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Autore: Marichetta    08/10/2007    2 recensioni
APPASSIONANTE VICENDA, riguardante la vita del personaggio che più rievoca la mia infanzia e i miei sogni, Ryo Saeba. Un intrigo degno del più perfido scrittore di gialli. Folle, come fosse scritto da Freud, prima di diventare il fondatore della psicoanalisi. Ricca di tutti i personaggi della saga, a partire da Mick, Miki, Umiboozu, RYO, KAORI, le sorelle Nogame, insomma tutti all’appello, per una FF che promette di non tralasciare nessuno. Non aspettatevi yaoi da me, vado sul classico, perché non saprei da dove cominciare, questo arduo compito lo lascio alla mia amica Elisa!Ovviamente, un pezzetto della mia FF va doverosamente dedicato alle mie due amiche, Lisa e Margherita. Fan di City Hunter fatevi avanti, non abbiate timore di giudicarmi, magari me lo merito perché la mia premessa potrebbe indurvi a pensare che la mia FF sia magnificamente splendida, potrete rimanere delusi. Come si dice sono brava a “vendere” i miei prodotti, ma non si è mai certi della qualità, lascio a voi il commento finale. Buona Lettura!Grazie. Marica.
Genere: Azione, Suspence, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Kaori/Greta, Miki, Ryo Saeba/Hunter, Saeko Nogami/Selene, Umibozu/Falco
Note: Alternate Universe (AU), What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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Sogni di una vita migliore

 

 

 “Il Ritorno”, film che parla della nuova ascesa della scrittrice fallita Marica, che tenta nuovamente di creare una nuova FF gradita a tutti, ma il più delle volte fa un buco nell'acqua. Capirete bene che il suo è un tentativo disperato di creare una storia originale per compiacere ogni ragazzo o ragazza che sia, ci riuscirà? Sta a voi vedere come andrà a finire, non vi rovinerò la sorpresa. Al cinema, fino ad esaurimento biglietti! Accorrete!

 

Prologhi stupidi a parte, sono ritornata come fossi il vostro peggiore incubo, non passerà giorno in cui non penserete alle mie opere di pura follia!Ah Ah Ah!

Oddio scusate, sono davvero esaurita di questi ultimi tempi, sto avviando una specie di progetto che spero vada in porto, ci sto mettendo impegno ed è per questo che non mi sono fatta sentire. Vabbè come se a qualcuno interessasse la vita di una ragazza strana come me! Sita ciao!!!Leggilo tutto, conto su di te, e anche se non mi puoi dar una spalla su cui piangere, nel caso la mia FF facesse orrore, conto tantissimo sulle tue recensioni, sii sincera, magari aggiungi qualche smielato complimento, non fa mai male, almeno a me! Lisa, socia e amica buongiorno!!!Grazie per tutto quello che fai, SAPETE GENTE, SENZA DI LEI NON POTREI POSTARE! Non ho internet!(Eli te sto a fa pure pubblicità!) Leggete i suoi racconti su Narto lei in arte si chiama Larz!

Scusate, oltre strana sono logorroica! Fate pure!

 

 

 

Sogni di un semplice uomo…        :  ricorda i puntini, ci tengo moltissimo!!Titolo del primo capitolo!

 

Contemplo il cielo mitigato dalle nuvole, irregolari, eppure cosi magnifiche. Dimenticandomi dei miei doveri primari. ‘Chi se ne importa!’ dovrei urlare, eppure per la mia patria, per il mio popolo lo devo fare. Devo. Questo vocabolo dal tono imperativo mi disturba, andrebbe meglio se ti dicessero,’Sarebbe tuo dovere Ryo’, ti incoraggerebbero, tuttavia lo stato Americano non adotta questo genere di accortezze. Mi piacerebbe avere un ideale, per cui sacrificare la mia vita, come la maggior parte dei miei compagni, una persona importante per cui morire su questo terreno dimenticato da Dio. Non esiste.

