Autore: nakahime
Titolo: che
importa?
Fandom: supernatural
Pairing: Dean/Castiel
Rating: verde
Genere: angst,
triste, malinconica, romantica, nonsense
Avvertimenti: slash
appena accennato, spoiler season eight.
Nota: non
so che cosa sia, ok? E' tutto un pensiero di Castiel mentre sta
pestando Dean, sotto il controllo di Bitch!Naomi. Alcune frasi sono
prese da questo episodio, altri da tutta la storia di questi due
idioti. Boh, è una nonsense, non aspettatevi troppo. Se vi
va, lasciate un commento. Ciao.
Disclaimer: i
personaggi e il telefilm non mi appartengono, non infrango regolamenti
e non guadagno niente.
Vi consiglio in
sottofondo questo
video che
riprende la mia musica preferita e tutte le frasi che mi hanno
ispirata.
Che importa?
Ti
sto sferrando un pugno.
Voglio che tu reagisca, voglio che mi
contrasti.
Ti sto spingendo al suolo.
Voglio che ti rialzi e
mi colpisca forte, tanto da farmi barcollare.
-Fallo! Fallo!-
Non posso, non voglio.
Ma devo.
Lei mi dice che devo, e
io continuo a colpirti.
La prego di smetterla di farmelo fare, le
dico che tu non ci tradirai, che sei dalla nostra.
Non mi crede.
Sto morendo dentro, sento la mia Grazia urlare dal dolore.
Il
tuo volto imbrattato di sangue mi fa piangere il cuore.
-Siamo
una famiglia.-
Ti prego, no.
Non provare a fermarmi.
Sono
disperato, sto pregando lei e sto pregando anche te.
Basta!
Basta.
Smettetela di tenermi in pugno.
Smettetela di agitarmi
tra di voi, come un giocattolo nelle mani di due bambini capricciosi.
Non sono un gioco.
Non sono un gioco, Dean.
-Noi abbiamo
bisogno di te.-
No. No.
Ti prego, smettila.
Non riesco a
colpirti, voglio solo che tutto questo finisca.
Sento la rabbia
crescere nel mio petto, mi sta squarciando l'essenza.
Da dove
arriva?
Basta.
-Basta.-
Ho parlato? Non lo so.
Non
riesco neppure più neppure a considerarmi reale.
Sono un
burattino.
Una marionetta nelle mani del destino.
Perché hai
lasciato che diventassi questo, Padre?
Perché hai ritorto contro
di me, quello stesso amore che provavo?
Ho amato Te, e sono
morto.
Ho amato lui, lo amo ancora, e sto morendo dentro.
Ho
amato il Paradiso, e l'ho distrutto.
Sono stanco, rotto, mi sento
usato.
-Io ho bisogno di te.-
E mi guardi, mi guardi con
quegli occhi che dovrebbero odiarmi.
Mi apri il tuo cuore, sei
sincero.
Lo sento.
Sono un essere celeste, ricordi?
Leggo
la tua mente, come fosse la mia, ricordi?
Ricordi, Dean?
Ti
amo.
Mi ami?
E' reale?
-Io ho bisogno di te.-
E'
la seconda volta che lo dici.
La prima volta è un
caso, la seconda è il destino.
Dean.
Dean.
-Non
cambiare mai.-
-Dannato te, Cas.-
-Lo sto facendo per te,
Dean.-
-Mi dispiace, Dean.-
Dean.
-Ciao,
Dean.-
Ciao, Dean.
Sento la Grazia esplodermi dentro, ti vedo
bruciare tra le fiamme.
Ti vedo mentre torturi una donna, e ti
piace.
Ti vedo mentre ti aggrappi a me, ma urli di non meritare
la salvezza.
Ti ricompongo, mi accorgo che non ci sono tutti i
pezzi.
Sei spezzato.
Ti vedo in tutte le tue imperfezioni,
eppure ti sento già mio.
Non mi hai abbandonato.
Non l'hai
mai fatto, per quanto io ti avessi deluso.
-Va tutto bene, Cas.
So che sei lì dentro, so che ci sei.-
Dean.
-Io e Dean
condividiamo un rapporto più profondo.-
E' vero?
Ti
amo.
Cosa
significa?
Perché
sento questo tuo pensiero ronzarmi dentro?
Perché non lo dici?
Sento che hai paura.
Paura che se lo dicessi, allora
diverrebbe troppo reale.
Ti amo.
-Non
puoi salvare tutti, amico mio. Puoi provarci.-
Eppure mi hai
salvato, di nuovo.
Come sempre.
Come sempre.
Non
puoi salvare tutti.
Eppure la tua mente mi dice che non importa
quanto dura sarà, alla fine ci proverai sempre.
-L'ho
fatto per te, Dean.-
-Sei solo un uomo, io sono un angelo.-
-Io... io.-
Dean.
Ci rivedremo, non è vero?
Ciao, Dean.
(A presto.)