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Autore: Etiell    20/03/2013    3 recensioni
Volto il viso, posando i miei occhi su di te. Stai sorridendo, sembri felice. Ora anche tu mi guardi, mantenendo la gioiosa espressione. "Grazie" Mi sospiri spostandoti col tuo caloroso corpo sul mio. "Di cosa?" "Di avermi fatto capire com'è il paradiso in questi anni in cui si conosce solo l'inferno." Finisci la frase e poi mi baci, un bacio casto e puro, come solo tu puoi concedere.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Germania/Ludwig, Nord Italia/Feliciano Vargas
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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-Tra Soldato e Disertore-

*Ludwig POV*

 6 Aprile 1944

Oggi il sole splende nel cielo e l'aria primaverile comincia a farsi strada per i verdeggianti campi della tua terra. Siamo ormai da ore sotto questo albero che, a parer tuo, è il più bello e grande di tutta la zona. Il rumore della fresca brezza tra le fronde culla dolcemente la mia voce mentre ti delizio con la lettura di vecchie poesie tedesche che, da parecchio tempo, mi imploravi di farti ascoltare. Siedo a gambe incrociate, non molto lontano da te, sorretto dalla soffice erba verde ed inebriato dal suo profumo. Richiudo il piccolo libricino reso giallastro dall'inesorabile scorrere del tempo, posandolo sulle mie ginocchia. Poi ti guardo. Stai dormendo, sei sprofondato in un sonno felice, perché sul tuo viso l'espressione agitata da piccolo italiano ribelle si è dissolta. Ora non hai paura, ora sembri felice. E così ripenso al giorno in cui ci siamo conosciuti. Era febbraio e quel giorno la neve non voleva saperne di cessare la sua dolce caduta. Tu eri solo, lasciato indietro dal gruppo dei tuoi compagni che, forse, ti ritenevano troppo debole. Appena mi vidi alzasti il nero fucile che stringevi tra le mani puntandolo dritto al mio petto. Ma non sparasti. Nemmeno io lo feci e cauto continuai ad avvicinarmi a te. Io ti risparmiai la vita, cosa che di certo, nessun altro tedesco avrebbe mai fatto con un disertore. Ma ne è valsa la pena? Ne è valsa la pena tradire il mio giuramento e i miei compagni solamente per pietà? Questo continuo a chiedermi mentre mi muovo verso di te. Ti vedo leggermente infreddolito così mi tolgo velocemente la giacca dalle spalle e la sistemo sul tuo petto. Il tuo respiro è lento e ritmato, tanto da farmi desiderare di perdermi tra quell'aggraziato ondeggiare del tuo corpo. Mi avvicino ancora, sfiorandoti la guancia con le labbra, infastidito dai tuoi castani e ribelli ciuffi. In quell'attimo tutto mi è chiaro, ora capisco, ora conosco finalmente la risposta alla mia precedente domanda. Si, ne è valsa la pena. Ma ecco che ti svegli, facendo uscire allo scoperto i tuoi scuri occhi color nocciola per poi posarli sui miei. Sorridi imbarazzato mentre passi le mani tra i tuoi capelli per riportarli al giusto ordine.
"Scusami, mi sono appisolato" Ti giustifichi inutilmente continuando a sollevare i margini della bocca. "Perché mi stai fissando in quel modo?" Mi domandi, forse infastidito dalla mia strana presenza accanto a te. 