 

“Ryo sveglia! Siamo in guerra ricordi?” – Grida Umiboozu-

 

“Saremo circondati da migliaia di rumori, di bombe e spari, però…Maledizione il mio udito funziona benissimo!! Almeno tu, non rompere!”

 

“Ryo, vorrei, ma se ti dai uno sguardo intorno, ti accorgerai che la gente qui, cade come delle foglie, nella stagione autunnale, non ho il tempo di pensare al tuo animo delicato. Vai a piangere in un angolo, tenendoti il pollice in bocca, non mi interessa ma per favore, TOGLITI DI MEZZO!.”

 

“Dimmi un po’. Chi saresti tu? Il comandante delle truppe, di uno squadrone a me sconosciuto? NO? COME IMMAGINAVO, ALLORA VEDI DI DARTI UNA RAVVEDUTA, MAMMUT! ”

 

“Sei un grande imbecille Ryo, fingi di essere spavaldo, ma io… IO HO QUALCUNO CHE MI ATTENDE A CASA, TU? TU HAI SOLAMENTE I SOGNI A FARTI COMPAGNIA, INSIEME ALLE TUE STUPIDE FILOSOFIE. SIAMO IN GUERRA, NON C’E’ TEMPO DI PENSARE A COME SAREBBE IL MONDO SE FOSSIMO MIGLIORI. Questa è la realtà e se tu non lo capisci, lascia stare.”

 

“Dovresti farmi paura, ebbene hai sbagliato persona. Ti pentirai delle tue insinuazioni, troverò anche io un dannato scopo, non sentirti importante solo per il semplice fatto di avere una moglie che ti ama ad attenderti. Non è colpa mia, se non ho qualcuno da amare.”

 

“Forse è davvero tua la colpa, non credere di essere meglio degli altri Ryo, giudica prima te stesso.”

 

Umiboozu si allontana da me, sarà realmente, come dice? So che non sono sicuro di poter accettare qualcosa che vada più dell’amicizia con una persona, eppure credo che un tentativo dovrei farlo, quando capita l’occasione. Dopo tutto, sto combattendo una guerra non ho nemmeno il tempo utile, per mettere in pratica i miei sogni, o almeno una qualsiasi cosa che assomigli ad essi. Dannazione, se riuscissi a trovare il cavillo, un puntiglio di speranza che possa farmi trovare la “fede” in questa lurida guerra. Stranamente, per nostra grazia, le bombe sono cessate, allora anche loro dormono! Mi prendo queste ore per rimettermi nelle mie posizione supina sull’erba, ora al posto delle nuvole, si sta facendo largo la grande luna, maestosa, eppure cosi tentatrice. Mentre sto per abbandonarmi alla stanchezza, a poca distanza da me sento una bomba scoppiare, nemmeno l’avessi fatto apposta, ho parlato troppo presto. Miriade di soldati avanzano correndo verso quel punto, non poco distante da me. Cerco di isolarmi da quel caos, anche se dovrei correre anche io a vedere, eppure mi manca la voglia.

 

“RYO, VIENI PRESTO, ABBIAMO BISOGNO DI TE!”

 

“Arrivo, Arrivo…” mai un minuto di pace qui…

 

Appena arrivo sul posto, trovo con molta sorpresa che non è stata un’animale a passare sulla mina anti-uomo, ma un essere umano. Mi verrebbe voglia di rivolgere il mio disprezzo verso me stesso, per il mio comportamento da menefreghista assoluto, forse è questa la lezione che mi meritavo?Faccio largo verso la folla accalcata e dopo aver scansato molti uomini, ecco che vedo una donna, irriconoscibile, poiché torturata dalla bomba. La fisso per un attimo, il suo respiro è talmente flebile, che posso sentire i miei pensieri come parlassi ad alta voce. Ogni militare faceva silenzio, come a portare rispetto ad un morto, ma non era la fine.

