È una sera di inverno gelida. Sono le dieci di sera. La porta di casa Brief si apre, ma c’è qualcosa di strano. Di solito sbatte insolente, oggi sembra appena sfiorata. “Oi! Sei tornato. Fatti la doccia che ti scaldo la cene!” La stanza è semibuia illuminata sola dalla televisione accesa. Lei ha un maglione lungo e caldo che la fa da vestitino sopra le calze chiare. Si avvia in cucina forse con un sorriso. Non lo sa. Il sudore gli annebbia la vista e la testa gli sbatte forte. Ha i brividi. Non aveva mai sudato così, ma ha freddo. Bulma mette un piatto nel forno, ma un rumore improvviso la fa sobbalzare. Corre di là e accende la luce. Il ragazzo è a terra che respira a fatica e trema violentemente. “ Oddio mamma! Chiama un dottore! Vegeta sta male! Vegeta! Svegliati!Vegeta!”