"Perché ora ho capito" rispondo dopo qualche secondo "ho capito che la mia felicità si trova proprio davanti ai miei occhi" Confesso sicuro delle mie parole, non dando importanza alle possibili conseguenze, penso solo a noi, a te, al tuo respiro, che vorrei tanto stringere tra le braccia. Tu continui a guardarmi mostrando un minimo di incredulità nelle parole appena sentite, tenendo le rosee labbra semi aperte. Le guardo, le voglio. Voglio assaggiarne il sapore, stringerle tra le mie, scaldandole così, con i nostri umidi sospiri. Per questo non indugio oltre e realizzo quell'ardente desiderio. Ora, finalmente, sento che cosa si prova a tenere l'amore tra le labbra. I miei occhi sono chiusi, per gustare al meglio quell'attimo così speciale. Li apro per un attimo allo scopo di controllare la tua reazione e riesco così a constatare che la gioia presente sul tuo viso è pari a quella che prova il mio animo. Porto così la mia mano sul tuo collo cominciando ad accarezzare ogni centimetro della tua calda pelle scoperta. Sento il tuo cuore battere come non mai nel momento in cui scendo con la mano sul tuo petto. Comincio a sbottonare la tua camicia celeste per mostrare finalmente ai miei occhi quel sottile ma perfetto corpo. Ovviamente il tuo dolce soffio lo rende più agitato, facendo ondeggiare il tuo torace con molta più frenesia rispetto a prima, dato che il tranquillo respiro dei sogni ha lasciato posto a quello dell'amore. Finalmente anche le tua mani, scampate alla momentanea paralisi, cominciano il loro lavoro. Si posano alla base della mia scura canottiera alzandola, col solo ed unico tentativo di sfilarla definitivamente dal mio corpo. Ti lascio fare, alzando le braccia per rendere più semplice l'azione. Ti soffermi a fissare ciò che le tue mani hanno scoperto cominciando a sfiorare il bottino con le tue affusolate dita. Mi piace questa sensazione, tanto da scatenarmi un leggero brivido di piacere lungo la schiena. Tu lo percepisci e cominci così ad avvicinare la tua bocca al mio petto riempiendolo di dolci baci. Cominci a scandagliarne ogni angolo  passando, di tanto in tanto, la tua morbida lingua sui miei muscoli. Ecco che finalmente giungi all'estremità dei miei pantaloni provocandomi un profondo e tenero lamento. Mi guardi interrogativo, desideroso del mio consenso nel procedere la tua frenetica discesa. Io non mi oppongo, bensì aiuto le tue frementi mani a compiere quel difficile movimento che si cela nel sciogliere la cintura stretta ai miei fianchi. Subito dopo impugni con forza la stoffa verde militare che ancora ricopre le mie gambe e, con un tiro deciso, la sfili velocemente scoprendo la mia diafana pelle nordica. Cominci ad accarezzare le mie cosce e ti avvicini lentamente alla mia bocca per gustare nuovamente il sapore delle labbra. Ma ora è il mio turno. Adesso sono io che decido di scendere fino alla tua cintura per liberarti dalla sua morsa. I miei gesti sono più rapidi e dopo pochi secondi trovo già la tua abbronzata carnagione sotto le mie mani. Le passo poi sui fianchi spigolosi ma ben formati, per poi avvicinarmi baciando il tuo ventre. è caldo, liscio ed io non posso fare a meno di apprezzare infinitamente quel dolce contatto. La cadenza del tuo sospiro aumenta, facendosi sempre più fragorosa, e la sento arrivare afosa sul mio collo.
"Prendimi, Ludwig" Mi sussurri all'orecchio portando le mani tra i miei biondi ed ordinati ciuffi. Io ti guardo, come se non avessi capito bene l'intenzione che riportavano le tue parole. "Sei sicuro?" Ti domando leggermente preoccupato.
"Sicurissimo" Sorridi mostrando un briciolo di strafottenza che subito sfocia in una serena tenerezza. Io comincio così ad accarezzarti le spalle creando una leggera pressione con i palmi nel tentativo di voltare la tua fragile figura. Ora è la tua schiena ad apparire sotto i miei occhi, ancora coperta dalla camicia che prontamente faccio scivolare via dal tuo corpo. Si mostra perfetta, tranne per una piccola cicatrice sotto la scapola sinistra che non fa altro che renderti sempre più eccezionale. E' inutile ancora una volta ho il bisogno di accarezzare il tuo corpo, di sentirlo