 

“Maledizione, non vedete che è viva?Che fate li impalati?Volete ucciderla?”

 

“Ma…Ryo non vedi?”

 

“VEDERE COSA?IO VEDO UNA PERSONA IN DIFFICOLTA’!”

 

“E’ praticamente spacciata!”

 

SBANG!

 

Un forte pugno si ferma in pieno viso del povero soldato, che cade a terra con il sangue che gli compre la faccia. Ryo sentiva un ardore mai provato, fosse per quella donna stasa a terra, fosse per dimostrare che non era un uomo di sola carne, ma provava qualcosa, sotto la superficie di acciaio.

 

“Allora la prendo io, razza di idioti.”

 

Ryo, abbassandosi perse delicatamente la ragazza e la portò con se, verso la tenda più vicina, reggendo il suo fisico debilitato, si rese conto che doveva salvarla, non tanto per liberare lui dalla depressione, tuttavia voleva vedere la ragazza ristabilita, forse si sarebbe aggrappato a questo d’ora in poi.

 

 

“Gunko, mi serve il tuo aiuto…”

 

“Ryo, scusa, ho da fare…”

 

“ORA!”

 

Il mio urlo, aveva per un momento azzittito buona parte della trincea, ma per poi riprendersi con più fervore. Ero completamente saturo, come avessi passato tutta la giornata in un ostello a bere fino allo svenimento, e poi riprendermi con un senso di impotenza, beh quella era la sensazione che mi opprimeva, come se non potessi farla sopravvivere. Sapevo di non dovermi arrendere all’indifferenza della volontaria.

 

“Gunko, mi dispiace, non volevo essere sgarbato con te, non te lo meriti, è solo che…”  -  Ci vuole una battuta per sdrammatizzare, Ryo azione quello che tutti chiamano senso dell’umorismo.

 

“…solo che inizia a pesare. Sarò un super uomo, ma anche io ho i miei limiti non credi! Dai dolcezza, so che mi vuoi aiutare, poi ti ricompenso come si deve…”

 

Si è bloccata, credo stia pensando alla mia generosa offerta, passare una notte con Ryo, è come fare il giro del mondo in un paio di minuti, per poi ricominciare, lei lo sa bene.

 

“Promesso?Sai non è la prima volta che me lo dici?”

 

“Mi farei scappare una come te?A pensarci bene anche se volessi non lo potrei fare, sono rinchiuso qui!”

 

La ragazza, presa dalla proposta indecente, accetta di aiutare la ragazza, alle condizioni pattuite, eppure Ryo, con la sua fama di playboy, tutto pensa tranne alla notte che dovrà passare con la bella infermiera. L’unico pensiero che gli vorticava nella mente era la salvezza della ragazza.

 

“Dimmi che si riprenderà!”

 

“Ad una prima occhiata potrei dichiarare per certo che ha ustioni gravi in tutto il corpo, come vedi anche il viso è ricoperto di scottature, la sua gamba è ridotta piuttosto male, però dovrai attendere 10 minuti fuori della tenda per favore, verrò io ad annunciarti le sue condizioni. ”

 

“Fa del tuo meglio, Gunko e grazie.”

 

“Niente, per te questo ed altro.”

 

Sono davvero vulnerabili le donne con delle cotte, non pensavo potesse lasciar perdere tutto per una notte diversa, che non passerà mai. Appena fuori vedo che il comandante Mick mi viene incontro. Avrà saputo della mia mostra di poco fa. Preferirei risparmiarmela.

 

“Soldato Ryo, cosa succede qui?”

        

“Niente, signore!”

 

“Non fare il furbo con me soldato, le tue urla sono arrivate fino al mio accampamento. Cosa hai da dire?”

 

“Nulla che possa importarvi suppongo.”

 

“Elencami quali dannati motivi mi costringono a tenerti in questo esercito!”

