il fumo dai camini e può vederlo anche Lady Tubbington!” senza nemmeno aspettare la risposta dei genitori la piccola cominciò a trascinarli verso l’esterno con in braccio la bambola di porcellana che la nonna paterna le aveva regalato durante la permanenza inglese.

“Non ho ancora capito perché hai chiamato la tua bambola come la migliore amica della nonna Britt” disse sorridendo il padre

Davanti a loro videro la folla di persone che aspettavano la partenza del Titanic, il gigante dei mari. Centinaia e centinaia di persone salutavano e segretamente invidiavano i fortunati che potevano permettersi la traversata. Brittany in compagnia di altri bambini ricambiava felice questi saluti. Vicino a lei c’era la sua amichetta Constance, si erano conosciute durante il viaggio d’andata sull’Olympic.

“Lord Blach, Lady Blach. E’ un piacere rivedervi, com’è andato il matrimonio?” Chiese John ai genitori di Constance mentre la nave lentamente si allontanava dal porto

“Oh non parliamone per favore prima che Aurèlie si metta nuovamente a piangere!” scherzo Lord Philip Blach

“Stasera a cena mi dovrete raccontare tutti i dettagli, non capita tutti i giorni di vedere la propria figlia maggiore sposarsi con un Duca della Scozia!” sorrise Elizabeth ad Aurèlie cercando intanto di riprendere Brittany che si sporgeva dalla balaustra per ammirare il porto che ormai si stagliava in lontananza

“Mamma io ho freddo però voglio ancora vedere il mare” si lagnò Brittany

“Facciamo così, adesso andiamo in cabina e mettiamo un bel vestitino caldo sia a te che a Lady Tubbington, ci prepariamo per cena e poi subito a dormire, e ti prometto che domattina prima di arrivare a Cherbourg torniamo sul ponte e cerchiamo di vedere i pesci da quassù” .

Senza aggiungere altro le due rientrarono sorridenti all’interno lasciando John a salutare le persone conosciute a bordo della nave.

Nessuno di loro immaginava quello che sarebbe successo dopo pochi giorni. Nessuno immaginava la tragedia che avrebbe scosso le loro vite. Ma soprattutto nessuno avrebbe immaginato che in questa tragedia arriverà qualcun altro a scuotere la vita alla piccola Brittany Susan Pierce.

  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Glee / Vai alla pagina dell'autore: brittbritt