sotto i miei polpastrelli per poterne ricordare ogni curva ed ogni aurea imperfezione. E così faccio, cominciando anche a seminare su di esso piccoli e calorosi baci. Scendo fino a raggiungere l'ultimo lembo di stoffa rimasto su di te e lentamente comincio a farlo scorrere lungo le tue gambe. Ora sei completamente nudo e quella visione non fa altro che procurarmi un enorme piacere. Voglio farti mio, proprio come mi hai suggerito poco fa ma la paura di procurarti dolore mi blocca. Non riuscirei mai a farti del male. Così mi avvicino al tuo orecchio
"Ne sei davvero sicuro, Feliciano?"
"Lo sono, Ludwig!" Affermi accarezzando lentamente il mio collo. Decido di non prolungare il tuo bramoso desiderio e dopo pochi attimi capisco che è giunto il momento di condurre tutto il mio amore dentro di te. Alzi il collo, soffocando un lamento. Mi preoccupo, non voglio farti male.
"Continua, ti prego" Ma le tue parole mi esortano a continuare e così lascio da parte il timore per far posto al piacere. Ti sento fremere sotto le mie mani mentre conduco il gioco tra i nostri corpi. Mi avvicino, carezzo la tua schiena, la bacio mentre provo il piacere più grande di tutti. Le tue braccia sono appoggiate al tronco dell'albero e la ruvida corteccia lascia su di esse piccoli sfregi rossi i quali sembri apprezzare, piuttosto che considerarli un fastidio. Emetti un altro lamento ed io non posso far meno di seguire il tuo esempio emettendone uno a mia volta. Ormai siamo una cosa sola, la campagna ci invidia, la natura ci invidia, perché nemmeno lei è mai riuscita a creare tanta meraviglia. Mi sento vivo finalmente, sento che c'è qualcosa o meglio, qualcuno per cui vale la pena andare avanti. Spero con tutto il cuore che i miei sentimenti siano gli stessi che provi tu.
"Ludwig… ah…" Percepisco il tuo piacere e questo aiuta la mia eccitazione a crescere sempre di più. Vedo le prime gocce di sudore scivolare sul tuo dorso e le avverto umide sotto ai miei palmi.
"Feli..Feliciano! Sto..Sto.." cerco di avvertirti che ormai sono arrivato al culmine del piacere
"Vai.. Continua!" Urli sottovoce con ardore. Ed ecco che vengo, soffocando in parte il mio orgasmico grido. Cadiamo entrambi sopra il soffice letto creato dall'erba fresca. Ansimiamo di gioia mentre il sole tra i rami disegna sui nostri corpi strane ed esotiche trame. Volto il viso, posando i miei occhi su di te. Stai sorridendo, sembri felice. Ora anche tu mi guardi, mantenendo la gioiosa espressione.
"Grazie" Mi sospiri spostandoti col tuo caloroso corpo sul mio.
"Per cosa?"
"Per avermi fatto capire com'è  il paradiso in questi anni in cui si conosce solo l'inferno." Finisci la frase e poi mi baci, un bacio casto e puro, come solo tu puoi concedere. Posi la tua testa sulla mia spalla mentre dolcemente comincio ad accarezzare i tuoi capelli umidi. E sono felice, sono felice perché il mio cuore mai aveva desiderato la pace, mai, finché non ha incontrato il tuo.




Angolino dell'autrice: Ciao a tutti! Rieccomi con una nuova one-shot scritta di getto in un momento di totale ispirazione! Devo ammettere che sono stata parecchio influenzata dal film "L'uomo che verrà" anche se di storie d'amore, purtroppo, non ce ne sono. Ma l'ambientazione (l'Emilia Romagna, dove abito io xD) e i fatti storici del tempo, mi hanno spinto a scrivere questa storia. Spero vi sia piaciuta, e a voi che avete letto con pazienza fino alla fine, non posso fare altro che dire grazie! Ah, un ultima cosa, è il mio primo rating arancione, per cui, siate clementi se potete! E la data è puramente inventata! A presto,
Moonlight__

 
  
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