 

“Per il semplice fatto che sono indispensabile, in mezzo a questa marmaglia di pedine arrugginite io sono l’unico che può combattere per ore, senza darsi mai tregua. Il solo che sia in grado di caricare e armare un fucile, fino a fare scacco. Lo sai lei, lo so io.”

 

“Ryo, ringrazia solo la buona sorte che sei ancora, qui! Fosse per me ti ucciderei seduta stante, senza batter ciglio, però, come hai detto, per ora mi servi. Sappi che non sarai per sempre indispensabile, come crede il tuo ego sterminato!Arriverà il giorno in cui sarà la vita a giudicare te. Se potessi mandarti al diavolo, credimi, lo farei, eppure una cosa te la voglio dire. STAI ATTENTO SOLDATO! VA BENE?”

 

“Signor si signore, va bene signore!”

 

Che cosa si urla? Oggi ha deciso di fare il comandante, cosa che non gli è mai riuscita bene. Lo vedo allontanarsi furioso. So quanto avrebbe voglia di picchiarmi fino a che non vede la mia bocca spalmarsi contro il fango, eppure necessita la mia presenza e fino ad allora non oserebbe, anche perché non potrebbe sopravvivere. Riguardo al mio ego ha ragione, sono spudoratamente vanitoso, circa le mie capacità, forse davvero arriverà il giorno del giudizio. Fino ad allora staremo a vedere. Aspetto con ansia che quei 10 minuti interminabili finiscano, accendo una sigaretta per perdere tempo, cosa che risulta molto difficile. Mentre guardo le mie vampate di fumo districarsi nell’aria, figuro nella mente le aspirazioni di quella vita serena, che tanto interessa Umiboozu. Non posso ancora capirne il senso. Vengo svegliato dal mio solito dormi-veglia, ma non sono scocciato, bensì agitato.

 

“Ryo, mi dispiace…”

 

“Di che diavolo parli?PARLA GUNKO, COSA E’ SUCCESSO!”

 

Il volto della ragazza era in lacrime, Ryo si aspettava il peggio, ma non era decisamente pronto per accettarlo. Aggredì con più fervore la ragazza, che a sua volta si gettò a terra in preda all’isterismo affermando che aveva fatto il possibile…

 

 

“Balle, il tuo meglio era tenerla in vita, stupida ragazzina! TI AVEVO DATO UN PRECISO ORDINE.”

 

“Ma Ryo…”

 

“DALLA TUA BOCCA NON VOGLIO SENTIRE ALTRO. SAPEVO DI NON POTERTI AFFIDARE UNA FACCENDA COSI DELICATA…!”

 

“ASCOLTAMI!”

 

Ryo, non riusciva a trattenere la sua incommensurabile ira, tanto era frustrato dalla notizia, per lui quello di salvare la ragazza poteva essere un inizio per qualcosa di buono, ed ora doveva tornare a osservare le nuvole e pregare per una vita migliore, che non avrà mai, dopo aver perso l’unica occasione di fare del bene! Preso dal panico, si affrettò verso la tenda di Umiboozu, deciso di sfogarsi con il suo maledetto ottimismo.

 

“U4miboozu, esci!”

 

“…”

 

“MALEDIZIONE, VIGLIACCO ESCI!”

 

Non poteva attendere oltre, di solito ogni suo desiderio era un ordine per Ryo, non era abituato ad un rifiuto, ma quando entrò nella tenda senza nemmeno attendere che fosse invitato a farlo, si trovò una scena che fece decadere la sua robbia, come fosse una mongolfiera troppo carica, che dopo aver staccato la zavorra prende il volo. La sensazione era questa, Ryo talmente furente, era stato liberato di tutto il suo astio, la zavorra staccata era Umiboozu.

 

“Umiboozu, che succede qui?”

