Finalmente il grande giorno era arrivato, dopo anni spesi a sognare e fantasticare il sogno di Becca si stava realizzando! Tutto era pronto, Los Angeles la stava aspettando e non stava più nella pelle! Nelle ultime settimane non era nemmeno più riuscita a dormire dalla felicità e fortunatamente non era sola…erano anni che condivideva questo sogno con la sua besty Alessia, ormai parte della sua anima nonostante abitasse a quattro ore di distanza da lei.
Quella mattina Becca si svegliò presto, tempo di fare colazione e salì su quel freccia rossa dopo aver salutato i suoi genitori increduli, tristi ma felici per lei. Le sembrava tutto così troppo bello e lo era, lo era davvero!
4 ore dopo, Becca arrivò a Milano, scese dal treno e intravide Alessia che la aspettava…
B: “Ehi! Ale, Sono qui! Finalmente ci siamo! Sembra un..un sogno, vero?” disse commossa 
A: “Ehi, finalmente! Ancora non ci credo! Che, aria da American Person che hai di già!” ..B: “Ahah, ah si? Fine! You too! … Ci conviene chiamare un taxi, tra tre ore abbiamo l’aereo!”
Alessia e Becca chiamarono un taxi che arrivò dopo circa 10 minuti, vi salirono e arrivarono all’aeroporto di Milano-Malpensa.. Appena entrarono nell’aeroporto, Alessia e Becca fecero tutto ciò che era necessario fare per potere prendere un aereo, preparandosi psicologicamente a quasi dieci ore di viaggio!
Dopo circa tre ore l’aereo era pronto a ospitare tutti i passeggeri di quel viaggio. Le due amiche si avviarono verso il passaggio apposito ed entrarono nell’aereo. Cercarono i loro posti e si sedettero curiosando un po’ in giro per vedere chi altri avrebbero condiviso con loro quel viaggio. Piano piano l’aereo cominciava a riempirsi sempre di più, quando improvvisamente due ragazzi bellissimi arrivarono dal corridoio e si sedettero vicino a loro…Becca e Alessia si guardarono negli occhi molto entusiaste, si erano capite subito con un semplice sguardo: che bei boys!
Dopo circa mezz’ora l’aereo partì, e le due amiche cominciarono a passare il tempo risolvendo i quiz della settimana enigmistica. Passò circa un’ora e Becca disse ad Alessia a bassa voce “Ma secondo te sono italiani?” “boh! Non lo so!” rispose Alessia .. “dai chiedigli che ore sono, chiedilo a quello con la maglia verde, please” disse Becca e Alessia si fece convincere e rispose “ok..”
Alessia chiese quindi al ragazzo misterioso “Scusa, mi sai dire che ore sono? ho spento il cellulare per via dell’aereo ma non ho l’orologio” e il tipo disse all’amico “Darren! What did she say?” e il ragazzo replicò: “Grant you are a disaster!” poi, rivolgendosi verso le due ragazze continuò dicendo: “Perdonatelo, e non sa per niente l’italiano, io lo parlo un po’ ma devo ancora migliorare” disse il tipo con cadenza americana. “Io sono Darren cmq” continuò.. “Grant io sono Grant” riuscì miracolosamente a dire l’altro. “Dove siete dirette?” chiese ancora Darren…”A Los Angeles” rispose di scattò Alessia stringendo il braccio di Becca senza farsi notare.
Durante il viaggio Becca e Alessia scoprirono che i due bellissimi ragazzi abitavano proprio a Los Angeles, ma l’aereo stava per arrivare, l’America era alle porte, L.A. grande.. chissà se mai li avrebbero rivisti, riconosciuti in quella così grande e magnifica metropoli californiana.