 

Quando Ryo si avvicinò al volto inerme dell’amico, notò il suo stato, un brivido di dolore passò anche nella sua schiena, sapeva che voleva dire quella lettera niente di buono. Umiboozu era caduto in un buco nero, fissava la stoffa della tenda come se vi fosse affisso un rarissimo quadro di Dalì*

Immobile, come caduto in uno stato di depressione profonda, da cui non si sarebbe risvegliato presto. Che cosa accadeva in quella trincea?

 

 

 

 

 

 

 

 

Quando vedete QUESTA scrittura sarà il narratore a parlare e non Ryo.

 

So che Dalì non è vissuto nel periodo della guerra in America Latina, ma dato che è il mio pittore prediletto non poteva mancare.

 

Cosa credete stia accadendo, una disgrazia dopo l’altra o pensate sia una coincidenza? Niente è come sembra con me, rileggete attentamente, magari scoprirete il continuo. Non vi aspettate colpi di scena mozza fiato, ma uno di sicuro, anche se minuscolo ci sarà! Spero che il “Ritorno” della sottoscritta sia stato di vostro soddisfacimento. Non chiedo niente di meglio! Nel prossimo capitolo scoprirete la causa della “depressione” del buon Umiboozu(Falcon), lo scrivo per la mia amica Elisa, che non si intende molto di City Hunter, come io di Naruto, sono completamente fuori dal mondo dei ninja! Solo Gaara mi rimane bene in mente! Mah! Spero vivamente che sia piaciuto altrimenti, lascio perdere in partenza, aspetto i vostri commenti!Grazie a tutti, a presto. Marica.

 

Credo molto nelle presenze, come dire? Divine, qualcuno che ti punisce, o ti grazia per la tua buona fede. Non penso sia un concetto puramente religioso, ma il mio concetto di vita. “Merita, e sarai ripagato.”Per me Ryo, non può pretendere di avere un motivo per cui lottare, se lo deve guadagnare credendo nell’essenza della vita stessa, mi sono fatta capire. Oddio sono molto contorta, forse è per questo che mi piace Dalì. Boo! Chi lo può mai sapere. Ora vi lascio ai ringraziamenti.

 

Ringraziamenti:

 

Scusate, non ricordo tutti i nomi di quelli che mi hanno seguito in “Cosi volle il destino…” dato che non ho più internet, non posso rivederli, comunque sappiate che vi ringrazio tutti, dal profondo del cuore, per me non c’è cosa più appagante dei vostri commenti calorosi. Grazie ragazzi, non mancate qui!!!

 

Sita: quelli che non mi dimentico di sicuro, sono le mie appassionate e fedeli lettrici, oltre che mie amiche!Ciao ragazza mia, come va? Troppo, troppo tempo che non ci sentiamo e non va affatto bene. Spero davvero che questo primo capitolo per te prometta bene, perché conto sulla tua “benedizione” per andare avanti con impegno. Senza voi due, non mi verrebbe proprio l’ispirazione giusta per continuare! Mi raccomando fai una delle tue recensioni stratosferiche, adoro leggerle. E’ come quando devo leggere un libro di Harry Potter, mi preparo bene, faccio tutto quello che devo fare, per non farmi distrarre e comincio a leggere le tue belle parole, che credimi sono la dose giusta per continuare!Ciao ciccia!!!

 

Lisa: Rieccoci qui, grazie mille di postare le mie storie, oltre che aiutante ufficiale nei compiti di matematica, posso contare su tutto il resto, perché un favore come questo non lo farebbero tutti. Come farei senza di te? Beh, non lo so! Poi noi siamo in società insieme, giusto? Come ho detto a Sita, sono molto grata a tutte voi, per il vostro unico sostentamento!Più che unico, speciale. Grazie mille di non mancare mai un commento, oltre che una socia impeccabile sei una brava amica, già che mi sopporti a scuola è un gran risultato!Grazie!!!Ciao!!!!!

 

 

Arrivederci alla prossima ragazzi, un grande CIAO dalla vostra Marica!!!

Scusate gli errori di battitura, la prossima volta non ce ne saranno!!!

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

  
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